Fra i vantaggi dell’ abitare in campagna c’è il privilegio di godere di cieli mediamente più bui e tersi rispetto a quelli cittadini.
Di contro, può accadere che la T**** (mi autocensuro!!!!) ti pianti in asso per 3 giorni senza linea telefonica e adsl…
@Alessio:
Koten ha scritto:
...gli UWAN di William Optics sono identici a quelli di tecnosky che ho io e per te non vanno assolutamente bene. D.I. minima 66-67mm. io li uso ma non al meglio...
Alessio, rileggendo la discussione non ho ben capito quale sia esattamente il modello, ma il tuo binocolone dovrebbe essere comunque una delle prime versioni del nexus!
Ora, per il nexus viene riportato per la DIP il range 56-74 mm. Quindi, sul tuo binocolo il valore dovrebbe essere il medesimo.
Spero che mi sfugga qualcosa (poiché il nexus è uno dei binocoli astronomici più favorevoli relativamente a questo parametro), ma mi stai dicendo che montando la coppia di Tecnosky da 1.25 la DIP è oltre 65mm?
Eppure i Tecnosky mi sembrano fra gli oculari più 'snelli'!
Ma un poveretto con ridotta distanza interpupillare (60mm) deve morire se vuole fare osservazioni astronomiche in binoculare?

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Approfitto per una riflessione/perplessità:
La distanza interpupillare di 60mm mi è stata misurata da un ottico mio amico tramite uno strumento di cui ignoravo l’esistenza. Tale valore dovrebbe essere quindi attendibile.
Possiedo un WO 10x50.
Regolando a 60mm la DIP sulla ghiera centrale (basandomi sulle tacche) l’osservazione mi risulta affatto confortevole (intravedo dei bordi scuri – semilune - nella zona fra gli occhi e delle ombre mentre sposto il binocolo per cambiare osservazione).
Ho poggiato quindi gli obiettivi ai vetri di una finestra e allontanandomi il giusto dal binocolo ho misurato col righello la distanza fra i centri delle pupille d’uscita (peraltro perfettamente circolari). Risultato: 65mm.
Dove sta l’inghippo mi chiedo? Sarà errata la misura della mia DIP?
In ogni caso, se regolo 60mm sulla ghiera a tacche perché la misura col righello mi dà 65mm.
Ho regolato allora la DIP nel modo più ‘saggio,’ ossia basandomi sulla rilassatezza e comodità dell’osservazione.
Risultato: 62-63mm (distanza dei centri delle pupille d’uscita del binocolo tramite righello), mentre sulla ghiera con le tacche la misura era un bel po’ inferiore a 60mm (un 56mm direi).
Mistero!
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@Angelo:
Il tuo pistolotto, sebbene amaro, è stato ben accetto. Ho preso coscienza che nella realizzazione di un binoscopio la meccanica è un elemento decisivo.
Nella mia personalissima valutazione, un investimento rilevante (qual è un binoscopio con Matsumoto e tubi di pregio) non potrebbe prescindere da una soluzione che consenta un’assoluta affidabilità per ciò che concerne la collimazione dei tubi.
In soldoni (perché purtroppo di questo si tratta), fra eventuale accorciamento tubi, anelli di collimazione stile Avalon, assemblaggio (immagino che serva uno ‘scheletro’ tipo questo e con anelli per serrare i tubi):
Allegato:
imagesCAJ41W01.jpg [ 4.17 KiB | Osservato 3293 volte ]
adattamento del ‘blocco’ alla mia forcella e varie, considerando infine che nel nostro hobby una rondella costa come un solitario ‘Cartier’, credo che 1000/1500 euro sarebbero da mettere in preventivo.
Riallacciandomi ai due conti che faceva Koten, se è vero che è la somma che fa il totale come diceva Totò ... c’è poco da stare allegri!
Angelo Cutolo ha scritto:
…sostanzialmente volevo dire che con gli anelli "commerciali" è piu difficile regolare finemente la collimazione relativa fra i tubi…
Volevo chiederti se questo tipo di collimazione si effettua prima dell’ osservazione da parte dell’utilizzatore, oppure và fatta periodicamente da personale qualificato (nello specifico chi ‘autocostruisce’ il binoscopio) e l’astrofilo si limita solo ad agire sul sistema di collimazione dei Matsumoto.
Grazie.
Angelo Cutolo ha scritto:
…Va anche considerato che se dovessi decidere per il binocolone angolato "finito" come il Vx 125, dovrai semplicemente "accontentarti" degli ingrandimenti propri da binocolone….
Gli ingrandimenti utili di un binocolone (Diametro/2 max come suggerisci) non sono affatto un problema. Anzi, un ampio campo credo sia condizione necessaria per un’osservazione binoculare.
Per le mie necessità un binocolo astronomico andrebbe più che bene. A sparagliare le carte sul tavolo (e portarmi a valutare la soluzione binoscopio) non è tanto la necessità di spingere con gli ingrandimenti sul planetario (anche perché andando oltre i 100x immagino che servirebbe una diversa montatura) bensì l’elemento puntiformità e visione dei campi stellari, in relazione al quale un’ottica di prim’ordine (apo/semi apo) sarebbe decisiva.
Angelo Cutolo ha scritto:
…In merito agli oculari da 50,8 mm considerata la tua distanza interpupillare, penso che l'unica soluzione sia verificare direttamente (prima di acquistarli) se un certo tipo di oculare "vestono" bene sul tuo volto…
Concordo. Anche perché ciò che mi scrive Koten non è rassicurante. Non ho rinunciato alla soluzione Pentax (anche se per rendere al meglio forse necessiterebbero di uno spianatore di campo sullo strumento - che il Vixen BT non ha -. E allora meglio I panoptic come suggerisce Piero, oppure gli LVW Vixen).
Magari potrei buttare l’occhio in qualche oculare in occasione di un prossimo raduno del forum (con opportunità, in primis, di conoscervi)! L’handicap è che sono di Cosenza. Capirai…tempo che arrivo e gli strumenti li avete già smontati.
@Piero
Deneb ha scritto:
…caro Fulvio, grazie per gli apprezzamenti che ricambio perché il tuo acume e ironia sono molto stimolanti e gradevoli

