ciao a tutti,
ho la fortuna di passare le vacanze di Natale tra Brasile e Argentina e, ovviamente, non potevo evitare di portarmi dietro un po' di strumentazione.
Questo il setup da viaggio:
Telescopio rifrattore W.O. 80 mm doppietto fluorite. Montatura Alt-Az Vixen Porta Mount Oculari - Meade QX4000 36, Nagler 12, Celestron Ultima 7.5
Davvero comoda la Vixen Porta Mount. Smontandola (le brugole sono fornite e si attaccano in un apposito scomparto magneticamente) si riesce a farla stare in valigia senza problemi, con ancora i 3/4 di questa a disposizione. La testa sta in uno zainetto e pesa pochissimo. Tutto il telescopio smontato e gli oculari stanno nella loro valigetta, per cui l'intero setup è estremamente portabile, ideale per i viaggi in aereo.
Durante l'uso, non c'è nulla di più intuitivo: Alt-az, niente contrappesi, si muove a mano a frizione, più due viti per le regolazioni fini. Per meno di 250 euro, se volete qualcosa da portarvi appresso nei viaggi, non c'è di meglio.
Dopo i primi giorni, passati tra l'inquinamento luminoso di San Paolo, e gli acquazzoni tropicali di Guaruja (spiaggia a circa 60 km da S.Paolo), con un cielo generalmente coperto, sono finalmente arrivato in un posto buono per le osservazioni, Foz do Iguazù, al confine tra Brasile, Argentina e Paraguay, dove si trovano le note cascate. La zona è scarsamente popolata, non ci sono grandi città, e subito dopo il tramonto, compare subito un bel cielo nero.
Primo shock (beh, lo sapevo, ma comunque è uno shock) la costellazione di Orione rovesciata! Betelgeuse in basso e la spada *sopra* la cintura. Urca...comunque, si vede praticamente M42 a occhio nudo. O meglio, per chi ha una vista migliore della mia, si vede sicuramente. Metto il cercatore a puntino rosso sulla spada, e bam...M42 è in mezzo perfetto all'oculare da 12 al primo tentativo, il cielo è talmente scuro che è facile trovare le cose come su un programma di computer, mancano solo le scritte. M42 con l'80 mm da qui, si vede MEGLIO che da Milano con il C9...ho detto tutto...
Ovviamente, visto che non abbiamo fatto 10 mila chilometri solo per vedere M42, passo a qualcosa di esotico: Sirio->Canopus, scorro un po' a destra, e vedo a occhio nudo una specie di nuvola. E lei o non è lei ? Certo che è lei, la Grande Nube di Magellano!! Punto il telescopio in mezzo, e nel campo del Meade da 36mm, quindi attorno a 15x, c'è quasi tutta, con la nebulosa Tarantola BEN visibile su un lato. E' proprio una nube di stelle, molto più fitte (per fare un paragone) della zona del Cigno, ma singolarmente meno luminose. Alzo l'ingrandimento e punto sulla Tarantola e anche qui spettacolo, sempre tenendo conto che ho solo 8cm di apertura, nessun problema a distinguerla bene, anche con qualche accenno di struttura interna.
Mi sposto ancora verso destra, e senza neanche stare a puntare troppo precisamente, mi trovo davanti ad un globulare che sembra un fanale, tanto è luminoso: si tratta ovviamente di 47 Tucanae, il secondo globulare in ordine d'importanza, subito dopo Omega Centauri. Questo batte M13 alla grande, molto luminoso e denso, si vede tranquillamente anche a occhio nudo, al telescopio è uno spettacolo. Subito di fianco, la Piccola Nube di Magellano, molto simile alla grande, anche questa molto bella e fitta.
Verso mezzanotte e mezza, finalmente comincia a comparire la Croce del Sud. Un Cigno in miniatura...difficile non pensare ai navigatori dell'epoca di Magellano che videro questi oggetti per la prima volta, dando nomi marinareschi alle costellazioni, Sestante, Telescopio, Bussola, Vela, Carena... Punto su Mimosa, la stella Beta della Croce, quella più in basso, e nel campo del Meade da 36 compare vicino la meraviglia delle meraviglie: lo Scrigno dei Gioielli, o Jewel Box! Un triangolo con varie stelle di magnitudini diverse, una specie di Pleiadi in miniatura, ma con una forma più regolare, e molto affascinante per la sua piccolezza. Al contrario delle Pleiadi, che sono belle soprattutto a bassi ingrandimenti, questo è sempre bello, sia che lo guardi assieme a Mimosa, sia se ingrandisci e lo metti al centro dell'attenzione. Sicuramente l'oggetto che mi ha più colpito.
Dalla Croce del Sud, alzo l'elevazione, e si entra in una zona davvero spettacolare: in piena via Lattea, in un mare di piccole stelle fitte, incontro il bellissimo ammasso aperto NGC3532, mi ricorda il doppio del Perseo, per la bellezza dei colori, ma singolo. E poco più su, c'è un'altra meraviglia: la Keyhole o Eta Carinae, l'"M42 del Sud", con l'80 mm si distingue chiaramente la nebulosità, con una larga zona centrale buia, che può effettivamente ricordare il buco della serratura. Un po' decentrata, ma sempre all'interno della nebulosità, la stella Eta, unica luminosa e decisamente gialla. Non saprei dire se Eta Carinae sia più bella di M42, molti sostengono di sì, forse la dovrei vedere con un po' di centimetri in più per dare un giudizio, ma sicuramente è uno degli oggetti più belli del cielo. Quello che aumenta la spettacolarità, è che è immersa in una zona molto densa di stelle, più o meno come la zona del Cigno, e il cielo scuro la fa risaltare benissimo, nonostante era piuttosto bassa come elevazione.
Proseguendo in alto, incontro l'altro ammasso NGC3114, bello anche questo. Eta Carinae, affiancata in alto e in basso da questi due ammassi e il tutto immerso in un mare di stelline puntiformi, forma un tris di grande bellezza. Purtroppo non me la sento di tirare più tardi per vedere comodamente Omega Centauri, spero di farlo nelle prossime sere, magari dall'Argentina, dove la latitudine più meridionale dovrebbe renderlo più agevole.
Spero di avervi fatto un po' partecipi della serata osservativa dai cieli del Sud, una fatica arrivarci, ma ne vale la pena: l'emozione di vedere queste meraviglie che a noi "nordici" sono negate, è stata tanta.
ciao a tutti dal Sud America,
_________________ Umberto Colapicchioni
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