Per quanto riguarda la qsi non l ho usata spesso,dal momento che in questi ultimi anni ho avuto pochissimo tempo per l'astronomia, ma non ho mai riscontrato problemi di sorta con appannamento. Non ho compreso quello che ha scritto Fabio, perché se ci fosse una guarnizione che perde la differente grandezza atomica non avrebbe alcun peso su una fuoriuscita o entrata di gas. In caso di guarnizione che perde, presumendo che ovviamente la pressione con cui è stato insufflato argon o azoto o cosa sia, sarebbe comunque leggermente superiore alla pressione ambiente. In questo caso semplicemente uscirebbe con il tempo , funzione della grandezza del buco, l argon o qualsiasi cosa ci sia, ed entrerebbe aria. La camera sarebbe quindi in equilibrio di pressione con l'ambiente esterno. Anche se da prima la pressione fosse uguale a quella atmosferica,gli atomi e le molecole si muovono per agitazione termica, non essendo noi, e meno male, allo 0kelvin. Dal momento che di aria fuori c'è n'è molta di più del gas nella camera, alla fine ti troveresti comunque aria. Il gas è stato messo dentro per il fatto di non avere lo stesso contenuto di umidità presente nell aria e quindi dare il fenomeno della condensa. Ora non so come lo trattino , in realtà anche questo potrebbe non essere sufficiente. Quando svolgevo, nella mia attività di chimico, reazioni in ambiente anidro, utilizzavamo gas inerti come atmosfera, ma preventivamente disidratati, come ad esempio in colonna di acido solforico. Ciò per avere un ambiente anidro. Credo che questo procedimento non sia quello della qsi e che semplicemente spostano l'aria con argon che comunque assicura una migliore condizione di bassa umidità . E pare che vada bene, perché come ti dicevo, ad oggi problemi di condensa non ne ho mai avuti. Ciao, Fabiomax
_________________ http://www.astrofabiomax.itSkywatcher 250 f4.8, Canon350D modificata Filtro 12nm Ha. Guida Magz"tre cose sono necessarie per un buon pianista: la testa, il cuore e le dita". W.A.Mozart
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