X6o ha scritto:
Secondo la teoria del Big Bang e dell'universo in espansione non è lo spazio che viaggia più veloce della luce...semplicemente perché si forma nuovo spazio, non si sposta...
In pratica si, è come se ogni punto dello spazio si allargasse. Ovviamente è difficile da descrivere perché dal punto di vista fisico non si allarga nulla (non è che gli oggetti diventano più grandi). Cosa più importante, che spesso non viene capita, è che dato che ogni punto si espande, la velocità di espansione da noi percepita aumenta con la distanza. La legge di Hubble v=H*d (v=velocità, H=costante di Hubble, d=distnaza) stabilisce una relazione lineare tra velocità e la distanza che ci separa da questo oggetto. Questa legge dovrebbe essere valida per ogni punto del nostro universo, dato che ogni punto può essere interpretato come il centro di espansione.
Esistono probabilmente dunque oggetti abbastanza distanti da noi (al di fuori della sfera di HUbble) che si muovono a velocità maggiori di quelle della luce e che non vedremo mai ma la relatività generale non è violata, visto che è lo spazio che si sposta sotto di loro.
Per finire le forze gravitazionali sono "più forti" dell'espansione, per cui noi non ci stiamo allontanando dal nostro sole e, su scala più grande, Andromeda "colliderà" contro la nostra galassia tra qualche miliardo di anni. Oggetti molto più distanti da noi non subiscono gli effetti gravitazionali del nostro gruppo locale, per cui su questi oggetti possiamo osservare il caratteristico redshift dovuto alla loro velocità di allontamento da noi.
Fabios ha scritto:
Li' accanto si dice che a seconda della curvatura dell'accelerazione, l'eta' dovrebbe risultare diversa, vedi che la data di nascita e' diversa, nei 4 casi. Con l'energia oscura, arretra.
Non chiedermi di piu' perche' qui iniziano le mie domande.
Ora capisco che intendi

E' un effetto strettamente legato alla legge di Hubble sopra elencata. Poniamo di trovarci in un universo in espansione a velocità costante. La legge di Hubble ci dice che la velocità di espansione è proporzionale alla distanza, quindi semplicemente dividendo la distanza da noi di un oggeto per la sua velocità troveremmo l'età dell'universo, che è quanto ci ha messo ad andare dal punto del Big Bang al punto un cui è ora (questo ultimo periodo che ho scritto è orribile dal punto di vista fisico, l'ho scritto solo per tentare di dare una spiegzione intuitiva). Se invece l'universo decelera vuol dire che prima l'esapnsione era maggiore. Quindi questo universo per arrivare alla stessa grandezza, come è indicato nel grafico, ci metterebbe meno tempo, per cui sarebbe più giovane. Il ragionamento inverso vale in un universo in accelerazione.
Secondo le nostre toerie attuali il nostro universo è in accelerazione anche se molto debole.
Spero di essere stato chiaro! Ho cercato di essere il più untuitivo possibile, cosa che spesso risulta in una mancanza di precisione scientifica per cui spero di non essere scannato.
N.B. io non ho ancora capito bene la domanda originale
