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Autore Messaggio
MessaggioInviato: sabato 26 aprile 2014, 12:00 
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Iscritto il: mercoledì 8 gennaio 2014, 22:52
Messaggi: 380
Località: Cosenza
:D :D Anch'io ho spesso la tendenza a 'schernirmi'! Come scrissi in privato a un amico del forum, in ragione della mia inesperienza mi sento un po' come un nano fra i giganti. Spesso alcuni termini proprio non li comprendo e devo fare delle ricerche. Ad esempio quando mi hai scritto 'fok' ho impiegato un po' a capire che fok=focheggiatore (pensa un po' come sono messo :mrgreen: ). In ogni caso mi pare che tu abbia un bagaglio di conoscenze decisamente superiore al mio. E dunque tutti i consigli sono ben accetti. Altrimenti neppure mi prenderei la briga di scrivere.
Ad ogni modo, se ho scritto qualcosa che possa averti in qualche modo infastidito ti chiedo scusa. Non era assolutamente nelle mie intenzioni.
Entrando nel merito di ciò che suggerisci, benché il fattore 'logistica' (pesi, ingombri, eventuale necessità di collimazione ... etc) pesino e non poco nelle mie valutazioni, al momento tende a prevalere il fattore prestazionale dello strumento (ciò che mi frena davvero è il costo!! 2000 e passa euro solo di Matsumoto forse è puro masochismo).
Anche perché, quando scrivo che non dispongo di una postazione fissa, dimentico di aggiungere che devo spostarmi solo di 30m da casa. Salvo desiderare di tanto in tanto cieli bui ... e allora lì il discorso cambia.
Ps. Non ti ho specificato che ho già acquistato il treppiedi (manfrotto 161) e la forcella (altazimutale vixen HF2).

Sul discorso oculari, mi era già passato per la testa che i barilotti da 2" non facessero per me. Ma ho sempre voluto nascondere la testa sotto la sabbia. :D

E a questo punto chiedo seriamente a tutti voi se non sia 'castrante' mortificare 'la potenza di fuoco' di un binoscopio con oculari da 1.25" sul deep sky.
Ho usato un'espressione un po' colorita ma penso che il senso sia chiaro.

I Tecnosky che mi suggerisci li tengo d'occhio dà un po' (ottimo rapporto qualità / prezzo). Salendo come qualità (diciamo come prezzo và! la qualità non sempre sale 'linearmente' col prezzo) ci sarebbero gli uwan della william optics (82° di afov) che ho letto siano eccellenti sul nexus. Ancora, i nagler (sempre 82° di afov) fino a 16mm però, poi si passa ai 2".
I Pentax (che erano la mi prima scelta) li ho dovuti accantonare.
Volendo, si potrebbe andare su Docter, Leica :facepalm: 'Bedda matri' direbbero a Palermo. Zeiss non mi sono documentato se produca oculari ad ampio campo apparente (70°-80° di afov). Sò degli ortoscopici che sono eccellenti.
Insomma c'è di che sbizzarrirsi (...ma povero portafogli)!
Se prendo il Vixen probabilmente mi oriento sugli oculari della stessa marca. Almeno non c'è problema di pescaggio del fuoco.
Un saluto, sperando che questo non sia l'ultimo consiglio che mi dai :twisted: :wave:

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Osservo con: Nikon 8x30 EII - APM 100 SD 90°


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MessaggioInviato: sabato 26 aprile 2014, 23:09 
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Iscritto il: mercoledì 11 gennaio 2012, 16:26
Messaggi: 335
Località: Busto Arsizio
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Fulvio_ ha scritto:
Ad ogni modo, se ho scritto qualcosa che possa averti in qualche modo infastidito ti chiedo scusa. Non era assolutamente nelle mie intenzioni.

Assolutamente no! :D nessuna offesa! "ascolta lo stupido" era il modo eufemistico di darti un consiglio saggio :matusa: e il più pragmatico possibile (nonchè il modo più realista di dire che sono quello con meno esperienza :oops: :D )

Fulvio_ ha scritto:
Entrando nel merito di ciò che suggerisci, benché il fattore 'logistica' (pesi, ingombri, eventuale necessità di collimazione ... etc) pesino e non poco nelle mie valutazioni, al momento tende a prevalere il fattore prestazionale dello strumento (ciò che mi frena davvero è il costo!! 2000 e passa euro solo di Matsumoto forse è puro masochismo).
Anche perché, quando scrivo che non dispongo di una postazione fissa, dimentico di aggiungere che devo spostarmi solo di 30m da casa. Salvo desiderare di tanto in tanto cieli bui ... e allora lì il discorso cambia.
Ps. Non ti ho specificato che ho già acquistato il treppiedi (manfrotto 161) e la forcella (altazimutale vixen HF2).

Fidati: 30(kg) X 30(m) = 90(% di occasioni in cui penserai "ma chi c'ha voglia?!) e poi con un 100mm risolvi anche il problema economico. comincia a capire se ti piace, a spender soldi c'è sempre tempo. puoi anche pensare di comprare piano piano, pezzo per pezzo.

