1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: martedì 21 gennaio 2014, 8:47 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
Messaggi: 14851
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
In teoria infatti è proprio così, però questo vale nell'ipotesi che il software individui esattamente la posizione una stella che si trova a cavallo di più pixel, cosa che non è scontata quando si lavora a livello di subpixel, tutto qui. Allineando la camera si lavora con una variabile in meno: l'efficacia dell'algoritmo utilizzato dal software per la misurazione della posizione; quindi qualcuno potrà incontrare problemi e qualcun'altro no.

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MessaggioInviato: martedì 21 gennaio 2014, 9:14 
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Iscritto il: martedì 17 ottobre 2006, 11:15
Messaggi: 1766
Località: Aielli (Aq)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
andreaconsole ha scritto:
In teoria infatti è proprio così, però questo vale nell'ipotesi che il software individui esattamente la posizione una stella che si trova a cavallo di più pixel, cosa che non è scontata quando si lavora a livello di subpixel, tutto qui. Allineando la camera si lavora con una variabile in meno: l'efficacia dell'algoritmo utilizzato dal software per la misurazione della posizione; quindi qualcuno potrà incontrare problemi e qualcun'altro no.

Sì, questo mi è chiaro, giusto. Però stando così le cose mi chiedo come posso essere sicuro di aver allineato la camera con gli assi in modo così preciso, parliamo di subpixel anche in questo caso chiaramente.

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"Viviamo troppo poco per divenire professionisti in qualcosa!" (Calvero - Charlie Chaplin, Luci della Ribalta)
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MessaggioInviato: martedì 21 gennaio 2014, 9:44 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16961
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
La rotazione della camera di guida è a mio avviso TOTALMENTE ininfluente.
Infatti la rilevazione a sub pixel della posizione del centroide non è influenzata dalla rotazione. Il software calcola per i vari pixel l'intensità luminosa della stella e da qui estrapola la sua posizione teorica all'interno del pixel in una matrice che il software crea. Se la posizione nell'angolo in basso a destra è conseguenza di un posizionamento errato o meno della camera al software non gli interessa assolutamente.
In fase di calibrazione viene rilevato che lo spostamento di una stella per tot secondi in un verso comporta il suo spostamento di X pixel l'ungo l'asse X e di y pixel lungo l'asse Y. Da ciò con semplici formule trigonometriche si elabora lo spostamento per unità di tempo lungo i vari assi.
Il software a questo punto sa che se la stella si è spostata dal centro in un altro punto deve dare un impulso di tot millisecondi su un asse e di totaltri millisecondi su un altro asse.
Punto.
Poi alla guida se questo spostamento è dovuto a un errato inseguimento in AR, decl o altro non gliene frega niente. Questa corregge e basta.
Fate questa prova. Provate a guidare con la camera perfettamente allineata sull'asse di AR dopo aver fatto la corretta calibrazione
Poi riprovate a guidare sulla stessa stella dopo aver ruotato la camera di guida di 90° e avere ovviamente fatto la corretta calibrazione.
Trovate differenza?
Io non ce l'ho mai trovata!
Anzi. per essere sinceri non ho mai controllato se la camera era ruotata nel verso "corretto" :)

