Noto spesso, in ambito scientifico, quanto l'estetica sia malvista. Non riesco bene a capire le cause, probabilmente perché pare che il tempo speso a curare la parte estetica sia tempo e impegno tolto alla parte "concreta" del lavoro. Come se l'estetica ci rendesse inutilmente frivoli, come se fosse energia sprecata. Secondo me invece la ricerca della bellezza per noi è pervasiva. E lo è specialmente in chi è innamorato della scienza, proprio perché la Natura, per lo "scienziofilo", è sempre piena di quella grazia e quell'equilibrio fragile e complesso che emerge dal tessuto di centinaia di leggi fisiche, chimiche e di selezione naturale. E noi cerchiamo di capire sempre qualcosa in più, in quelle che non a caso chiamiamo "
meraviglie della natura". Alla fine, nella sezione di astrofotografia, più della metà dei commenti sono "complimenti,
bella immagine". E non credo nemmeno sia un caso che l'unica volta che ho postato un'astrofotografia della Luna precisando che non era bella e che la proponevo per soli fini tecnici (quindi senza valutarne la bellezza), abbia ricevuto un commento che dicesse "ma la Luna è
sempre bella". Penso che se volessimo freddamente fare sola scienza, credo che al posto della sezione astrofotografia avremmo una sezione in cui proporremmo l'un l'altro nient'altro che una serie di grafici e di numeri (che tra l'altro possono benissimo contenere "bellezza", a seconda di chi guarda - ma qui andiamo su un discorso che non finisce più). Siamo in questo forum perchè ci piace l'astronomia. Ci innamoriamo delle APOD perchè sono esteticamente fulminanti. Molta astrofotografia sfocia nelle foto paesaggistiche, che ben poco hanno di scientifico. Alla fine dobbiamo solo ammettere che siamo "schiavi" dei bei colori, delle belle forme. Tutte le informazioni sensoriali passano attraverso aree cerebrali limbiche, dove vengono caricate di contenuto emozionale. Non possiamo sfuggirne, sono i nostri circuiti. E se il cervello umano si è modellato in tempi evoluzionistici in questo modo, ci saranno delle buone ragioni adattative. Io non ci vedo niente di male. Scienza e arte sono reciprocamente legate come due sorelle gemelle. Non che questo ci renda "artofili" invece che astrofili, ma voglio solo dire che, nel nostro cervello, il meccanismo che ci fa preferire il bello è sempre acceso, che ci piaccia o no (a me francamente piace molto).
Un altro esempio: qualche tempo fa ho potuto ammirare una delle tante strepitose immagini dell'utente Giovanni Paglioli, che mi scuso di stare scomodando senza permesso ma che reputo di una bravura eccezionale. Quando gli è stata mossa un'osservazione sulla saturazione dei colori, lui ha risposto che quello era un suo tratto distintivo. Quindi immagino si tocchi l'ambito delle scelte stilistiche, e se si parla di stile si parla di tocco artistico personale. E ciò non toglie che le sue foto sono validissime scientificamente e ottenute con un metodo assolutamente scientifico, galileiano DOCG. Ripeto che secondo me non c'è assolutamente nulla di male nella commistione tra scienza ed arte, ma è anche vero che è una nostra tendenza inevitabile.
Dal canto mio, sono molto interessato alla meccanica celeste e all'astrofisica (oltre che ad altre scienze, specialmente biologiche, dato che sono neurobiologo), ma per esempio ho allestito il mio setup intorno agli oggetti che mi piacciono esteticamente di più - come credo un po' tutti i visualisti facciano. Io personalmente quando metto l'occhio al telescopio non faccio scienza, non cerco di ottenere dati, mi godo la meraviglia che c'è nell'universo. Forse sono troppo sbilanciato verso la parte estetica, ma di certo non sono quel tipo di astrofilo che quando si mette al telescopio "fa scienza".
In soldoni: per me i meccanismi che ci spingono alla ricerca scientifica sono un tentativo di capire i segreti della natura, i segreti della sua imperfetta perfezione, e nello spingerci verso questa ricerca della grazia naturale, siamo spinti a valorizzare questa sua bellezza quando possiamo, cioè attraverso la piega artistica che molte attività umane spesso prendono. E' radicato nel comportamento perchè è radicato nel cervello (e viceversa).
P.s.: e comunque l'immagine di quella Galassia di Andromeda nel link de "la repubblica" mi piace un mondo, le stelle sembrano granelli di zucchero e la sfocatura le dà una profondità di campo che la fa sembrare piccolissima.