Beh Marco, che dire oramai ci hai viziati ad livello che è sempre elevatissimo,
tuttavia stavolta non voglio perdere neanche un secondo a farti i complimenti perché penso invece sia necessario fare una cosa più importante : evidenziare la filosofia, la mentalità che c'è dietro una foto del genere.....
oggi non abbiamo più (quasi) il cielo ma in compenso abbiamo delle potenzialità strumentali enormi (mi riferisco non solo a quelle ottiche e tecnologiche ma soprattutto a quelle informatiche, legate all'elaborazione) in grado letteralmente di ridisegnare il cielo....shell galattici, aloni gassosi (come nel caso della planetaria di Marco), ponti di materia, oppure semplicemente dettagli (anche di oggetti noti) che fino a qualche anno fa erano alla portata solamente di grandi strumenti professionali....
Non se Marco sapesse già dell'alone intorno alla ghost oppure si tratta di un viaggio, una esplorazione nello spazio profondo che ha deciso di regalarsi, poco conta (tuttavia mi piacerebbe saperlo lo stesso
E' fondamentale invece il fatto che con questa ripresa ha ampliato la nostra conoscenza dell'universo che ogni (o quasi) sera serena andiamo ad esplorare e per la quale abbiamo consacrato soldi e tempo...
In certi ambienti la fotografia astronomica cosiddetta estetica è snobbata in quanto ritenuto mero passatempo senza nessun ritorno scientifico.
Può essere anche così....d'altronde è hobby il cui scopo è anche il divertimento.
Mi immagino però la faccia di alcuni di quei signori quando per la prima volta hanno visto le immagini degli shell di Gabany, fino a chiedergli di collaborare (archeoastronomia).
La stessa che nel mio piccolo ho fatto io davanti all'immagine di Marco: non sapevo vi fosse un guscio intorno alla ghost.
Mi è cambiata la vita? Sicuramente no, tuttavia è aumentata la mia voglia di scavare ancora di più, in questo infinito che tanto ci attrae (per quanto il tempo, la strumentazione e le mie capacità, permetteranno).
Penso sia normale voler conoscere sempre meglio chi si ama e oggi almeno tecnologicamente mai come in passato siamo in grado di farlo.
Semmai la difficoltà sta nel sapere dove sparare, quale soggetto possa essere meritevole di tanto approfondimento.
E' un poco come fare i detective, dagli indizi individuare il potenziale sospettato e poi raccogliere il più possibile dati su di lui, nella speranza che non sia una falsa pista...
Grazie ancora Marco per questo ulteriore stimolo alla nostra passione...