Se non ricordo male, è la prima volta che intervengo in questo forum che seguo però attentamente da anni. Ma di fronte al dubbio tra un gioiello dell'ingegneria italiana nel campo astronomico ed un prodotto orientale, se pur di ottima fattura, non posso trattenermi dall'intervenire.
Non conoscendo la MC 200GE non posso esprimere un giudizio diretto su di essa ma posso dare dare il mio contributo alla discussione descrivendo la mia esperienza con la Linear che uso da ormai un paio di anni.
La mia scelta della Linear fu ispirata soprattutto dalla sua leggerezza e dalla facilità e velocità di montaggio oltre che, inutile negarlo, dal suo aspetto accattivante e indicatore di alta tecnologia. La pesantezza e la poca praticità della Losmandy G11 che possedevo limitava di molto le mie uscite da astrofilo itinerante e le rendeva alquanto faticose e quindi sempre meno frequenti (purtroppo sono più vicino ai 70 anni che ai 60!).
Con la Linear, riacquistato il piacere dell'astrofotografia dal punto di vista della praticità, l'ho riacquistato anche dal punto di vista dei risultati ottenuti, facili e ripetitivi (piacere che mi è sempre mancato con la G11 e anche di più con la EQ6 che avevo prima di essa).
Da quando uso la Linear ho completamente dimenticato i problemi di backlash e di errore periodico (oltre ai mal di schiena provocati dalla G11). Inizialmente l'ho usata con telescopi "corti e medi" (Takahashi FSQ106ED, Epsilon 160 e TOA130) e i testimoni dell'abituale ed eccezionale andamento dei grafici di PHD li imputavano alla corta focale. Finché non l'ho usata per riprendere M27 con un C11Edge a F10 con esposizioni di 10 minuti guidate di 10 mnuti con OAG a 2800 mm di focale. Il grafico di PHD ha mostrato lo stesso andamento e le stelle dell'immagine erano perfettamente rotonde. Durante l'elaborazione mi è venuta un'idea insana, ho sommato le 14 immagini calibrate ma senza alcuna altra elaborazione né, tantomeno, allineamento. Ebbene il risultato della somma è stato strabiliante: non c'era praticamente alcuna differenza con la somma delle immagini allineate (che potete vedere sul mio sito
http://www.astroghiri.it ). Quale prova allego un crop molto ingrandito dell'immagine ottenuta. Poiché la CCD usata è una ATIK11000C a colori, la trama che si vede è dovuta ai filtri colorati dello schema di Bayer ed è una prova di quanto affermo. Per gli scettici ho i FIT originali disponibili. In pratica, se avessi ripreso una singola immagine di 2 ore e 20 minuti, il risultato in termini di rotondità delle stelle, a prescindere da problemi di saturazione, sarebbe stato lo stesso!
A quel punto ho deciso che la Linear sarebbe stata la mia montatura definitiva.
Questa decisione è stata ancor di più rinforzata quando ho avuto il piacere di conoscere il proprietario della Avalon che ha mostrato da subito una passione, una competenza e una disponibilità rara. E sono questi fattori che, lasciatelo dire ad un noioso ma vecchio saggio, devono essere predominanti nella scelta di componenti critici per il nostro hobby come la montatura per astrofotografia. La possibilità di parlare direttamente con il progettista e costruttore per qualsiasi problema e trovare dall'altra parte la massima disponibilità, è, per dirla all'americana, "invaluable".
Per riassumere:
- Leggerezza e praticità d'uso, specialmente con il cannocchiale polare Losmandy, opzionale.
- Estrema precisione e affidabilità.
- Assistenza incredibile.
fanno di questa montatura, a parità di prezzo (anzi al 15% di meno dell'alternativa) una scelta più che sicura.
Mauro