Fulvio_ ha scritto:
Sul discorso oculari, mi era già passato per la testa che i barilotti da 2" non facessero per me. Ma ho sempre voluto nascondere la testa sotto la sabbia. :D

E a questo punto chiedo seriamente a tutti voi se non sia 'castrante' mortificare 'la potenza di fuoco' di un binoscopio con oculari da 1.25" sul deep sky.
Ho usato un'espressione un po' colorita ma penso che il senso sia chiaro.

I Tecnosky che mi suggerisci li tengo d'occhio dà un po' (ottimo rapporto qualità / prezzo). Salendo come qualità (diciamo come prezzo và! la qualità non sempre sale 'linearmente' col prezzo) ci sarebbero gli uwan della william optics (82° di afov) che ho letto siano eccellenti sul nexus. Ancora, i nagler (sempre 82° di afov) fino a 16mm però, poi si passa ai 2".
I Pentax (che erano la mi prima scelta) li ho dovuti accantonare.
Volendo, si potrebbe andare su Docter, Leica :facepalm: 'Bedda matri' direbbero a Palermo. Zeiss non mi sono documentato se produca oculari ad ampio campo apparente (70°-80° di afov). Sò degli ortoscopici che sono eccellenti.
Insomma c'è di che sbizzarrirsi (...ma povero portafogli)!
Se prendo il Vixen probabilmente mi oriento sugli oculari della stessa marca. Almeno non c'è problema di pescaggio del fuoco.
Un saluto, sperando che questo non sia l'ultimo consiglio che mi dai :twisted: :wave:


purtroppo per avere un grande AFOV ci sono 3 modi (da quel che ho capito):
1. allargare il RFOV (= il barilotto)
2. allargare le lenti più vicine all'occhio (= l'oculare)
3. ridurre lunghezza focale dell'oculare (ma questo ti dà un oculare diverso)

gli UWAN di William Optics sono identici a quelli di tecnosky che ho io e per te non vanno assolutamente bene. D.I. minima 66-67mm. io li uso ma non al meglio. i nagler credo siano uguali e così tutti quelli.

tieni conto anche che maggiori sono gli ingrandimenti e maggiore deve essere l'accuratezza della collimazione. spingersi oltre i 60x è da impazzire. (se trovo qualcuno che mi spiega come collimare da solo il binocolone provo sicuramente ad adattare la cosa fino ai 50x ma non oltre).
d'altro canto dei tubi ottici da 900mm richiederebbero, per i larghi campi, oculari molto lunghi (dai 30 ai 40 mm) e, di conseguenza, molto ingombranti se vuoi un buon AFOV.

l'uso di oculari da 1,25" non sarebbe certo una schifezza con il binoscopio, mi risulta che gli oculari da 2" siano venuti un bel pezzo dopo i binofili. Ma a questo punto quali sono i vantaggi che ti offrirebbe?

Faccio un attimo qualche conto:
BINOSCOPIO
2 deviatori Matsumoto: €2000 +
2 tubi ottici (tipo megrez che indicavi): €3200 +
sistema di fissaggio OTA ? +
oculari ? +
...non mi sembra il caso di continuare

a questo punto ti prendi (risparmiando) un binocolone e un altro strumento con torretta bella (MAK da 150/180mm? SC da 8/9,25/11"?) per le osservazioni di pianeti o galassie. :ook:

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Alessio Pariani

Montature: iOptron CEM25P; Triton FGX1; Tecnosky eLLe; iOptron SkyTracker Pro
OTA: Sharpstar APO100Q (100/580 f/:5,8);
Filtri: Hutech IDAS LPS-D1 A7-Clip; Astronomik H-alpha 12nm A7-Clip; Astronomik OIII 12nm A7-Clip;
Camera: Sony A7 R II; Lacerta MGEN 2;
Obiettivi: Sony Zeiss 24-70mm f/2,8; Samyang 14mm f/2,8; Samyang 135mm f/2.


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MessaggioInviato: domenica 27 aprile 2014, 15:12 
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Ciao Fulvio, naturalmente col mio "pistolotto" sulla meccanica dei binoscopi non volevo "castrare" (uso anch'io lo stesso termine :) ) le tue scelte, ma solo portarti a prendere in considerazione nelle variabili, anche al fattore logistico, riguardo all'avalon ho utilizzato la sua immagine solamente in maniera strumentale per rendere visivamente la seconda possibilità che ti prospettavo (ovvero la costituzione di anelli ad hoc, in luogo di quelli commerciali standard), quindi prestazionalmente non mi riferivo prettamente all'avalon (sulla precisione meccanica delle opere di Dal Sasso, nulla da dire); sostanzialmente volevo dire che con gli anelli "commerciali" è piu difficile regolare finemente la collimazione relativa fra i tubi, lasciando gran parte di tale incombenza al sistema di collimazione interno dei Matsumoto che danno però solo la possibilità di una "collimazione condizionale" la cui bontà è in funzione della bontà dell'iniziale collimazione relativa dei tubi, stessa cosa succede con gli anelli ad hoc, con questi le regolazioni possono essere di piu e maggiormente "solide" (dipende dal progetto), facilitando quindi quella operata con i deviatori, è facile immaginare che migliore è la collimazione, maggiore è l'ingrandimento sfruttabile prima che l'occhio percepisca la scollimazione; come sempre quindi, visto che la qualità si paga (frase fatta, ma sempre valida) in base alle soluzioni adottate, si può arrivare a mettere in preventivo costi meccanici molto rilevanti.

