1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: martedì 29 ottobre 2013, 0:05 
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Iscritto il: lunedì 10 ottobre 2011, 13:57
Messaggi: 267
luca93 ha scritto:
Ad esempio, come si comporterebbe l'antimateria di fronte a uno di questi mostri?
(...)

Perché mostri?
Si tratta di oggetti come tanti altri, solo che qualunque geodetica all'interno di essi rimane all'interno.
Nell'Universo ve n'è almeno uno, ossia l'Universo stesso.


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MessaggioInviato: martedì 29 ottobre 2013, 8:32 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
Messaggi: 10632
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
già :)

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dovrete espellere anche me


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MessaggioInviato: martedì 29 ottobre 2013, 21:47 
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Iscritto il: giovedì 7 ottobre 2010, 14:12
Messaggi: 2250
Località: Cecina (LI), Toscana
Tipo di Astrofilo: Visualista
GTBL ha scritto:
Perché mostri?
Si tratta di oggetti come tanti altri, solo che qualunque geodetica all'interno di essi rimane all'interno.
Nell'Universo ve n'è almeno uno, ossia l'Universo stesso.

E' un modo dire "fantasioso" per dire che è un oggetto sicuramente pericoloso (anzi mortale) e temuto dall'uomo se se lo trovasse davanti :wink:

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Fortunatamente, secondo la moderna astronomia, l'universo è finito: un pensiero consolante per chi, come me, non si ricorda mai dove ha lasciato le cose. Woody Allen


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MessaggioInviato: martedì 29 ottobre 2013, 22:59 
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Iscritto il: lunedì 1 maggio 2006, 16:52
Messaggi: 5512
Località: Savona
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Roberto Gorelli ha scritto:
GHISO983 ha scritto:
In teoria...
in pratica nessuno ha mai misurato se la carica gravitazionale dell'antimateria ha lo stesso segno di quella della materia.


L'antimateria ha massa per cui subisce come la materia la forza di gravitài

Cavoli me lo ero perso....
Guarda che c'è differenza (per ora solo concettuale) tra massa inerziale e massa gravitaionale.
Sappiamo che sicuramente la massa inerziale dell'antimateria è positiva, ma non sapppiamo se anche la massa gravitazionale (o carica gravitazionale) abbia lo stesso segno.
Si pensa di si, ma non c'è ancora nessuna misura sperimentale a riguardo, anche se ci sono vari esperimenti che ci stanno provando.

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Davide Ghiso
Meade Schmidt-Newton 6" (763mm F/5) - William Optics Zenithstar 66 ED - Eq6 skyscan Barlow 2x e 4x apo coma - Oculari meade superploss 26mm
Kellner 20 e 4 mm Ploss 10mm - Hiperion 8mm - Atik 383l+ monocromatic
filtri baader 36mm R,G,B,L,H-alpha - magzero mz_5 bn
Gruppo Astrofili Volontari Ingauni Albenga SV

Davide Ghiso
ma chi sarà mai questo Dario Fo!?


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MessaggioInviato: giovedì 31 ottobre 2013, 21:02 
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Iscritto il: mercoledì 21 febbraio 2007, 12:50
Messaggi: 4084
GHISO983 ha scritto:
Roberto Gorelli ha scritto:
GHISO983 ha scritto:
In teoria...
in pratica nessuno ha mai misurato se la carica gravitazionale dell'antimateria ha lo stesso segno di quella della materia.


L'antimateria ha massa per cui subisce come la materia la forza di gravitài

Cavoli me lo ero perso....
Guarda che c'è differenza (per ora solo concettuale) tra massa inerziale e massa gravitaionale.
Sappiamo che sicuramente la massa inerziale dell'antimateria è positiva, ma non sapppiamo se anche la massa gravitazionale (o carica gravitazionale) abbia lo stesso segno.
Si pensa di si, ma non c'è ancora nessuna misura sperimentale a riguardo, anche se ci sono vari esperimenti che ci stanno provando.


Ok, immaginiamo allora che la carica gravitazionale dell'antimateria sia opposta a quella della materia, come si dovrebbe comportare l'antimateria in presenza di materia? Facciamo un esempio pratico, si è visto che c'è un flusso di antimateria verso la Terra, se la sua carica gravitazionale fosse opposta a quella della materia, queste particelle di antimateria andrebbero verso la Terra o ne sarebbero respinte? O farebbero altro?
Ciao.
Roberto Gorelli


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MessaggioInviato: venerdì 1 novembre 2013, 19:19 
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Iscritto il: lunedì 1 maggio 2006, 16:52
Messaggi: 5512
Località: Savona
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Se l'antimateria avesse carica gravitazionale opposta sarebbe attratta dall'antimateria ma repsinta dalla materia!
ci sono ben 2 esperimenti che conosco che vogliono misurare questa cosa! :roll:
L'antimateria che arriva sulla terra ha mediamente energie di circa qualche MeV o più, a volte KeV.
facciamo che un positrone cada sulla terra con una energia di un MeV ovvero pari a 1,6x10^-13 Joule...
un positrone sottoposto ad un campo gravitazionale costante (perdonami non voglio fare calcoli) perde una energia pari a mgh... ovvero perde 9,1x10^-31 x 9,8 x 1000 pari a 8,9 x 10^-27 joule ogni chilometro.....
Va da se che per arrestarsi completamente dovebbe percorrere in tale campo la bellezza di 1,8x10^13 km....
qualcosa come 18 mila miliardi di km....
in un campo gravitazionale costante!!!!!!!!!!! (quello terrestre decresce col crescere dellla distanza....)
Questo per darti una idea di quanto la gravità non conti una fava in fisica nucleare...
Pensa con queste premesse come possa essere estremamente complicato effettuare qualsiasi misura di qualsiasi tipo.
Quando una qualsiasi perturbazione casuale, anche solo l'assorbimento di un fotone, possa fornire una quantità di energia ad una particella, molto maggiore di quella che guadagna cadendo per miglliaia di km! :|

