Parlo per esperienza personale, considerando che la nostra associazione è un po' "particolare" e ci occupiamo quasi esclusivamente di Sidewalk Astronomy...
in una serata con 200 persone di pubblico può essere molto comodo uno strumento col GoTo, ma generalmente non ci sono mai più di 20-30 persone alla volta, anche se nel corso della serata possono passare all'oculare moltissime più persone.
In una serata pubblica gli oggetti mostrati sono sempre i "soliti fari" di stagione, qualche ammasso, qualche nebulosa e qualche galassia... è inutile, per capirci, passare in rassegna tutti gli ammassi in Auriga, ne basta uno, perchè il pubblico a malapena riesce a ricordare la differenza fra un ammasso aperto e un ammasso globulare.
Gli oggetti più gettonati sono ovviamente quelli che possiamo far vedere già ad occhio nudo con un laser, e quelli che possiamo far già scorgere in un binocolino, leggero, senza bisogno di cavalletto.
Per questo bastano un paio di 10x50 da 20 euro della Lidl.
Poi, usare un rifrattore apo o un acromatico cambia davvero poco per la gente, che oltretutto preferisce guardare la Luna tutta intera, che non "perdersi" ad alti ingrandimenti dentro ad un cratere che non riescono a capire... spesso parlano di "buchi" quando osservano ad alti ingrandimenti.
Idem Giove... è poù gustoso un giovettino a 120x che un giovone a 200, castrato dal mediamente pessimo seeing delle zone urbane.
Abbiamo fatto parecchie iosservazioni profique con un "volgarissimo" Bresser 90/900, preso usato x 60 euro, su una altazimutale manuale.
La montatura deve per forza essere un pochino "massiccia", per evitare ribaltamenti o pericolosi inciampamenti.
Il Dobson da 200, a tubo chiuso, è ottimo, perchè ben piazzato, stabile, e facile da manovrare.
Facciamo sempre "inseguire" gli oggetti a chi osserva, e gli spieghiamo come tirarli in camp col red dot-telrad. Questo aumenta notevolmente l'interesse di chi è realmente interessato. E a quelli a cui frega poco, quelli che guardano per 3 secondi e poi via, che ci sia l'inseguimento o meno camvia davvero nulla.
Potete tranquillamente iniziare con un dobsoncino economico ed un rifrattorino acromatico, come primo "investimento"...
strumenti economici e di veloce installazione sono particolarmente adatti a serate coi bimbi, o serate "improvvisate", dove non c'è ne il tempo ne la vogli ad arrivare 2 ore prima con un CPC800 da acclimatare e stazionare, per capirci.
Non bisogna MAI confondere quello che piace a noi con quello da far vedere a dei totali neofiti, che si vuole ovviamente interessare.
Poi nelle serate particolarmente "importanti", usiamo un JMI da 12,5, che ha il pregio di essere motorizzato senza doversi affidare al goto, che ha l'oculare ad una altezza adatta a molte signorine, e che è stabilissimo e massiccio (pesa 81 chili)... ma che comunque può essere usato facilmente anche senza motori e batterie (la sfiga è sempre pronta a colpire, e un CPC senza batteria, o con un cavo dimenticato a casa, o uno spinotto rotto all'ultimo momeno, è inutilizzabile).
PS: abbiamo anche fatto intere serate, con tutto in Paese riunito, usando uno Scopos66, perchè appunto il CPC di turno non funzionava (non nostro, i nostri telescopi funzionano sempre... hahaha)
Insomma, se non avete nessuno strumento partite tranquillamente "puntando basso"... se siete un bel gruppo, che sa intrattenere la gente, andrete benissimo anche con telescopietti di fascia bassa... e comunque un telescopio economico lo portiamo sempre, per far capire alla gente che ci si può avvicinare all'astronomia divertendosi e vedendo parecchio anche senza dover spendere 2000 euro di attrezzatura.
Per una associazione "sul campo" è più importante avere un buon oratore che un buon telescopio. Questo andrebbe SEMPRE ricordato...

PS: e ricordate anche che l'occhio profano vuole la sua parte...
se affiancate un C8 ad un rifrattorone acromatico 90/1000, vedrete che la gente si avvicinerà naturalmente al rifrattore, che "riconosce" come telescopio...

Bisogna poi vedere come volete impostare l'soociazione, ovviamente... e questo andrebbe fatto PRIMA di fondarla, e non dopo, altrimenti si corre il rischio di passare intere serate riunite in direttivi inconcludenti.
Idee chiare "prima": voglio fare una associazione per fare questo, questo e questo... patti chiari, amicizia lunga, e pochi litigi con diserzioni, ammutinamenti, gruppi sciolti ecc... (cose che purtroppo ho visto succedere moltissime volte).
Ci sono associazioni che programmano 4 serate pubbliche all'anno, ci sono associazioni che si concentrano sulla didattica nelle scuole, ci sono associazioni che fanno più conferenze che uscite, ci sono associazioni che fanno belle cene a rifugi da cieli bui, ci sono associazioni che sono quasi esclusivamente un gruppetto di amici che si fa li cazzi sua...
fare tutto già dall'inizio è una pessima idea, si disperdono energie e si è meno efficaci sul territorio...
