dedo ha scritto:
Ce l'ho..ma con MOLTO meno campo..pensavo ad M33 ad esempio. Con 60 gradi di campo apparente dell'oculare mi è impossibile capire se è accettabile o meno una PU di 1,3 mm a 109 ingrandimenti semplicemente perchè non ho fondo cielo per contrastare l'oggetto.
Uhm, discorso complicato.
Io ho osservato le braccia di M33 sul mio dob 12" con un ES 6.7mm 82°, in condizioni in cui con focali più lunghe appariva solo una nebulosità diffusa (SQM ~21.0-21.1).
Il tutto è avvenuto casualmente, dato che andavo cercando dettagli in NGC 604, e mi ha stupito il fatto che l'ingrandimento maggiore (220x) sebbene non mi consentisse di avere nell'oculare l'intera galassia (non parliamo del fondo cielo!) ugualmente mi consentiva di scorgere la forma dei bracci principali.
Stiamo parlando di un diametro diverso e di un ingrandimento doppio, anche se a parità di oggetto e PU, e francamente non saprei quale dei due termini pesi di più. Di sicuro non era un problema di contrasto oggetto-sfondo, dato che nel campo dell'oculare mi entrava a malapena un braccio per volta.
Detto questo, credo che una discriminate netta sia la qualità del cielo. Con SQM 21.4 le braccia le distinguo bene anche col 24mm a 60x, a valori più bassi emergono solo pompando gli ingrandimenti.
Credo si tratti di portare la luminosità delle parti tenui della galassia al di sotto della soglia di percettibilità della retina, lasciando le braccia appena al di sopra. Questo comporta un ingrandimento diverso a seconda della luminosità di fondo cielo, e non può essere considerato un valore assoluto.