Va anche considerato che se dovessi decidere per il binocolone angolato "finito" come il Vx 125, dovrai semplicemente "accontentarti" degli ingrandimenti propri da binocolone, visto che sono piu unici che rari i super-fortunatissimi che beccano l'esemplare con una collimazione tale da reggere 100 e piu ingrandimenti, ad esempio ho letto in altro forum (coelestis n.d.s.) di una sola persona che è riuscito a raggiungere utilmente (e forse a superare) i 100x con un nexus 100.

In merito agli oculari da 50,8 mm considerata la tua distanza interpupillare, penso che l'unica soluzione sia verificare direttamente (prima di acquistarli) se un certo tipo di oculare "vestono" bene sul tuo volto; pensa che ti avrei consigliato proprio i pentax in virtù del loro paraluce a fungo, che pensavo usabili nel tuo caso, ma appunto ha scritto che nmmeno questi vanno, quindi per andare sul sicuro, vanno provati. :mrgreen:

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Il Cielo a domicilio
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MessaggioInviato: domenica 27 aprile 2014, 22:18 
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Messaggi: 3511
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caro Fulvio, grazie per gli apprezzamenti che ricambio perché il tuo acume e ironia sono molto stimolanti e gradevoli :)
Passo a rispondere alla tua domanda e faccio qualche altra breve considerazione riferendomi soprattutto alle tue osservazioni in neretto.
Francamente non ti so dire con ragionevole certezza se una diaframmatura a 100 migliorerebbe in modo significativo la puntiformità: qualche cosa in più può certamente darti ma, almeno per me, è difficile dirlo a tavolino.
Il binoscopio non implica certamente un postazione fissa: Anto 59 se n'era fatto uno con due sw da 150 che portava in giro e ho avuto modo di vederlo
Allegato:
913_binoscopio_1.jpg
913_binoscopio_1.jpg [ 398.26 KiB | Osservato 3336 volte ]

Questo 150 l'ho avuto per un po' per fare alcuni confronti e non andava male ma per i tuoi presupposti preferirei ancora il il 140 , avendo potuto infilarci gli occhi dentro; lo schema ottica dovrebbe essere un Petzval e non so dire se sia uguale al Bresser che citava Koten; qualora si dovesse segare il tubo per il fuoco questo è un dettaglio trascurabile, credimi. In questo caso non lo vedo castrato con gli ingrandimenti perché io l'ho poi provato a meravigliosamente a 60x su svariate galassie. Forse il tuo discorso può valere maggiormente per rifrattori APO e in genere molto prestigiosi. Per contro c'è anche chi dice che è una spesa sprecata montare i gomiti di matsumoto, così costosi, su tubi che non siano di alto livello: come vedi no esiste una verità ma solo diverse visioni della questione.
Condivido invece molto i commenti di Angelo sulla logistica costruttiva e come vedi dalla foto un'immagine vale più di 1000 parole: la differenza far un "monopezzo" e un assemblaggio di vari pezzi, con spigoli, curve, angoli, pezzi delicati è una cosa che mi ha sempre trattenuto un po' (ma non i possessori di quei strumenti!).
Ma vedo che sei piuttosto informato sulle intenzioni altrui...... 8) quindi non mi rimane che .....confessarmi....
il 125 è uno strumento che personalmente vedo bene fra i 30x e i 60 x e su tale base i conti me li ero già fatti: possiamo farci fantasie su molti oculari ( e con Piergiovanni ce le siamo fatte), zoom baader compresi, tuttavia tenendo conto di leggerezza, comodità, praticità, nonché della tua esigenza della DIP credo che la mia idea iniziale di impiegare due paia di TV (i panoptic 19 e i nagler 13, ammesso che peschino il fuoco.... :roll: ), sia ancora quella migliore.
Non ho ancora realizzato tutto questo perché vivo in città e sarei sempre in trasferta quindi ho qualche remora se il gioco valga la candela rispetto al mio miya ma devo dire che se fossi al tuo posto con la forcella e il manfro 161 (io ho un 475b) mi sentirei già un piede nella fossa e quei due pezzi insieme li vedrei orfani senza un bt 125!
Vero, se ne parla poco e sono pochi i possessori, credo per più di un motivo: innanzitutto i binocolari puri sono pochi, poi probabilmente si soffre ancora del pregiudizio del vecchio BT che era penalizzato da quegli zoom 30-75 che rendevano poco; questo nuovo è sempre lo stesso strumento ma a mio avviso può essere molto valorizzato dal poter impiegare oculario che invece, credo, lo esalterebbero. In un parola questo binocolo non è una novità e quindi ha avuto poca presa.
Non so ancora cosa farò, ma vedo questo vixen 125 sempre più vicino, sempre più inevitabile. Sto anche passando un periodo di revisione critica della mia attrezzatura, per cui a volte penso di vedere la metà dei binocoli che ho, visto che alcuni li utilizzo davvero poco, semplificando così il parco ottiche all'essenziale e reale utilizzo. Chissà forse i miei 54 anni si stanno facendo sentire, forse questo è un passaggio evolutivo ove la strumentite si fa stranamente sentire orientandomi a "pochi, buoni , ma vissuti. Certo non è facile staccarsi da alcuni pezzi per la loro bontà ottica e l'idea di non poterli riprendere in mano mi trattiene un po', ma se c'è una cosa che gli anni mi hanno insegnato è di non confondere l'avere con l'essere.
Ora tocca a te decidere, in fondo sei già a metà strada......(intendo 161+ forcella).
cieli sereni a tutti

