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Autore Messaggio
MessaggioInviato: sabato 19 luglio 2014, 12:33 
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Iscritto il: mercoledì 16 gennaio 2013, 22:27
Messaggi: 419
Località: Fiandre (Belgio)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Questo topic è topico... Ha tutte le premesse per diventare infinito, come tutte le volte in cui sorge la domanda "qual'è il miglior telescopio per..." :-D

Inviato dal mio GT-I9000 con Tapatalk 2

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MessaggioInviato: sabato 19 luglio 2014, 12:38 
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Iscritto il: venerdì 10 febbraio 2006, 0:42
Messaggi: 27058
Località: 41°N 16°E
Tipo di Astrofilo: Visualista
Mmmmm non ci provate :mrgreen: Kappotto ha dato delle belle discriminanti per quello che serve a lui, nel suo caso :mrgreen:

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MessaggioInviato: sabato 19 luglio 2014, 16:32 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Tra le varie desiderata il fattore limitante è l'ingombro per l'uso dal balconcino, quindi alla fine rimangono solo poche tipologie di strumento, hi-res o no...

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Ciò che non ha termine non ha figura alcunaLeonardo da Vinci


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MessaggioInviato: domenica 20 luglio 2014, 9:00 
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Iscritto il: giovedì 10 agosto 2006, 10:11
Messaggi: 11624
Località: Monza
Tipo di Astrofilo: Visualista
Stamattina, rileggendo il capitolo sulla scelta del telescopio nel bellissimo anche se datato "Observing and photographing the solar system" di T.A. Dobbins, leggo che secondo l'autore il meglio per l'hires è un newtoniano f6. Bella scoperta, direte voi! Esclude del tutto i catadiottrici, perché dovrebbero avere una correzione p/v elevatissima (avere lo stesso contrasto di un newton), ed esclude i rifrattori per il costo troppo elevato.
Addirittura, per i sistemi catadiottrici dice che è indispensabile che primario e secondario siano ad una distanza fissa perché variazioni di 1mm della distanza critica produrrebbero aberrazione sferica e astigmatismo.
Domandona: i vari costruttori, meade e celestron ad esempio, indicano la distanza ottimale di lavoro per i loro cat?

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De kappellatis non disputandum est

Stelle già dal tramonto ci confondono il cielo a frotte, nubi meticolose nell'insegnarti la notte
Telescopi: Reginato Supermaser 20", CPC11, pentax 105 e 75.
Oculari: pentax xw, Nagler, Delos, takahashi tpl, zoom Svbony 3-8 e 8-20
Torretta binoculare maxbright 2 e televue binovue.


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MessaggioInviato: domenica 20 luglio 2014, 9:05 
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Iscritto il: mercoledì 5 marzo 2008, 13:47
Messaggi: 16894
Località: Senigallia (AN)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
kappotto ha scritto:
Mi intriga il vixen VMC200L, di cui ho letto molto bene nonostante l'ostruzione, però comune a tutti i catadiottrici.
.



Strumento fantastico, una nitidezza ed incisione che i tradizionali SC si sognano la notte! :please:

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Kosmos - Tre vite, la passione per il cielo, è il mio primo romanzo nel quale ho unito la divulgazione dell'astronomia alla narrativa contemporanea. Lo potete trovare in tutte le librerie e nei negozi online! Grazie per il supporto.


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MessaggioInviato: domenica 20 luglio 2014, 9:36 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 16149
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
kappotto ha scritto:
Addirittura, per i sistemi catadiottrici dice che è indispensabile che primario e secondario siano ad una distanza fissa perché variazioni di 1mm della distanza critica produrrebbero aberrazione sferica e astigmatismo.
Domandona: i vari costruttori, meade e celestron ad esempio, indicano la distanza ottimale di lavoro per i loro cat?

Insomma non esageriamo, è vero che sui catadiottrici al variare dalla distanza ottimale (e quindi dalla focale nominale) si introdurrebbe sferica ed astigmatismo, ma almeno secondo quanto scritto qui http://www.telescope-optics.net/catadioptric.htm in ragione del quadrato della percentuale della variazione di focale.

Per fare un esempio, ad'una variazione della focale (e quindi della distanza) del 10%, si avrebbe un aumento di sferica ed astigmatismo dell'1% (aka, 0,10² = 0,01), quindi almeno che tu non stia facendo riprese o che non lavori molto al di fuori della focale ottimale, non dovrebbero esserci troppi problemi.

Piu che la distanza ottimale, la loro focale ottimale di lavoro è quella nominale (ad esempio 2.030 mm per i classici SCT 8"), la distanza a cui equivale tale focale pensa la debba trovare tu.

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Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


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MessaggioInviato: domenica 20 luglio 2014, 10:51 
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kappotto ha scritto:
...leggo che secondo l'autore il meglio per l'hires è un newtoniano f6...

Per me è una solenne sciocchezza. Perchè io potrei sostenere che un newtoniano f=8 è superiore. Chi mi smentisce?

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MessaggioInviato: domenica 20 luglio 2014, 11:29 
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Fabio scusa, non mi sono espresso bene. Non parlavo di schema ottico migliore, ma di miglior compromesso fra portabilitá, diametro e ostruzione. Mi sembra che fosse anche il tuo suggerimento, no: un mak-new f6?

Grazie della delucidazione, Angelo: in effetti quel ragionamento mi sembrava un po' esagerato.

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MessaggioInviato: domenica 20 luglio 2014, 16:13 
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kappotto ha scritto:
Stamattina, rileggendo il capitolo sulla scelta del telescopio nel bellissimo anche se datato "Observing and photographing the solar system" di T.A. Dobbins, leggo che secondo l'autore il meglio per l'hires è un newtoniano f6. Bella scoperta, direte voi! Esclude del tutto i catadiottrici, perché dovrebbero avere una correzione p/v elevatissima (avere lo stesso contrasto di un newton), ed esclude i rifrattori per il costo troppo elevato.
Addirittura, per i sistemi catadiottrici dice che è indispensabile che primario e secondario siano ad una distanza fissa perché variazioni di 1mm della distanza critica produrrebbero aberrazione sferica e astigmatismo.
Domandona: i vari costruttori, meade e celestron ad esempio, indicano la distanza ottimale di lavoro per i loro cat?


è il solito, simpatico (quando non diventa guerra di religione), estremismo assolutamente irrazionale.
e il discorso sui catadiottrici e sui rifrattori riflette molto il fatto che il libro sia, come dici tu, piuttosto datato ;)

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MessaggioInviato: domenica 20 luglio 2014, 16:34 
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tuvok ha scritto:
è il solito, simpatico (quando non diventa guerra di religione), estremismo assolutamente irrazionale.

è un estremismo che va contestualizzato, Tuvok, vent'anni fa nemmeno io avrei mai voluto un SC come strumento planetario... (non tutti, almeno) :wink:


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