Sorriso ha scritto:
vedrai sempre qualcosina di più che vedendo ad occhio nudo, questo è sicuro. Ma quanto di più, è qui che casca l'asino, perché con qualsiasi telescopio che potrai avere (anche quello messo in orbita dalla nasa) dopo un po', ti sembrerà sempre poco, perché si cade in un abisso spaziale, dove ci si vuole spingere sempre oltre... - ioavevo acquistato un binocolone 20x, esperienza fantastica, ma dopo un po' ho sentito l'esigenza di arrivare a 100 x, ed ho acquistato un rifrattorino di 60 mm; esperienza fantastica anche questa; ma dopo un po' ho sentito l'esigenza di spingermi oltre, e adesso è in programma l'acquisto di un dobson 254 mm ... comunque, che siano 20, o 100, o 200 gli ingrandimenti, alla fine ti sembreranno sempre pochi, a causa dell'effetto domino: più scendi giù, e più vuoi scendere giù in profondità. certo è importante sapere cosa si puo' vedere con il tuo specifico rifrattore, per risponderti in base alla mia piccola e modesta esperienza di principiante, in astronomia, per avere serie soddisfazioni su pianeti quali giove e saturno (marte è un pianeta difficile - parimenti venere) ci vogliono telescopi con specchi abbastanza grossi per una osservazione seria dei pianeti, ciò non toglie che anche modesti telescopi possano offrirti piccole soddisfazioni: ma ti devi accontentare. Vedrai più di due bande su giove, sarà una soddisfazione per giove con il mio 60 intravedo a mala pena le due bande principali), vedrai distintamente l'anello di saturno e quando le condizioni lo permettono, vedrai anche la sua separazione di cassini (un bel saturno con questo telescopio) venere sempre ostrico a causa della sua densissima atmosfera) marte difficilissimo, comunque sempre per nulla spettacolare --- la luna ti sembrerà di atterrarci ... spettacolare -- un salutone
Sorriso,
il tuo discorso non fa una grinza e per di più io sono del tuo stesso parere. Non volevo e non voglio fare confronti tra rifrattori e riflettori, se per caso ci casco dentro è sempre e comunque alla leggera; su questo argomento non mi sono mai espresso seriamente: ognuno ha lo strumento che vuole, per farci quello che vuole; certo che per arrivare a questo stadio devi, quasi sempre, percorrere obbligatoriamente un percorso in ascesa, perché le tue specifiche esigenze emergono un po' per volta, e di conseguenza in ascesa è la scelta dei tele, fino a quando -si spera- arrivi quello definitivo.
Lasciamo a parte il discorso che da visualista ho scovato per caso quello che un astrofotografo (per l'immensità del mare di stelle in cui si trova quel piccolo asterismo) non riesce ad evidenziare, al tuo messaggio io ho risposto così, semplicemente perché lo condivido.
Con i miei più cari saluti.
P.S.
nello specifico, nessuno può sapere fin dove arrivi il proprio tele.