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MessaggioInviato: mercoledì 6 novembre 2013, 1:32 
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Iscritto il: lunedì 10 ottobre 2011, 13:57
Messaggi: 267
luca93 ha scritto:
GTBL ha scritto:
Perché mostri?
Si tratta di oggetti come tanti altri, solo che qualunque geodetica all'interno di essi rimane all'interno.
Nell'Universo ve n'è almeno uno, ossia l'Universo stesso.

E' un modo dire "fantasioso" per dire che è un oggetto sicuramente pericoloso (anzi mortale) e temuto dall'uomo se se lo trovasse davanti :wink:

Perché?
L'ambiente di una pulsar non è più salubre di quello di un buco nero originato dal collasso di una stella. Anche una pulsar merita dunque, in un approccio antropocentrico, il titolo di mostro?
Inoltre, io avrei paura ad avvicinarmi troppo al Sole. E' forse un mostro, la nostra stella?
Credo che termini come "mostro" non dovrebbero avere cittadinanza in un forum di astronomia.

Premesso che queste considerazioni hanno carattere meramente accademico dal punto di vista anglosassone (lascio a GHISO spiegare cosa significa ciò), non è detto che gli effetti mareali nelle vicinanze di un buco nero (BH) siano davvero mortali. Lo sono certamente nel caso di un buco nero risultato del collasso di una stella, ossia di qualche massa solare. Nel caso di un BH al centro di una galassia, supermassiccio (milioni o anche miliardi di masse solari), l'attraversamento dell'orizzonte degli eventi potrebbe avvenire prima del raggiungimento di un livello delle forze mareali (leggasi "forze di squartamento") incompatibile con la sopravvivenza. Cosa poi accada una volta all'interno, non lo so. Noi, comunque, viviamo dentro un BH, cioè l'Universo; magari non siamo contenti del nostro mondo, ma viviamo.
Va comunque aggiunto che un BH al centro di una galassia ha parecchio appetito e, se è disponibile materiale vicino, se lo mangia. Il disco di accrescimento, costituito da materia che spiraleggia cadendo sul BH, sarebbe ambiente assai poco salubre. Uno magari non rischia la vita per effetti mareali, ma viene ucciso dalla radiazione altamente energetica dovuta al disco di accrescimento. Se desiderate vedere cosa accade se si attraversa l'orizzonte degli eventi di un siffatto BH supermassiccio, scegliete una galassia non attiva! Considerate però che non potrete nemmeno prima dell'ingresso dire molto agli amici rimasti a casa: ahimé, nel nostro riferimento, chi varca la soglia lo farà in un futuro lontanissimo! (anche se per lui sono pochi attimi)


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MessaggioInviato: mercoledì 6 novembre 2013, 9:53 
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Iscritto il: lunedì 1 maggio 2006, 16:52
Messaggi: 5512
Località: Savona
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Vabbè dai è un termine come un altro.
Ognuno può chiamarlo come vuole.
Non sapevo che le forze mareali di un buco nero decrescessero al crescere della dimensione.
p.s.
Io è meglio che non insegni a nessuno come esprimersi in maniera corretta. Non sono minimamente in grado.

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MessaggioInviato: mercoledì 6 novembre 2013, 14:10 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
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Beh, sicuramente c'è una cosa che sfugge ai buchi neri, gli errori d'ortografia! :lol:

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Ciò che non ha termine non ha figura alcunaLeonardo da Vinci


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MessaggioInviato: venerdì 8 novembre 2013, 13:17 
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Iscritto il: lunedì 10 ottobre 2011, 13:57
Messaggi: 267
Scusate, io intendevo una cosa diversa: lasciavo al nostro amico spiegare cosa significa alludere al fatto che si presentano "considerazioni di carattere meramente accademico dal punto di vista anglosassone". Sono esse considerazioni che, in realtà, sono speculazioni che lasciano il tempo che trovano!
Notare che un italiano (e ancor più nettamente un cinese) se parla di "considerazioni accademiche" sembra alludere ad una loro profondità e generalità. Un americano, se parla di "considerazioni accademiche", intende "speculazioni inutili, o quasi".
Ho usato il termine "accademico" essenzialmente perché, nel caso di un BH supermassiccio, i problemi relativi alle forze mareali sono solo gli ultimi che dovrebbe affrontare un ipotetico viaggiatore, essendo l'ambiente in genere assai poco salubre a causa del disco di accrescimento (a meno di non avere un BH a dieta). Le forze mareali potrebbero essere sotto controllo; il resto no.


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