Una delle zone più interessanti da analizzare di questa ampia area del cielo che comprende
le due ben note nebulose diffuse: Nord America (NGC 7000) e Pellicano (IC5067/70), è
certamente la parte più interna della cosiddetta regione "Gulf of Mexico".
E' un'area formata da dense nubi oscure che sono le propagini più orientali della sacca
oscura chiamata LDN 935. Questa nebulosa oscura in realtà nasconde ai nostri occhi una
regione ricchissima di stelle giovani (YSO = Young Stellar Object) in formazione, insieme
a 35 Herbig-Haro Object (HH) e 41 Emission Line Stars .
Nel corso della stesura della mappa, curiosando tra cataloghi e atlanti, ho trovato
l'inaspettata presenza di due ammassi galattici, oltre a quelli più conosciuti (NGC 6997 e
Collinder 428 del primo ammasso galattico è stata riportata una sintetica classificazione
di magnitudini "b" e "v" delle stelle più luminose), appartenenti all'area della nebulosa
Nord America.
Da quanto ho potuto appurare la scoperta effettiva di questi ammassi stellari è piuttosto
recente, fatta a seguito della profonda survey del Two Micron All Sky Survey (2MASS).
Gli ammassi si chiamano: [BDB2003] G085.25-00.02 e JCMTSF J205414.0+445408 e si trovano a
pochi primi l'uno dall'altro nella parte nord-ovest della nebulosa Nord America.
Il primo ammasso stellare è iscritto nel catalogo Bica+Dutra+Barbuy del 2003, un catalogo
infrarosso di ammassi stellari presenti nella nostra galassia. Ovviamente questo ammasso
non è semplice da fotografare, né tanto meno da ossevare visualmente, essendo molto
debole, situato in una zona ad alta densità nebulare vicinissimo alla regione HII B3 2051+445.
Il secondo ammasso invece ha diverse connotazioni.
Quella riportata di JCMTSF è una combinazione tra la rassegna survey del JCMT = James
Clerk Maxwell Telescope e la SCUBA Fundamental (SF). I numeri che seguono sono le
coordinate AR e Dec dell'oggetto. Lo SCUBA è una rassegna submillimetrica eseguita nelle
frequenza radio di 850 e 450 micricron.
Anche questo ammasso è riportato nella survey elencata precedentemente del [BDB2003] però
con la sigla G085.41+00.00. La magnitudine (J) delle stelle infrarosse di quet'ultimo
ammasso oscillano tra la 16.1^ e la 22.0^ e ne sono state individuate circa una trentina
in poco più di circa 40" (secondi!) d'arco.
Sarebbe interessante provare a fare foto nell'infrarosso vicino per vedere se si riescono entrambi
a fotografare.
Tutto questo e altro ancora è possibile scovarlo nella mappa dell'immagine:
http://www.danilopivato.com/tabulae_coe ... mm_ha.htmlCari saluti,
Danilo Pivato