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ero Deneb (o se preferite...ero David Bowman…..)


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MessaggioInviato: lunedì 28 aprile 2014, 10:38 
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Fulvio, ma in mezzo a questa piacevole discussione, come mai non prendi mai in considerazione il nexus da 150mm?
Immagine
Si, prezzo e peso non sono indifferenti, ma anche le altre soluzioni prospettate non scherzano.

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Stefano
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MessaggioInviato: lunedì 28 aprile 2014, 12:29 
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stevedet ha scritto:
Fulvio, ma in mezzo a questa piacevole discussione, come mai non prendi mai in considerazione il nexus da 150mm?
Si, prezzo e peso non sono indifferenti, ma anche le altre soluzioni prospettate non scherzano.


Ti rispondo io: distanza interpupillare minima 62mm. il nostro Fulvio ha 60mm

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Alessio Pariani

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MessaggioInviato: mercoledì 30 aprile 2014, 20:53 
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Località: Cosenza
Fra i vantaggi dell’ abitare in campagna c’è il privilegio di godere di cieli mediamente più bui e tersi rispetto a quelli cittadini.
Di contro, può accadere che la T**** (mi autocensuro!!!!) ti pianti in asso per 3 giorni senza linea telefonica e adsl… :evil:

@Alessio:

Koten ha scritto:
...gli UWAN di William Optics sono identici a quelli di tecnosky che ho io e per te non vanno assolutamente bene. D.I. minima 66-67mm. io li uso ma non al meglio...


Alessio, rileggendo la discussione non ho ben capito quale sia esattamente il modello, ma il tuo binocolone dovrebbe essere comunque una delle prime versioni del nexus!
Ora, per il nexus viene riportato per la DIP il range 56-74 mm. Quindi, sul tuo binocolo il valore dovrebbe essere il medesimo.
Spero che mi sfugga qualcosa (poiché il nexus è uno dei binocoli astronomici più favorevoli relativamente a questo parametro), ma mi stai dicendo che montando la coppia di Tecnosky da 1.25 la DIP è oltre 65mm? :uhm:
Eppure i Tecnosky mi sembrano fra gli oculari più 'snelli'!
Ma un poveretto con ridotta distanza interpupillare (60mm) deve morire se vuole fare osservazioni astronomiche in binoculare? :evil:

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Approfitto per una riflessione/perplessità:
La distanza interpupillare di 60mm mi è stata misurata da un ottico mio amico tramite uno strumento di cui ignoravo l’esistenza. Tale valore dovrebbe essere quindi attendibile.
Possiedo un WO 10x50.
Regolando a 60mm la DIP sulla ghiera centrale (basandomi sulle tacche) l’osservazione mi risulta affatto confortevole (intravedo dei bordi scuri – semilune - nella zona fra gli occhi e delle ombre mentre sposto il binocolo per cambiare osservazione).
Ho poggiato quindi gli obiettivi ai vetri di una finestra e allontanandomi il giusto dal binocolo ho misurato col righello la distanza fra i centri delle pupille d’uscita (peraltro perfettamente circolari). Risultato: 65mm.
Dove sta l’inghippo mi chiedo? Sarà errata la misura della mia DIP?
In ogni caso, se regolo 60mm sulla ghiera a tacche perché la misura col righello mi dà 65mm.
Ho regolato allora la DIP nel modo più ‘saggio,’ ossia basandomi sulla rilassatezza e comodità dell’osservazione.
Risultato: 62-63mm (distanza dei centri delle pupille d’uscita del binocolo tramite righello), mentre sulla ghiera con le tacche la misura era un bel po’ inferiore a 60mm (un 56mm direi).
Mistero!
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@Angelo:

Il tuo pistolotto, sebbene amaro, è stato ben accetto. Ho preso coscienza che nella realizzazione di un binoscopio la meccanica è un elemento decisivo.
Nella mia personalissima valutazione, un investimento rilevante (qual è un binoscopio con Matsumoto e tubi di pregio) non potrebbe prescindere da una soluzione che consenta un’assoluta affidabilità per ciò che concerne la collimazione dei tubi.
In soldoni (perché purtroppo di questo si tratta), fra eventuale accorciamento tubi, anelli di collimazione stile Avalon, assemblaggio (immagino che serva uno ‘scheletro’ tipo questo e con anelli per serrare i tubi):

