Gran serata nonostante tutto e nonostante per l'occasione abbia deciso di testare il mio nuovo rifrattore acromatico skywatcher 120/1000, acquistato principalmente con lo scopo di riprendere le macchie solari in banda stretta, unitamente al prisma di herschel e al baader continuum!
E invece accade quello che non ti aspetti: Il test dello strumento ottiene risultati a dir poco sorprendenti!
In compagnia di amici dell'associazione di cui faccio parte, abbiamo prima ammirato una luna fantastica, anche ad alti ingrandimenti, fino a 240x, ottenendo una nitidezza d'immagine e una secchezza di dettagli davvero incredibile!
Fantastico Copernicus, ancora impresso nella mia memoria, con i tre picchi centrali fantasticamente visibili; si notavano addirittura i fianchi di queste montagne al centro dell'immenso cratere e attorno, i terrazzamenti e le irregolarità del fondo...
Anche Plato e la Vallis Alpes facevano la loro bella figura, con le ombre dei profili del cratere che si proiettavano all'interno dello stesso, affilate come lame di un rasoio!
È la parte opposta, con Clavius e compagnia, ad offrire una visione mozzafiato. Il tutto con un cromatismo davvero ridotto, quasi impercettibile, se non a bassi ingrandimenti sul bordo lunare. Davvero sorprendente per uno strumento così economico, almeno sulla carta.
Dopo la Luna, abbiamo puntato Marte, e anche in questo caso è stato bello constatare come il bordo del pianeta rosso fosse esente da cromatismi di alcun genere!
L'osservazione non è stata però avvincente in quanto fortemente disturbata dalla presenza della Luna, e da un seeing in questo caso molto ballerino.
Discorso opposto su Saturno, davvero fantastico, nitido e inciso come raramente ammirato prima d'ora!
La divisione di cassini era una lama perfettamente visibile, e la visione migliore l'abbiamo ottenuta con il 4mm vixen al lantanio, con il quale il Signore degli Anelli appariva di dimensioni apprezzabili e ricco di dettagli: la cassini, appunto, si notava lungo tutto l'anello, staccandosi benissimo dal globo anche in posizione frontale; varie tenui bande equatoriali facevano la loro bella figura sul disco del pianeta e si notava persino l'ombra del disco di Saturno, molto sottile, su un pezzettino di anello, alle spalle del pianeta! Infine, diversi satelliti, tra cui l'affascinante Titano, andavano a chiudere il cerchio di quello che a tutti gli effetti è un sistema solare in miniatura!
Dopo aver apprezzato Luna e Pianeti, ci siamo buttati su qualche stella doppia, che consentitemi, ma con un rifrattore, acquistano davvero in bellezza e fascino!
Abbiamo sdoppiato senza problemi la doppia doppia della Lyra, a circa 180x: un sistema quadruplo davvero stretto e affascinante! Bellissimo notare come in questo rifrattore le componenti appaiano come autentici spilli, con le compagne così vicine che soltanto un telescopio perfetto potrebbe mostrarle così nitidamente!
Cor Caroli, facile anche a bassi ingrandimenti ma bellissima nei colori delle sue componenti, una bianca e l'altra azzurrina (Giorgio e Piergiorgio però la vedevano azzurrina e marroncina).
Abbiamo poi puntato la sempre meravigliosa Albireo, anch'essa una doppia molto facile da risolvere, in quanto molto larga ma che lascia sempre a bocca aperta per la tonalità e la brillantezza delle componenti, una giallo oro e l'altro azzurro/blu!
Infine uno star test su Vega della Lyra ha evidenziato, ad alti ingrandimenti, dei perfetti dischi di airy.
Soltanto una leggerissima aberrazione sferica e' l'unico "difetto" riscontrato, ma talmente lieve che come ammirato nei dettagli osservati, praticamente non influisce sulle prestazioni di uno strumento che ha sorpreso me e gli amici presenti.
Dopo averne quindi testato la bontà, alla faccia dei neanche 280 euro spesi per acquistarlo, non mi rimane che acquistare il prisma di herschel e dedicarmi allo scopo per il quale lo strumento è stato da me designato: la ripresa delle macchie solari in banda stretta!
Cieli sereni a tutti!!
