Mah, si leggono tante cose... anche che i Petzval non sarebbero adatti per l'osservazione solare perchè il doppietto posteriore si scalderebbe... Io per la verità uso proprio un Petzval, un Vixen NA120S, e non succede proprio nulla. Anche perchè le lenti alla fine sono... trasparenti

e poi il doppietto posteriore non è mica tanto vicino al fuoco, anzi è abbastanza lontano perchè è prima del fuocheggiatore. Ci sono da dire due cose. La prima è che se si usa il filtro Continuum, che è verde, il cromatismo sparisce, quindi non dà certo fastidio, però attenzione, questo non basta per far diventare un qualsiasi acromatico il rifrattore "perfetto" perchè lo sferocromatismo rimane ed anche le altre aberrazioni. L'ho constatato proprio di persona perchè ho montato inizialmente questo prisma su un rifrattore acromatico, un Orion 100/600. Questo è anche un degno strumento, però non va oltre a 75 ingrandimenti, poi l'immagine degrada. Invece col Vixen arrivo anche a 160 ingrandimenti. La differenza di diametro da sola non spiega la differenza di risoluzione. Invece la qualità dello strumento si.
Infine una nota sul backfocus. Il prisma di Herschel ha un percorso ottico interno maggiore di quello di un normale diagonale di pari misura, quindi è facile non riuscire ad andare a fuoco. Una mano la danno gli oculari Hyperion che si possono bloccare sul barilotto da 2" con il barilotto da 31,8 che rimande dentro al portaoculari senza che vada a sbattere nei filtri. Altrimenti va a fioco con oculari da 2" ma se si mette una riduzione quelli da 31,8 rimangono spesso troppo esterni. Però dipende dalla corsa che ha il fuocheggiatore.
Volendo però nel prisma Baader si può anche cambiare il portaoculari, perchè ha di bello il fatto di essere completamente modulare.
Ho fatto una misura approssimata or ora, la distanza che ha l'ultima lente del mio petzval dal piano focale sarà circa di 400 mm, su una focale totale di 800, quindi il doppietto posteriore è ben lontano dal fuoco.