Allegato:
imagesCAJ41W01.jpg
imagesCAJ41W01.jpg [ 4.17 KiB | Osservato 3300 volte ]


adattamento del ‘blocco’ alla mia forcella e varie, considerando infine che nel nostro hobby una rondella costa come un solitario ‘Cartier’, credo che 1000/1500 euro sarebbero da mettere in preventivo.
Riallacciandomi ai due conti che faceva Koten, se è vero che è la somma che fa il totale come diceva Totò ... c’è poco da stare allegri!

Angelo Cutolo ha scritto:
…sostanzialmente volevo dire che con gli anelli "commerciali" è piu difficile regolare finemente la collimazione relativa fra i tubi…

Volevo chiederti se questo tipo di collimazione si effettua prima dell’ osservazione da parte dell’utilizzatore, oppure và fatta periodicamente da personale qualificato (nello specifico chi ‘autocostruisce’ il binoscopio) e l’astrofilo si limita solo ad agire sul sistema di collimazione dei Matsumoto.
Grazie.

Angelo Cutolo ha scritto:
…Va anche considerato che se dovessi decidere per il binocolone angolato "finito" come il Vx 125, dovrai semplicemente "accontentarti" degli ingrandimenti propri da binocolone….

Gli ingrandimenti utili di un binocolone (Diametro/2 max come suggerisci) non sono affatto un problema. Anzi, un ampio campo credo sia condizione necessaria per un’osservazione binoculare.
Per le mie necessità un binocolo astronomico andrebbe più che bene. A sparagliare le carte sul tavolo (e portarmi a valutare la soluzione binoscopio) non è tanto la necessità di spingere con gli ingrandimenti sul planetario (anche perché andando oltre i 100x immagino che servirebbe una diversa montatura) bensì l’elemento puntiformità e visione dei campi stellari, in relazione al quale un’ottica di prim’ordine (apo/semi apo) sarebbe decisiva.

Angelo Cutolo ha scritto:
…In merito agli oculari da 50,8 mm considerata la tua distanza interpupillare, penso che l'unica soluzione sia verificare direttamente (prima di acquistarli) se un certo tipo di oculare "vestono" bene sul tuo volto…

Concordo. Anche perché ciò che mi scrive Koten non è rassicurante. Non ho rinunciato alla soluzione Pentax (anche se per rendere al meglio forse necessiterebbero di uno spianatore di campo sullo strumento - che il Vixen BT non ha -. E allora meglio I panoptic come suggerisce Piero, oppure gli LVW Vixen).
Magari potrei buttare l’occhio in qualche oculare in occasione di un prossimo raduno del forum (con opportunità, in primis, di conoscervi)! L’handicap è che sono di Cosenza. Capirai…tempo che arrivo e gli strumenti li avete già smontati.


@Piero

Deneb ha scritto:
…caro Fulvio, grazie per gli apprezzamenti che ricambio perché il tuo acume e ironia sono molto stimolanti e gradevoli :)….
…Ma vedo che sei piuttosto informato sulle intenzioni altrui...... 8) quindi non mi rimane che .....confessarmi....

Grazie a te! :oops:

Le tue considerazioni/‘confessioni’ sono sempre motivo di amabile lettura e proficua riflessione. Anche perché ‘intrise’di un ingrediente, leggasi spessore culturale e intellettivo, che esula dal mero oggetto della discussione. Alcuni ‘duetti’ con Ottaviano Fera sarebbero da incorniciare! :clap:

Relativamente al 'passaggio evolutivo' che stai sperimentando, fatico un po’ a etichettarlo come ‘strumentite’.
Mi spiego meglio.
Rileggendo ciò che scrivo, i dubbi che avanzo, i quesiti che pongo, a volte mi soffermo a riflettere sul fatto che forse sto perdendo di vista la ragione stessa per cui da ragazzo, prima, e da adulto, oggi, mi sono avvicinato all’astronomia. Osservazione e contemplazione della volta celeste come motivo di appagamento ‘visivo’ immediato e riflessione sul mistero e sulla meraviglia di “un’entità’ “ la cui risoluzione trascende le nostre facoltà limitate.
Allo stato delle cose avrei ‘un universo intero da scoprire’ (giusto per restare in tema!) senza bisogno di binocoli astronomici, binoscopi … o Hubble. Anche semplicemente guardando all’insù…
Comprendo di avere, oggettivamente, un deficit di conoscenze ed esperienze sul campo che incidono sulla qualità stessa di un’osservazione enormemente più del diametro e dell’apocromaticità di un obiettivo.
Perché la stratificazione delle conoscenze costituisce l’humus nel quale il seme di una medesima informazione può sbocciare regalando un profumo inebriante o restare lì interrato come un sasso.
Per essere meno astratti, l’osservazione binoculare/telescopica di un anonimo, debolissimo puntino luminoso può anche lasciare del tutto indifferenti e spingere a guardare altrove in tutta fretta. Ma riconoscendone magari i resti di una supernova, leggendoci l’evoluzione che quel sistema ha avuto e magari rapportandola alla differente evoluzione che il nostro sole sperimenterà fra 5 miliardi di anni, allora quell’anonimo puntino catturerà l’attenzione come la più bella delle nebulose.
Alla luce di tale inesperienza, il desiderio di una strumentazione ‘importante’ potrebbe assumere un carattere di ‘superficialità’ e ‘volubilità’. Ciò che non fatico ad ammettere a me stesso.
Così com’è evidente, d’altro canto, la circostanza che abbandonarsi di tanto in tanto ad alcuni capricci irrazionali fa bene allo spirito :mrgreen: . Perché per certi versi, non per tutto, un adulto è assimilabile a un bambino che smania per avere il giocattolo nuovo, ben cosciente che forse lo stesso finirà nel dimenticatoio.
Ciò che non è assimilabile, purtroppo, è il costo dei giocattoli. Altrimenti vi assicuro che in questo momento starei scrivendo con un sorriso ebete stampato in faccia sbirciando nella stanza adiacente questo coso:

Allegato:
toa4.jpg
toa4.jpg [ 296 KiB | Osservato 3300 volte ]


Ma laddove la conoscenza del cielo è diventata puntuale (o comunque approfondita) e si sia giunti ad uno sfruttamento dello strumento al limite delle potenzialità dello stesso, allora l’esigenza della mente di fornire agli occhi una nuova e più efficiente 'protesi' che sia funzionale alla produzione di più dopamina :twisted: … credo sia tutt’altro che banale strumentite.
Certo, separarsi da amorevoli e fedeli compagni di viaggio non è facile. E comprendo il tuo tormento.
Io non so se potrei. Essendo un cancro sono affezionato a tutti i miei ricordi e oggetti che mi ricordano qualcosa. Anche per questo mi ripropongo di fare una scelta definitiva… :mrgreen:
Seriamente, ti auguro di fare la scelta giusta.
E lo stesso auguro a me stesso. Mi si strazia il cuore a vedere il manfrotto e la HF2 buttati lì a prendere polvere. Quindi una determinazione dovrò prenderla prima o poi...
PS. Nel caso in cui decidessi di acquistare il Manfrotto 161, vorrei segnalarti la mia personale esperienza: Acquistato su Amazon. Ho tenuto d'occhio l'articolo per più di un mese. Ebbene, pian piano il prezzo è sceso considerevolmente.


@Stevedet

Ciao Stefano. Tu puoi farmi da testimone relativamente al mio interesse per il Vixen BT in tempi ‘non sospetti’. Ricordo che ti chiesi lumi sull’esemplare in esposizione nello stand di OSM.
Ho anche chiamato ma ovviamente non l'avevano più.
Il Nexus 150mm rientra, eccome, nelle mie valutazioni (il quadro è molto mutato da quando avevo una ragionevole certezza circa il Nexus II con qualche variante sul tema più che altro teorica. Però in ragione dei famosi corsi e ricorsi storici, anche per l'entità dei costi in gioco che mi spingono a pensare 'ma sei ammattito?' :D , può anche darsi che ritorni alla prima determinazione.)
Se non ne parlo è perché non ho dubbi da chiarirmi.
Sul Nexus Jumbo ho alcune certezze: Resa sul profondo cielo forse migliore rispetto a tutte le soluzioni proposte (col binoscopio con tubi vixen 140mm se la giocano!) e obbligo di scelta della versione a 90°.
Però 23 kg (versione a 45° che aumentano ulteriormente per la versione a 90°) sono un dissuasivo importante.
Questo binocolo da soli non si gestisce! Ho fatto la prova con un mattone (di quelli grandi grigi) di peso analogo e benché lo abbia sollevato 'agevolmente' con due mani il pensiero di fissarlo con precisione su una forcella mi è parso irrealizzabile. Ma di ciò si è già parlato in un thread di qualche tempo fa.
C'è anche da dire che per quella cifra vorrei anche avere la possibilità di spingere di tanto in tanto con gli ingrandimenti (binoscopio).
E poi c'è l'incognita oculari da 2". Come ha scritto Alessio la DIP minima del binocolo è 62mm. Finché non ci guardo dentro da qualche parte non so se posso sfruttare questi oculari.

Un saluto e un ringraziamento a tutti!!! :wave:

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MessaggioInviato: giovedì 1 maggio 2014, 12:15 
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Ciao Fulvio.

Riguardo la questione "puntiformità" data da un eventuale binoscopio formato da due apo/ed e da un "normale" maxi-bino, premetto che quello che sto per dirti, sono semplici opinioni personali maturate nel tempo e NON da confronti fianco a fianco binocolo vs binoscopio.