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MessaggioInviato: martedì 21 gennaio 2014, 9:48 
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Iscritto il: martedì 17 ottobre 2006, 11:15
Messaggi: 1766
Località: Aielli (Aq)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Renzo ha scritto:
La rotazione della camera di guida è a mio avviso TOTALMENTE ininfluente.
Infatti la rilevazione a sub pixel della posizione del centroide non è influenzata dalla rotazione. Il software calcola per i vari pixel l'intensità luminosa della stella e da qui estrapola la sua posizione teorica all'interno del pixel in una matrice che il software crea. Se la posizione nell'angolo in basso a destra è conseguenza di un posizionamento errato o meno della camera al software non gli interessa assolutamente.
In fase di calibrazione viene rilevato che lo spostamento di una stella per tot secondi in un verso comporta il suo spostamento di X pixel l'ungo l'asse X e di y pixel lungo l'asse Y. Da ciò con semplici formule trigonometriche si elabora lo spostamento per unità di tempo lungo i vari assi.
Il software a questo punto sa che se la stella si è spostata dal centro in un altro punto deve dare un impulso di tot millisecondi su un asse e di totaltri millisecondi su un altro asse.
Punto.
Poi alla guida se questo spostamento è dovuto a un errato inseguimento in AR, decl o altro non gliene frega niente. Questa corregge e basta.
Fate questa prova. Provate a guidare con la camera perfettamente allineata sull'asse di AR dopo aver fatto la corretta calibrazione
Poi riprovate a guidare sulla stessa stella dopo aver ruotato la camera di guida di 90° e avere ovviamente fatto la corretta calibrazione.
Trovate differenza?
Io non ce l'ho mai trovata!
Anzi. per essere sinceri non ho mai controllato se la camera era ruotata nel verso "corretto" :)

"A naso" anche io ho sempre supposto tutto ciò!

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MessaggioInviato: martedì 21 gennaio 2014, 10:07 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 17:06
Messaggi: 4146
Località: Siracusa
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
E pensate anche che quando si lavora con un AO il software deve calcolare su due riferimenti differenti, ovvero gli assi del vetro rifrattivo e quelli della montatura che possono (anzi non lo sono mai) perfettamente allineati! Nonostante ciò la rotazione della camera di guida per la ricerca della stella guida e quindi lo sfasamento dei due riferimenti non influisce minimante con precisione della guida.

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Diego Barucco
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MessaggioInviato: martedì 21 gennaio 2014, 11:47 
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Iscritto il: mercoledì 15 febbraio 2006, 14:40
Messaggi: 1542
Località: Udine
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Torno alla domanda iniziale.
Senza ombra di dubbio guida fuori asse e camera di guida sensibile, soprattutto se usi un telescopio con lo specchio suscettibile di microspostamenti come lo Sc.

Tuttavia, rispetto alla camera con sensore di guida accoppiato, aumentano i problemi perché comunque l'Oag, a meno che non si tratti - come ti hanno giustamente detto - di un prodotto di elevata qualità, introduce nuove problematiche e il suo utilizzo non è poi così semplice.

In fin dei conti e salvo rare occasioni, ccd con doppio sensore e Oag con sensore di guida esterno si equivalgono.
Provo a fare un pro e contro di Oag e doppio sensore chiedendo soccorso anche ai più esperti:

PRO OAG:
1 - Possibilità di utilizzare un sensore molto sensibile (Lodestar)
2 - Possibilità di centrare più agevolmente la stella guida a patto che si tratti di una costruzione molto accurata tale da consentire lievi spostamenti del prisma o dello specchio della Oag senza grosse conseguenze.
Contro OAG:
1 - Treno ottico più lungo e complesso
2 - Maggiore presenza di cavi (quelli della camera di guida)


Pro doppio sensore:
1 - Perfetta integrazione con il sistema di ripresa
2 - Messa a fuoco univoca (nel senso che se usi filtri non parfocali, non sei costretto a rifare la messa a fuoco sul sensore di guida)

Contro:
1- Maggiore rigidità del sistema rispetto alla necessità di trovare una stella guida adatta
2 - Quasi inutilizzabile se usi filtri in banda molto stretta (H Alpha)

Spero di averti fornito qualche spunto utile.
Mandi
Alex

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MessaggioInviato: martedì 21 gennaio 2014, 13:16 
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Messaggi: 7738
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helixnebula ha scritto:
...visti i limiti del doppio sensore della mia ST8-XME mi sto documentando su una possibile evoluzione che può essere appunto la guida fuori asse o un secondo tele di guida per il C9.25.

Un telescopio in parallelo con un ottica di ripresa così pesante e dagli specchi mobili come la tua a parer mio è da escludere. Una guida fuori asse avrebbe un qualche senso se non disponessi già di una camera a doppio sensore. Se proprio non riesci ad ottenere pose ben guidate credo che l'unico investimento serio sia un'ottica adattiva (anche se io punterei in alternativa ad una riduzione della focale).