….
…Ma vedo che sei piuttosto informato sulle intenzioni altrui......

quindi non mi rimane che .....confessarmi....
Grazie a te!
Le tue considerazioni/‘confessioni’ sono sempre motivo di amabile lettura e proficua riflessione. Anche perché ‘intrise’di un ingrediente, leggasi spessore culturale e intellettivo, che esula dal mero oggetto della discussione. Alcuni ‘duetti’ con Ottaviano Fera sarebbero da incorniciare!
Relativamente al 'passaggio evolutivo' che stai sperimentando, fatico un po’ a etichettarlo come ‘strumentite’.
Mi spiego meglio.
Rileggendo ciò che scrivo, i dubbi che avanzo, i quesiti che pongo, a volte mi soffermo a riflettere sul fatto che forse sto perdendo di vista la ragione stessa per cui da ragazzo, prima, e da adulto, oggi, mi sono avvicinato all’astronomia. Osservazione e contemplazione della volta celeste come motivo di appagamento ‘visivo’ immediato e riflessione sul mistero e sulla meraviglia di “un’entità’ “ la cui risoluzione trascende le nostre facoltà limitate.
Allo stato delle cose avrei ‘un universo intero da scoprire’ (giusto per restare in tema!) senza bisogno di binocoli astronomici, binoscopi … o Hubble. Anche semplicemente guardando all’insù…
Comprendo di avere, oggettivamente, un deficit di conoscenze ed esperienze sul campo che incidono sulla qualità stessa di un’osservazione enormemente più del diametro e dell’apocromaticità di un obiettivo.
Perché la stratificazione delle conoscenze costituisce l’humus nel quale il seme di una medesima informazione può sbocciare regalando un profumo inebriante o restare lì interrato come un sasso.
Per essere meno astratti, l’osservazione binoculare/telescopica di un anonimo, debolissimo puntino luminoso può anche lasciare del tutto indifferenti e spingere a guardare altrove in tutta fretta. Ma riconoscendone magari i resti di una supernova, leggendoci l’evoluzione che quel sistema ha avuto e magari rapportandola alla differente evoluzione che il nostro sole sperimenterà fra 5 miliardi di anni, allora quell’anonimo puntino catturerà l’attenzione come la più bella delle nebulose.
Alla luce di tale inesperienza, il desiderio di una strumentazione ‘importante’ potrebbe assumere un carattere di ‘superficialità’ e ‘volubilità’. Ciò che non fatico ad ammettere a me stesso.
Così com’è evidente, d’altro canto, la circostanza che abbandonarsi di tanto in tanto ad alcuni capricci irrazionali fa bene allo spirito

