Facendo seguito alle ultime immagini relative alle riprese riguardanti la nebulosa NGC 7000
(Nord America) realizzate con strumenti più piccoli, si propone per questa settimana la foto
realizzata al
The Cygnus Wall con il Takahashi BRC250 in H-alpha:
http://www.danilopivato.com/tabulae_coe ... rc_ha.htmlAnche in questa foto come nelle altre già proposte è presente una particolarissima stella
variabile di cui nel forum e altrove non se ne è mai parlato e visto che ne avevo fatto
cenno in una precedente presentazione di foto sempre dell'area NGC 7000, ne riassumo
brevemente storia e fatti, rimandando a chi volesse approfondire ulteriormente la vicenda,
alle note inserite sotto la mappa standard della foto odierna (è stata realizzata anche una
mappa del campo della variabile con la tabella dei dati fotometrici BVRI per la sequenza di
confronto della stella variabile), essendo la questione particolarmente interessante
e di estrema attualità!
http://www.danilopivato.com/tabulae_coe ... a_map.htmlIl 17 agosto 2010 gli astronomi Semkov e Peneva dell'Istituto di Astronomia di Sofia (Bulgaria)
comunicano alla comunità scientifica l'annuncio di outburst relativo ad una stella situata
presso la nube oscura LDN 935, compresa tra le nebulose diffuse Nord America e Pellicano
presenti nella costellazione del Cigno.
Questa stella il cui nome in seguito fu stabilito in V*2493 Cyg prima dell'outburst
era un'anonima stella di 18^ magnitudine di cui si seppe in seguito che, dalle prime curve di
luce spettroscopiche risalenti al 1973, presentava soltanto delle piccole oscillazioni
di magnitudine, prossime alla 18^ mag. tipiche però della classe di stelle variabili note come
T Tauri (come si sa, essere stelle ai primi stadi della loro evoluzione).
A maggio del 2010 la sua luminosità aumentò fino a settembre/ottobre 2010 passando
dalla 18.9^ mag. alla 13,7^ mag. (V) grazie all'outburst.
Dal mese di ottobre 2010 iniziò una lenta diminuzione osservata fino a maggio 2011.
Poi dall'autunno 2011 fino ad aprile 2013 si è verificato un altro sensibile aumento di luminosità
che, a quanto sembra, è tutt'ora in auge.
Dalle curve di luce spettroscopiche ottenute nel corso dell'outburs si è dedotto che la stella
V2493 aveva assunto il tipico andamento della classe di stelle variabili del tipo FUors.
E' questa una classe di stelle variabili molto poco diffusa e tutte le stelle appartenenti a questa
classe condividono uno spettro FG da supergiganti durante le esplosioni, associazione a nebulose
a riflessione, appartenenza a regioni di forte formazione stellare.
Contemporaneamente con l'aumento di luminosità gli indici di colore sono cambiati in modo
significativo e la stella è diventata sensibilmente più blu.
Durante l'outburst la V2493 Cyg è aumentata di luminosità circa cento volte e questo ha reso
visibile una parte della nebulosa oscura intorno alla stella, cosa ancora oggi visibile.
E' chiaro che si sta assistendo in questi anni, osservando la stella variabile V2493, a qualcosa di
veramente particolare quanto unico, che riguarda i primi stadi evolutivi di una stella: dunque
un'occasione da non perdere.
Cari saluti,
Danilo Pivato