E' mia opinione che per avere una ottima puntiformità stellare non sia necessario avere delle lenti apo/ed ma semplicemente delle lenti sufficienti allo scopo, soprattutto quando si osserva con due occhi ed agli ingrandimenti tipici da binocolo, cio per due motivi, primo, la visione binoculare permette al cervello di "selezionare" ed "intergrare" solo il meglio proveniente dai due occhi, secondo, perché la precisione/qualità di lavorazione è necessaria tanto piu si deve lavorare ad altri ingrandimenti, in breve (esprimo il concetto in maniera estremamente semplicistica) per vedere le stelle perfettamente puntiformi è sufficiente che la qualità ottica sia allineata con l'ingrandimento a cui si utilizza detta ottica, è per questo motivo (rapporto focale a parte) che un 80ino cinese da 100 € va benissimo fino a 50/60x (mentre oltre si dice che l'immagine si "rompe") mentre un omologo apo blasonato lo puoi sparare a 200x senza problemi, ma cromatismo a parte (il problema principale di questi cosi e che ne inficia la "definizione" è la correzione sferica e lo sferocormatismo), però quante volte si è sentito dire che a bassi/bassissimi ingrandimenti non si notano grandi diffrenze qualitative tra un apo ed un "low-cost"?

Tutto questo pistolotto per dire, che se l'intento non è spingere troppo gli ingrandimenti (relativamente al diametro), grazie alla visione binoculare (che "corregge/nasconde/riduce" diverse magagne, cromatismo compreso) secondo me non è necessario orientarsi su ottiche ultracorrette, ma appunto solo su quelle sufficienti allo scopo.



In merito alla tua distanza interpupillare, misuratela in casa , basta poggiarsi un calibro in faccia guardandosi allo specchio, facendo coincidere gli indici con i centri delle pupille, ho notato che in molti binocoli le "tacche" della distanza interpupillare non sono precise quindi non indicano sempre la misura giusta; infatti io faccio il contrario, prima fisso la distanza interpupillare con un dato binocolo, magari facendolo quando c'è poca luce, così da avere le pupille ben dilatate, tanto da pareggiare o superare la P.U. del binocolo, in tal modo è piu facile apprezzare quando il centro delle nostre pupille è collimato al centro di quella del binocoli, fatto ciò mi segno a quale distanza interpupillare è QUEL binocolo, così da risistemarla velocemente se necessario.



Questione collimazione binoscopio, secondo quanto dettomi da anto59 il proprietario del catafalco fatto da due SW 150/750 (nell'immagine postata da deneb nel precedente post, io sono quello barbuto il 2° da DX), la prima fase consisteva nel collimare singolarmente le i due SW (celle, doppietto, tubi e focheggiatori) con cura, la seconda fase era montare detti tubi sugli anelli (uniti tra di loro in forma di "otto") e con i deviatori Matsumoto settati a zero (ovvero con gli specchi interni collimabili in posizione iniziale "zero") collimare alla meglio fra loro i tubi, spessorando alla bisogna gli anelli (sia il punto di unione fra loro che il diametro di questi in modo da inclinarli reciprocamente), la terza fase in fine era di procedere alla collimazione finale tramite i deviatori o meglio, il deviatore di dx l'unico col sistema di collimazione (inclinando gli specchi secondo necessità), insomma una procedura (almeno quella iniziale di montaggio) discretamente macchinosa; infatti se ricordo bene mi disse anche che stava studiando un sistema di collegamento migliore per mantenere meglio la collimazione ed una forcella piu performante.
Inutile dire che osservarci dentro la Velo con doppio filtro OIII in due widescan da 30 mm con 3° di campo è stata una goduria unica, nemmeno si avvertiva la vignettatura che in teoria dovevano presentare.



Ultima cosa e scusa se mi ripeto, considerata la tua limitata distanza interpupillare e l'impegno economico e/o logistico necessario per un maxi-bino o binoscopio, personalmente cercerei sempre di provare direttamente simili strumenti; con i maxi-bino la cosa è piu semplice, si può sempre andare negli showroom dei venditori/produttori/distributori per provarli già con gli oculari (la "vestibilita" dello strumento in questi casi è fondamentale :wink: ), la cosa è oggettivamente piu complicata per i binoscopi, il massimo sarebbe effettivamente provare il o i modello/i piu simili a quello che si ha in mente di farsi grazie a chi li possiede, in ogni caso non è strumentazione da farsi o da acquistare a scatola chiusa.