. Perché per certi versi, non per tutto, un adulto è assimilabile a un bambino che smania per avere il giocattolo nuovo, ben cosciente che forse lo stesso finirà nel dimenticatoio.
Ciò che non è assimilabile, purtroppo, è il costo dei giocattoli. Altrimenti vi assicuro che in questo momento starei scrivendo con un sorriso ebete stampato in faccia sbirciando nella stanza adiacente questo coso:
Allegato:
toa4.jpg [ 296 KiB | Osservato 3293 volte ]
Ma laddove la conoscenza del cielo è diventata puntuale (o comunque approfondita) e si sia giunti ad uno sfruttamento dello strumento al limite delle potenzialità dello stesso, allora l’esigenza della
mente di fornire agli occhi una nuova e più efficiente 'protesi' che sia funzionale alla produzione di più dopamina

… credo sia tutt’altro che banale strumentite.
Certo, separarsi da amorevoli e fedeli compagni di viaggio non è facile. E comprendo il tuo tormento.
Io non so se potrei. Essendo un cancro sono affezionato a tutti i miei ricordi e oggetti che mi ricordano qualcosa. Anche per questo mi ripropongo di fare una scelta definitiva…
Seriamente, ti auguro di fare la scelta giusta.
E lo stesso auguro a me stesso. Mi si strazia il cuore a vedere il manfrotto e la HF2 buttati lì a prendere polvere. Quindi una determinazione dovrò prenderla prima o poi...
PS. Nel caso in cui decidessi di acquistare il Manfrotto 161, vorrei segnalarti la mia personale esperienza: Acquistato su Amazon. Ho tenuto d'occhio l'articolo per più di un mese. Ebbene, pian piano il prezzo è sceso considerevolmente.
@Stevedet
Ciao Stefano. Tu puoi farmi da testimone relativamente al mio interesse per il Vixen BT in tempi ‘non sospetti’. Ricordo che ti chiesi lumi sull’esemplare in esposizione nello stand di OSM.
Ho anche chiamato ma ovviamente non l'avevano più.
Il Nexus 150mm rientra, eccome, nelle mie valutazioni (il quadro è molto mutato da quando avevo una ragionevole certezza circa il Nexus II con qualche variante sul tema più che altro teorica. Però in ragione dei famosi corsi e ricorsi storici, anche per l'entità dei costi in gioco che mi spingono a pensare 'ma sei ammattito?'

, può anche darsi che ritorni alla prima determinazione.)
Se non ne parlo è perché non ho dubbi da chiarirmi.
Sul Nexus Jumbo ho alcune certezze: Resa sul profondo cielo forse migliore rispetto a tutte le soluzioni proposte (col binoscopio con tubi vixen 140mm se la giocano!) e obbligo di scelta della versione a 90°.
Però 23 kg (versione a 45° che aumentano ulteriormente per la versione a 90°) sono un dissuasivo importante.
Questo binocolo da soli non si gestisce! Ho fatto la prova con un mattone (di quelli grandi grigi) di peso analogo e benché lo abbia sollevato 'agevolmente' con due mani il pensiero di fissarlo con precisione su una forcella mi è parso irrealizzabile. Ma di ciò si è già parlato in un thread di qualche tempo fa.
C'è anche da dire che per quella cifra vorrei anche avere la possibilità di spingere di tanto in tanto con gli ingrandimenti (binoscopio).
E poi c'è l'incognita oculari da 2". Come ha scritto Alessio la DIP minima del binocolo è 62mm. Finché non ci guardo dentro da qualche parte non so se posso sfruttare questi oculari.
Un saluto e un ringraziamento a tutti!!!
