zerlina ha scritto:
Cita:
Collegandomi a quello che dice ghiso, se tu non puoi conoscere nulla di quello che per te non e' ancora successo (t1>t0), potrebbe esistere un osservatore per cui invece quel dato evento, che e' nel tuo futuro e' invece gia' successo. Questo porta a dedurre che forse sia il futuro che il presente ed il passato in realta' esistano e siano gli stessi da sempre.

Ecco che rientro in crisi! Non si era detto l'esatto contrario? E cioè che essendo io stessa l'osservatore più vicino, nessuno può vedere qualcosa che accade a me prima di me? In base a cosa potrebbe esistere un osservatore che vede il mio futuro?
Esistono eventi che sono in relazione tra loro e dei quali esiste una successione temporale univoca, che vale per qualsiasi osservatore (nessuno vedra' un effetto prima della sua causa). Esistono pero' altri eventi che non sono in relazione tra loro (altrove) per i quali differenti osservatori potrebbero non concordare.
Ritorniamo a quelle che erano le fette inclinate del filone di pane, Tutto cio che e' su una fetta lo consideriamo contemporaneo per quel particolare osservatore, nelle sue condizioni di moto. Se la fetta e' estesa all'intero universo ci saranno zone della fetta che si renderanno visibili all'osservatore tra miliardi di anni (il tempo necessario per il viaggio della luce) ma questo non rientra nel nostro discorso.
Se l'osservatore e' molto lontano piccole variazioni dell'inclinazione della fetta comporteranno grandi variazioni e quindi potrebbe capitare che se lui e' fermo nella sua fetta ci siamo noi in questo momento.
Poi prende il tram e la sua fetta ruota e su di essa non ci siamo piu' noi ma gli antichi romani.
Questo mi fa ritenere che in realta' la struttura del filone di pane sia data e ciascun osservatore ne percorre un piccolo tratto.
Questo comporta che il nostro destino e' gia scritto da qualche parte....
Ma forse scrivo solo stupidaggini