Sabato scorso, l'8 marzo, complice un periodo di bel tempo dopo settimane di pioggia e brutto tempo incessante, me ne frego della Luna presente fino a quasi le 2 di notte e parto in direzione di cieli montani con l'amico Paolo.
Punto verso un luogo facile e veloce da raggiungere da casa mia visto che comunque non potrò sfruttare tutta la nottata. La strada che porta a passo San Marco è la migliore delle opzioni che ho a disposizione. Parto verso le 22 in modo da poter essere sul posto con tutta calma per le 23 abbondanti. Rispetto a un mese fa le strade sono decisamente migliorate, ma il passo è chiuso alla stessa altezza di
gennaio. Opto per un piccolo spiazzo a circa 600 metri dal luogo scelto la volta prima che era pesantemente disturbato da un lampione. Il luogo questa volta è decisamente più buio, ci sono delel luci di alcuni lampioni un po' distanti che si spegneranno però verso mezzanotte, l'unico inconveniente è il terreno che è ricoperto da una lastra di ghiaccio!
L'uscita è l'occasione anche per provare con calma anche la montatura EM-200 che ha recentemente preso il posto alla mia vecchia e fida Orion Atlas EQ-G.
Arrivati sul posto inizio a preparare il setup veloce, ovvero Takahashi EM-10 con Newton da 13cm f/5. L'obiettivo è il tripletto nel Leone, ma dopo aver preparato il tutto, la montatura non sembra rispondere in maniera corretta agli impulsi dell'autoguida. Perdo un po' di tempo nel cercare una soluzione, ma il tempo passa e devo ancora montare la EM-200 per provarla con il Visac. Alzo bandiera bianca e opto per una serie di pose non guidate da 120s l'una sperando nella bontà di inseguimento della piccola montatura e inizio a preparare il secondo setup
Ecco come si presentava la zona di "lavoro"
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...sulla destra Paolo con il suo Astrotrac alle prese con un teleobiettivo da 500mm!!!
In 15 minuti sono pronto anche con il secondo setup, controllo la collimazione e poi vedo come funziona la EM-200 tramite Ascom...è la prima volta
In qualche modo la rendo operativa e punto un oggetto che da tanti anni cerco di riprendere in modo infruttuoso. Tanto per farsi un'idea,
questa era la mia ultima ripresa, datata 2008, con il Takahashi FS60C e la Nikon D200. Ovviamente si tratta della galassia NGC4565
Parto con la prima ripresa e noto che il seeing è particolarmente favorevole, il dettaglio non è malaccio e la guida, soprattutto, è ancora meglio della mia vecchia EQ-G. Non faccio in tempo a rallegrarmene che si alza un vento, man mano più invadente, che cancella la possibilità di ottime riprese. Ad un certo punto penso, guardando le preview degli scatti, ipotizzo che il fuoco sia cambiato leggermente, ma dopo un check scopro che è solo il seeing peggiorato. Provo a passare ad un altro oggetto, posizionato più in alto nel cielo, ma ormai sono le 5 e l'alba è alle porte.
Alla fine porto a casa 10 pose da 600s con il Visac ridotto a f/6,3 e la Canon Eos 450D a 800 ISO. Nessun filtro e guida fuori asse con la Starfish, il tutto, come detto, sopra la Takahashi EM-200 Temma Jr.
Le pose complessive sono poche, ma sono comunque piuttosto soddisfatto del risultato conseguito. Avevo programmato quasi tre ore di integrazione con il Visac, ma i problemi iniziali con l'autoguida del setup piccolo mi hanno fatto perder tempo, pazienza.
Ecco l'immagine:
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NGC4565.jpg [ 355.09 KiB | Osservato 2049 volte ]
Per non farmi mancare nulla, devo aver sbagliato l'esposizione dei flat, per cui sono inutilizzabili. Ho rimediato tenendo un po' più scuro il fondo cielo.
E questa invece è l'immagine in alta risoluzione:

Infine, per concludere, c'è anche un time lapse di tutta la serata, basta cliccare
qui, ovviamente è consigliata al visione a 1080p

Gradite critiche e commenti
A presto
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