Ah, concordo anche io con Ivaldo, la rotazione della camera non influenza la precisione della guida.
:D


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MessaggioInviato: martedì 21 gennaio 2014, 18:47 
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Messaggi: 3503
Località: Riccione
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
vedo che è venuto fuori un bel discorso..bene bene..almeno questo!Qua è più di un mese che non si vede un giorno di sole e una notte stellata.

Ivaldo Cervini ha scritto:
Un telescopio in parallelo con un ottica di ripresa così pesante e dagli specchi mobili come la tua a parer mio è da escludere. Una guida fuori asse avrebbe un qualche senso se non disponessi già di una camera a doppio sensore. Se proprio non riesci ad ottenere pose ben guidate credo che l'unico investimento serio sia un'ottica adattiva (anche se io punterei in alternativa ad una riduzione della focale).
Ah, concordo anche io con Ivaldo, la rotazione della camera non influenza la precisione della guida.
:D

La ST8-XME è ancora una bomba,probabilmente più sensibile di molti CCD odierni,l'unico vero difetto che gli si può imputare è,come detto da Alex nei Contro:
1- Maggiore rigidità del sistema rispetto alla necessità di trovare una stella guida adatta
2 - Quasi inutilizzabile se usi filtri in banda molto stretta (H Alpha)

Ci sono oggetti che non posso riprendere perché non si trovano stelle di guida decenti.E' questo è un fatto.
In aggiunta ,visto il luogo fortemente inquinato, sono costretto ad usare un filtro LPR ma se voglio riprendere i colori già è difficile nel blu senza(ci vuole una stella di max mag10 a f6/3),figuriamo con; è finita.
Con la guida fuori asse avrei il filtro del colore in meno e forse più flessibilità nel trovare una stella,anche penso cambi poco perché ruoto il tutto è forse la trovo.

Se non avessi chiesto mi sarei buttato su un tele di guida vista la libertà di ricerca della stella adatta,ma visto che siete tutti contrari visti le maggiori difficoltà,come possibilità di flessioni etc…ci devo riflettere bene.
Grazie a tutti dell'aiuto!

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MessaggioInviato: martedì 21 gennaio 2014, 19:01 
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Iscritto il: martedì 25 luglio 2006, 19:58
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Renzo ha scritto:
Fate questa prova. Provate a guidare con la camera perfettamente allineata sull'asse di AR dopo aver fatto la corretta calibrazione
Poi riprovate a guidare sulla stessa stella dopo aver ruotato la camera di guida di 90° e avere ovviamente fatto la corretta calibrazione.
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Ciao Renzo
concordo con quello che hai detto perché parli di rotazione di 90°.
Ma se ruoto di 45°?per spostarmi di un pixel in AR ,sia in un senso che nell'altro, devo attivare tutti e 2 i motori.Non che cambi il risultato ma questo potrebbe dare problemi di guida se ovviamente non sono stati compensati i backlash.
Però se uno ha una montatura perfetta in tutte le condizioni puoi fare come vuole. :D
ciao ciao

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MessaggioInviato: martedì 21 gennaio 2014, 19:08 
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Io per esempio, utilizzando un AO la quale ha bisogno di stelle di una certa luminsoità per funzionare a dovere perchè la camera di guida deve lavorare con esposizioni al di sotto del secondo, ho sostituito la guida fuori asse in dotazione con una lbastro Proxima che permette di ruotare in modo indipendente sia la camera di guida che la CCD. Questa guida fuori asse è davvero di ottima costruzione e robustezza....certo anche il costo è notevole...
In ogni caso aspiro ad una situazione più automatizzata tipo rotatore di campo ma il treno ottico è già affolato quindi opterò in futuro per una soluzione di tipo Gemini, fuocheggiatore con rotatore incorporato...
Credo che se devi lavorare ad alte focali in guida fuori asse è condicio sine qua non che tu possa ruotare il campo alla ricerca di una stella guida, in un modo o nell'altro!

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