Ciao,
a parte dire che l'immagine è davvero ben fatta e con i giusti contrasti che fanno risaltare impeccabilmente tutti i dettagli presenti, vorrei sfatare il mito della "Hubble palette". Questa palette di colori non è stata "inventata" per rispettare in qualche maniera "scientifica" la realtà fisica delle cose od altro di simile, è stata piuttosto creata a tavolino per "impressionare" il più possibile chi la guarda. Quando Jeff Hester e Paul Scowen della State University of Arizona composero l'immagine dai dati dell'Hubble, lo fecero con un preciso scopo: fare cassa. In quel periodo si metteva in discussione tutta la vicenda Hubble, con la sua spesa esorbitante e tutti i problemi (vedasi errori di realizzazione dell'ottica ecc.) che aveva comportato, era necessario pubblicare qualcosa che desse chiaramente l'idea al pubblico di "grande massa" che solo con quello strumento era possibile "vedere" certe cose con tale chiarezza e risoluzione. Che ci crediate o no, i due presero come spunto il dipinto più famoso che esista: la Monna Lisa di Leonardo da Vinci. Il nostro genio aveva già empiricamente compreso che il nostro cervello "interpreta" la visione utilizzando dei parametri specifici basati anche sulla nostra evoluzione. Per la visione infatti, il nostro cervello, utilizza gli stimoli provenienti dall'apparato oculare e li interpreta utilizzando 6 diverse scale di contrasti. Nell'immagine dei pillars, i due autori sopracitati, ne hanno utilizzati ben 4, cosa molto rara, e li hanno scelti con cura per ottenere il massimo "effetto WOW". La scelta dei colori è la stessa che ha fatto, parecchio tempo prima, Leonardo. Il concetto è quello della visione del colore interpretato come profondità o, ancora meglio, distanza. Si sa che, a livello generale, il cielo è blu ed è la cosa più "lontana" mentre, via via ci si avvicina, le cose diventano verdi (i prati e le distese di alberi e vegetazione) mentre le pietre o gli oggetti "vicini" sono tendenzialmente associate a toni caldi dei rossi. Interpretando la distribuzione dei gas nella nebulosa, i nostri "amici" furbacchioni, hanno assegnato colori in modo tale che si avesse il massimo senso di profondità possibile con contrasti tali da suggerire incredibili livelli di dettaglio (bordi netti a cui siamo molto sensibili) impossibili da ottenere diversamente! Se credete che abbiano poi assegnato SII al rosso, HA al verde e OIII al blu, vi sbagliate. Ho la fortuna di avere in mio possesso il file PSD originale dell'immagine e, posso dirvi, che i colori sono stati ben "virati" per ottenere l'effetto "Gioconda" nonchè i contrasti tra le varie immagini "lineari" dei Fit originali, sono stati alterati notevolmente per ottenere quel bilanciamento. Altre immagini simili hanno avuto lo stesso trattamento e sono del tutto diverse come colori assegnati e rapporti di curve da quelli dei pillars e tra loro. In conclusione, non esiste una "Hubble palette" standard! In questo campo, fate come vi pare ma, se volete emulare la "resa" cromatica dei pillars, dovrete, caso per caso, utilizzare blend di colori diversi dai tre primari rgb altrimenti non otterrete mai lo stesso effetto! Scusate il papiro ma, spero, qualcuno ne sia interessato e, soprattutto, ispirato!
Ciao da JOE
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