Ciao Ivan, sono in perfetto accordo con te che il primo parametro da valutare nel visuale sia la massima apertura che posiamo permetterci. Tuttavia nel caso si debba scendere a compromessi lo schema ottico potrebbe diventare un requisito importante.
Per quanto riguarda il bisticciare desidero puntualizzare che non era, e non è, mia intenzione innescare nulla del genere. I diverbi non portano a niente, al contrario delle divergenze costruttive.
La lingua Italiana è spesso intrisa di molteplici sfumature che possono essere confuse se lette con superficiale velocità o interpretate in modo differente, se viene frainteso il soggetto. Nel caso specifico, la colorita affermazione "vaccate da osteria" (che personalmente non trovo assolutamente offensiva, bensì pittoresca) è stata evidentemente male interpretata.
Dal Dizionario della lingua Italiana Hoepli, "vaccata" viene letteralmente tradotta in un sinonimo più signorile; "sciocchezza". Tornando alla folkloristica frase incriminata, questa era palesemente associata all'errata
congettura basata sulla facilità di scollimazione dovuta al secondario iperbolico, e non rivolta verso la persona che ha scritto o riportato tali concetti.
Comunque se qualcuno ritiene che "Vaccate da osteria" sia una terminologia offensiva, allora mi scuso di cuore nuovamente, ma per coerenza non dovrebbe più: guardare la televisione, sentire la radio e per sicurezza leggere solo Famiglia Cristiana.
@Daisuke, mi dispiace averti dato l'impressione di assolutismo, e lungi da me indicarti come pressapochista (l'ho riletto più volte, ma proprio non lo vedo). Spero sinceramente che tu abbia capito la mia buona fede nel non voler offendere nessuno, te per primo. Questa volta cercherò di risponderti brevemente, evitando garbugli linguistici.
1) niente diagrammi di CCD inspector, mi bastano le immagini che mi regala l'acf
2) La caduta di luce potrebbe essere accettabile, anche se va contro la logica di un astrofilo che è sempre alla ricerca di come riuscire a vedere quel pelino in più. In fotografia è sicuramente più che consono il correttore interno a F/10 (se si accettano le limitazioni del backfocus), ma aggiungendo il suo riduttore di focale a 4 lenti, avrei uno strumento con più lenti nel suo percorso ottico che dentro un negozio di Salmoiraghi. Inoltre il backfocus nell' 8" si riduce drasticamente a 105mm (questo,
per me, non è accettabile, ma ad altri potrebbe andare benissimo così)
3) La collimazione dello strumento è semplice e fattibile come un comune sct. Sulle performance da collimazione non capisco il problema. Per come la vedo io collimare non è optional ma un requisito fondamentale e per questo motivo deve essere eseguita sempre al meglio delle possibilità. Uno strumento, anche leggermente scollimato, è mezzo zoppo e mezzo cieco, quindi perderà comunque in dettaglio e risoluzione, a prescindere dal tipo di schema ottico.
4) le griglie di ventilazione passiva servono a non rendere il tubo completamente sigillato, perché il correttore interno, oltre a correggere, fa anche da tappo. Comunque, alla lunga, di polvere ne raccoglieranno e mista alla guazza che potrebbe infiltrarsi, tali griglie forse potrebbero essere più un danno che un beneficio.
Ovviamente tutto questo non è "verità assoluta" (e ci mancherebbe, mica faccio il Prete

) ma è solo un ragionamento articolato su dati oggettivi.
Con questo chiudo la questione, mi sembra di aver espresso fin troppo ampiamente concetti e pensieri, scuse comprese
Marco