Non ho mai capito come mai questo bellissimo soggetto sia molto raramente oggetto delle attenzione astrofotografiche di molti degli astrofotografi navigati e non, considerando che si tratta di uno degli oggetti di profondo cielo più brillanti! Nel mio sito posseggo solo una bella ripresa di Cristina, oltre alla mia molto più
modesta ottenuta anni fa con la vetusta webcam Vesta pro modificata per lunghe posa; all'epoca ne ero contentissimo del risultato....altri tempi!
Orami però era tempo che io la NGC 3242 ci reincontrassimo per un nuovo confronto, per cui vi propongo il risultato di questo incontro con l'ectoplasma gioviano di primavera:
NGC 3242Le condizioni non erano effettivamente ottimali, il problema è stato il seeing non eccellente ma neanche troppo schifido, minimamente accettabile. La planetaria è piuttosto bassa e non raggiunge mai altezze elevate per cui bisogna fare i conti con la turbolenza (specie in ambienti cittadini) e il minor tempo di permanenza nell'area di cielo dove si può giovare di un minore spessore dell'atmosfera.
Ora, quando si lavora su oggetti molto deboli è un vero casino ma quando si ha nell'obiettivo una fra le più brillanti nebulose di tutto il cielo...beh allora è una passeggiata!!
In questo caso possiamo giocare per tirare fuori enormi quantità di segnale con una manciata di secondi e quindi ridurre anche gli effetti deleteri del seeing e ritrovarsi fra le mani un'immagine dove si può abbondare di deconvoluzione!
Il tempo di posa scelto è stato di 120sec.
La ripresa tral'altro è stata ottenuta con un RC12" che non era però in condizioni ottimali, nonostante questo ho potuto verificare come i dettagli della planetaria, ed in particolare quelli della bolla più interna sono tutti reali. Il confronto con riprese effettuate con telescopi di più largo diametro è evidente.
La planetaria non mostra segni di stratificazione della ionizzazione...in sostanza è profondamente diversa da una M57 per intenderci, quindi le condizioni di irraggiamento sono molto diverse; la struttura nebulare è interamente fotoionizzata dalla stella centrale dalla radiazione ultravioletta. Qui gli elementi di medio-alto potenziale di ionizzazione come [OIII] la fanno da padroni e sovrastano in intensità sia l'Ha che l'[NII]...la nebulosa appare blu.
A ragion veduta la NGC 3242 è una planetara giovanissima e l'esplosione di questa intensa radiazione dall'astro centrale ha creato un vento stellare velocissimo e poco denso spinto soprattuto dalla pressione di radiazione che è andata a generare un'onda d'urto attraverso il gas e le polveri precedemente espulse da un vento più lento e denso.
Potete vedere benissimo questo incontro tra le due fasi nella bolla interna compatta e luminosa (hot-bubble) che sta travolgendo il guscio più esterno uniforme. In questo caso si vede come il guscio più esterno è uniforme, segno che è tutto "pieno" riempito da materiale stellare, mentre il guscio interno ha l'apparenza di una bolla vuota creata dal vento che lo sta scavando dall'interno.
Se volte altri ragguagli fate un salto direttamente alla scheda sul mio sito:
NGC 3242 scheda su PNebulae 