Credo che questo oggetto non sia mai approdato in questo forum, in effetti è abbastanza peculiare e poco noto negli ambienti astrofili.
Si tratta del resto gassoso della Nova Persei del 1901:
GK PerseiDevo dire che non me lo aspettavo così ostico!! Ho investito tre serate che potevano anche essere meno se non fosse stato per le condizioni meteo delle prime due (umidità, velature...) e poichè l'oggetto è molto delicato la scarsa traspenza ha inciso non poco nell'estrarre segnale sufficiente, oltre alle numerose interruzioni per passaggi di nuvole più consistenti. La terza serata però è stata decisivia, grande trasparenza ma un pò meno stabilità.
Anche per questa volta glissiamo dalle planetarie a oggetti un pò diversi ma simili. Trovare resti di novae è abbastanza raro e personalmente a me serve per un confronto didattico con i resti gassosi delle planetarie... certamente confrontabili rispetto ai resti di supernova, sotto il profilo delle dinamiche di ionizzazione.
I resti di novae sono rari perchè evanescenti e di breve durata (poche decine o centinaia di anni) per cui bisogna cercare novae non troppo giovani (perchè i resti potrebbero essere fuori dalla capacità risolutiva dei nostri strumenti) ne troppo anziane (e quindi ormai al limite della luminosità superficiale), oltre al fatto che non tutte le novae producono un resto visibile.
La GK Persei però è un caso abbastanza noto e accessibile.
Era mia intenzione riprenderla con la mia solita sequenza di filtri per indagare le proprietà di emissione e la loro distribuzione.
Nella mia immagine si vede come l'NII è più evidente all'esterno rispetto all'Ha che invece è più omogeneo e più simile in intensità con NII solo all'interno anche se i due canali morfologicamente (distribuzione dei gas) sono sovrapponibili. La presenza di una ionizzazione stratificata è indice del fatto che oltre all'emissione dovuta all'effetto cataclismico ci deve essere attualmente una sorgente che provoca l'emissione di Ha fino al limite in cui poi prevale NII.
Il canale OIII (una debolissima traccia) forse è dovuto proprio all'oggetto compatto (nana bianca) responsabile della nova e forse la sua emissione è in gran parte offuscata da un inviluppo comune di polveri o più provabile, che la nana sia molto vecchia e per cui con un potere ionizzante piuttosto limitato.
Ok, a inizio primavera mi aspetta la nova herculis del 1934!
