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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Scienza, conoscenza e ignoranza
MessaggioInviato: mercoledì 15 gennaio 2014, 8:49 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
Messaggi: 10632
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
molti scienziati hanno fatto scienza ed epistemologia in un tutt'uno :)
il confine fra filosofia e cazzeggio è labilissimo alle nostre latitudini, infatti come scrivevo nel primo post tendo ad evitare di parlare di argomenti filosofici/scientifici e ormai politici: è un problema di età, conosco i miei limiti e cerco di limitare i miei interventi "seri" agli argomenti su cui posso dire qualcosa (nessuno :mrgreen:).

però non è solo un problema non banale il metodo, è una questione di prospettive, di modo di guardare alle cose.
tanto per fare un esempio, un conto è credere che i modelli "dicano" la realtà, un conto è dire che i modelli sono tutto quello che possiamo dire della realtà, un conto è dire che i modelli sono utili e basta (nessun contenuto di realtà, mera strumentalità: "i conti tornano, le cose funzionano, non importa cosa e come"), un conto è dire che si i modelli contano ma non bastano e ci sono altri strumenti complementari, un conto dier che i modelli sono solo una delle descrizioni possibili e variamente utili della realtà... etc

sono un po' cotto...( suonato fino a tardi, molto faticoso dopo una giornata di lavoro e con una giornata di lavoro davanti :) ) non sono sicuro di aver fatto un intervento sensato...

se trovo un po' di tempo magari posto qualche suggerimento bibliografico (e, purtroppo l'articolo non sono riuscito a leggerlo)

_________________
dovrete espellere anche me


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 Oggetto del messaggio: Re: Scienza, conoscenza e ignoranza
MessaggioInviato: mercoledì 15 gennaio 2014, 12:10 
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Iscritto il: martedì 30 agosto 2011, 11:20
Messaggi: 66
Località: Pozzuolo Martesana
Tipo di Astrofilo: Visualista
Io temo che stiamo uscendo dal tema del thread, ma provo a chiarire quello che ho scritto nel mio post precedente, che forse era un po' contorto.

Il 'metodo' scientifico che io riconosco come tale è costituito da una serie di passi ragionati, spiegati e riproducibili che spiegano (o negano) un determinato fenomeno.
Questo metodo prescinde dalle conoscenze che lo scienziato ha in quel momento, perché permette di avventurarsi in terreni sconosciuti aspettandosi un certo risultato, ma sapendo che tale risultato può non avverarsi.

Immaginate lo stupore dello scienziato che, convinto che la velocità di caduta fosse dipendente dal peso dell'oggetto, vide cadere la piuma e il piombo alla stessa velocità.

Come si capisce, quindi, il metodo è solo lo strumento di progressione nello studio, i risultati dello studio sono quelli che fanno discutere, studiare, inventare nuovi modi per verificare le discussioni e gli studi. Ogni passo va verificato e controllato, o negato. L'uso di induzione o deduzione dipende dal risultato ottenuto e dalla possibilità di variare le azioni per verificarne i risultati.

Lo scienziato di cui sopra, quando ha visto che piombo e piuma negavano le sue convinzioni, si sarà messo lì a studiare come e perché ciò avveniva, fino a capire che la sua tesi era giusta solo in certe condizioni, mentre in altre non lo era più. Aveva fatto un passo avanti nella comprensione del mondo, e si era accorto che era diverso da come lo immaginava prima.

E' chiaro che lo scienziato ha un limite, dettato dal suo cervello e quindi ad un certo punto si fermerà, conscio di non aver esaurito tutte le possibili varianti, alcune delle quali potrebbero addirittura rovesciare le evidenze a lui note.

Lo scienziato si fa una camomilla, se ne va a letto e si dice che se non ci riuscirà lui, ci riuscirà qualcun altro :D

Il risultato qual'è? Quello di avere studiato in modo chiaro ed accessibile a tutti, un fenomeno. Di averlo reso replicabile e prevedibile e quindi di aver alzato il livello di conoscenza dell'uomo. Domani la teoria viene sovvertita? Ottimo! Significa che qualcuno ha usato questa conoscenza come punto di partenza per andare oltre.

La filosofia è bellissima, ma come dice yourockets è una china pericolosissima :D

_________________
Dobson GSO 10'' f/5
Oculari: Super Plossl 25 mm GSO - NED 5 mm


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 Oggetto del messaggio: Re: Scienza, conoscenza e ignoranza
MessaggioInviato: giovedì 16 gennaio 2014, 0:26 
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Iscritto il: domenica 8 maggio 2011, 20:54
Messaggi: 15821
Località: (Bs)
tuvok ha scritto:
... per fortuna molti scienziati del passato e del presente, hanno "fatto" scienza (magari pur ignorando completamente la discussione sul metodo ;) )


Ok.
Aspetta un attimo, però. Forse si tratta di intendersi sui termini.
Parlare del metodo vuol dire anche chiedersi se il mezzo d'indagine adottato è adeguato e se la procedura è corretta.
Discutere il metodo vuol dire analizzare criticamente gli strumenti che si stanno utilizzando. Tutti gli strumenti, perché no? Il microscopio, il telescopio, o qualsiasi altra diavoleria, ma anche i propri sensi, il proprio cervello, le proprie conoscenze, il software usato, il modello ipotizzato, ecc.
In definitiva, chi esegue l'indagine sceglie il mezzo in linea con una predeterminata strategia.
Non credo che sia opzionale avere la coscienza precisa di questa strategia.
E non mi sembra che sia una questione filosofica ;) :D ...
Fermarsi e chiedersi dove si stia andando, ogni tanto, può essere necessario, soprattutto quando i risultati non sono così limpidi, chiari ed evidenti.
Quando, nel bel mezzo della nebbia, c'è più rumore che segnale, il rischio di introdurre artefatti diventa insidiosamente elevato ...

_________________
Costanzo
"Una cosa ho imparato nella mia lunga vita: che tutta la nostra scienza è primitiva e infantile
eppure è la cosa più preziosa che abbiamo" (A. Einstein).


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 Oggetto del messaggio: Re: Scienza, conoscenza e ignoranza
MessaggioInviato: giovedì 16 gennaio 2014, 8:15 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:41
Messaggi: 23667
ippogrifo ha scritto:
Fermarsi e chiedersi dove si stia andando, ogni tanto, può essere necessario, soprattutto quando i risultati non sono così limpidi, chiari ed evidenti....


certo, sono perfettamente d'accordo.
è che avevo l'impressione che la piega che si stava prendendo è che fosse importante solo quello ;)

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qa'plà!
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