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Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


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MessaggioInviato: giovedì 1 maggio 2014, 17:44 
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Quindi ... poiché il mio intento non è di spingere sugli ingrandimenti (se c'è la possibilità ben venga, ma non come priorità!) seguendo il tuo ragionamento un buon binocolo astronomico farebbe egregiamente il suo dovere!
Questo tuo intervento è in linea con quanto mi suggeriva Piero (mi rimbomba ancora in testa quel laconico NO! a una precisa domanda che ponevo).
Vien fuori che un consistente guadagno prestazionale di un binoscopio (ottiche di pregio) rispetto a un binocolo astronomico (ottiche ‘buone’) si ha solo aumentando gli ingrandimenti oltre il limite di quelli medio/bassi ‘favorevoli’ ad un osservazione binoculare ad ampio campo.
Finalmente buone notizie Angelo! :thumbup:
Alla luce delle considerazioni che ho espresso nel post precedente sulle mie reali esigenze strumentali (con conseguenti nottambule riflessioni che mi inducono a più miti consigli!), alla luce di quest’ultimo passaggio, di tutto quanto detto finora nel thread e di quanto scrivi relativamente alle difficoltà di collimazione dello strumento di Anto59 (preliminarmente alle osservazioni), mi sto convincendo sempre più (…confesso tuttavia con un pizzico di amaro in bocca!) che un binoscopio forse è troppo impegnativo: Come costi, come realizzazione, come ingombro, come messa in opera. Non ultimo, come reale capacità di sfruttamento da parte dell’osservatore (io).
Vedremo!
Ho davvero apprezzato il suggerimento di regolare la DIP sul binocolo a pupille dilatate, ciò che farò stasera stessa (io l’avevo fatto in piena luce, ma come si fa… :facepalm: !), e di segnarne il valore sulla ghiera a tacche. Non possiedo un calibro per misurami ‘esattamente’ la DIP (l’ho fatto con un righello e il valore è approssimativamente quello). Tuttavia ritengo che il valore preciso me lo abbia dato l’ottico.
E ho molto apprezzato il fatto che mi consigli ‘caldamente’ di provare lo strumento prima di un eventuale acquisto. Con la mia DIP credo di non avere alternative per non rischiare brutte sorprese.

Cieli sereni a tutti... :wave:

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MessaggioInviato: giovedì 1 maggio 2014, 20:30 
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Fulvio ha scritto:
Per essere meno astratti, l’osservazione binoculare/telescopica di un anonimo, debolissimo puntino luminoso può anche lasciare del tutto indifferenti e spingere a guardare altrove in tutta fretta. Ma riconoscendone magari i resti di una supernova, leggendoci l’evoluzione che quel sistema ha avuto e magari rapportandola alla differente evoluzione che il nostro sole sperimenterà fra 5 miliardi di anni, allora quell’anonimo puntino catturerà l’attenzione come la più bella delle nebulose.

Mi sembra ci siano tutti i presupposti di una mente preparata a questo libro:
http://www.binomania.it/phpBB3/viewtopi ... =57&t=4277

Fulvio ha scritto:
Ma laddove la conoscenza del cielo è diventata puntuale (o comunque approfondita) e si sia giunti ad uno sfruttamento dello strumento al limite delle potenzialità dello stesso, allora l’esigenza della mente di fornire agli occhi una nuova e più efficiente 'protesi' che sia funzionale alla produzione di più dopamina :twisted:

direi che hai colto l'intima essenza del problema

inoltre ti ringrazio per la segnalazione di Amazon che sugli articoli Manfrotto è in genrale è quello sta fornendo i migliori prezzi

Concordo con i ragionamenti di Angelo grazie ai quali mi sembra che questa "gestazione" stia maturando bene; aggiungo qualcosa che potrebbe essere utile per riflettere, specie relativamente a quando Angelo parla di alla puntiformità stellare, cromatismo, NON necessità le lenti supercorrette etc.
Un 'altro possibile modo per ottenere stelle puntiformi sarebbe quello di allungare la focale, ma così facendo avremmo binocoli lunghi e pesanti; il 110 cinese infatti forniva una puntiformità maggiore del miyauchi 100(ma non la stessa immersione nella scena....). Il "miracolo" del miya 141 infatti stava proprio nell'essere riusciti a trovare l'Estremo Compromesso realizzando un 141 mm f/4.4.
Ora, rispetto a un binoscopio fatto con rifrattori 150/750 f/5 il Vixen BT ha un focale di 760 f/6.1 per 125 mm, cioè una focale un pochino più lunga su cui buoni oculari possono ulteriormente correggere ulteriori aberrazioni. Le reali differenze sono quindi costituite da 2.5 cm di apertura e dall'esistenza dei prismi che possono mangiare quel po' di fotoni in più rispetto agli specchi.
A questo punto, facendo i debiti conti di cosa comporta un tale binoscopio rispetto a un bincolone, resta da chiedersi se davvero valga la pena orientarsi sul binoscopio dato che l'impiego è per il profondo cielo. Antonio59 però, va detto, all'epoca in cui realizzò il suo binoscopio non avrebbe mai potuto avere questo dubbio semplicemente perchè questo modello di BT non c'era ancora e nemmeno il nexus da 150. Ora però sì, e tenuto conto del costo dei gomiti di matsumoto forse oggi conviene davvero considerare un binoscopio solo per l'alta risoluzione impiegando ottiche eccellenti.
Come sempre, questo è solo una mia personale opinione.

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ero Deneb (o se preferite...ero David Bowman…..)


Ultima modifica di Angelo Cutolo il venerdì 2 maggio 2014, 10:59, modificato 1 volta in totale.
Sistemate le quotature.


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