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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: dopo meade ETX70
MessaggioInviato: mercoledì 11 settembre 2013, 12:04 
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Iscritto il: lunedì 15 luglio 2013, 8:18
Messaggi: 30
ciao a tutti,
sono in procinto di acquistare un nuovo tele visto ch'e' scoppiata la passione.

Ora posseggo un Meade ETX70 con go to (che praticmente non utilizzo quasi mai)
Barlow x2
Ploss 25
ploss 6,3

Devo dire che mi sono meravigliato delle performance di tale tele anche se piccolino.
Ho visto luna con barlow x2 e 6,3 e un bel saturno proprio nitido.
Ovviamente gli ingrandimenti non sono enormi pero' sono rimasto molto contento

Ora voglio passare a diametro piu' grande per (ditemi se sbaglio) avere molti piu' ingrandimenti e vedere un po il deep e altri pieneti e costellazioni

Sto guardando un dobson 203/1200 collassabile

Pero' chiedo a voi, io vorrei avere la stessa qualita' visiva (o migliore) rispetto al mio meade ETX70 a lenti.

Che dite mi devo indirizzare su un altro tipo di tele tipo dobsoniano newto o rimanere sul le lenti?
scusate la mia poca attitudine ai termini ma sono neofita :-)

sto andando sull'usato pensavo intorno ai 300 350 euro

grazie a tuttiiiiiii


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 Oggetto del messaggio: Re: dopo meade ETX70
MessaggioInviato: mercoledì 11 settembre 2013, 13:58 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Le lenti a parità di resa costano molto di più degli specchi. Quindi con il tuo budget le lascerei perdere e mi indirizzerei su un Dobson.

_________________
Ciò che non ha termine non ha figura alcunaLeonardo da Vinci


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 Oggetto del messaggio: Re: dopo meade ETX70
MessaggioInviato: mercoledì 11 settembre 2013, 20:14 
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Iscritto il: venerdì 21 dicembre 2007, 13:49
Messaggi: 4574
Località: Roma / Amelia (TR)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ho un dobson 250 (non molto diverso da un 200) ed un etx70, dal punto di vista delle prestazioni sia sul planetario sia (soprattutto) sul deep sky non è possibile paragonare i due strumenti. L'etx è uno strumento grazioso, comodo da portarsi appresso nel suo zainetto, con un cielo buio è valido per i campi larghi, ma paragonato al dobson è come guardare il cielo ad occhio nudo. :mrgreen:

_________________
Ci sedemmo dalla parte del torto, visto che tutti gli altri posti erano occupati.

Dobson GSO 10" con Telrad - Celestron CPC800 - Meade ETX-70
Panoptic 24mm - FF 19 mm - Hyperion zoom 8-24 mm - Genuine Ortho 5mm - Barlow Televue 2X - Astronomik OIII
Zwo ASI 120 MC


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 Oggetto del messaggio: Re: dopo meade ETX70
MessaggioInviato: mercoledì 11 settembre 2013, 20:40 
Tranquillo... l'Etx70 con la sua focale cortissima ha un cromatismo davvero marcato... in pratica qualsiasi telescopio sceglierai sarà migliore dell'Etx sul planetario... :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: dopo meade ETX70
MessaggioInviato: giovedì 12 settembre 2013, 9:38 
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Iscritto il: lunedì 15 luglio 2013, 8:18
Messaggi: 30
Davvero? c'e' cosi' tanta differenza?
Non immagino cosa vedro' allora :-)

Cromatismo ho letto un po in giro , mami spiegate un po meglio cos'e' e cosa puo' significare in ordine di differenza per esempio tra il mio etx e il dobson?


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 Oggetto del messaggio: Re: dopo meade ETX70
MessaggioInviato: giovedì 12 settembre 2013, 9:56 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Il cromatismo, o aberrazione cromatica, è una caratteristica delle lenti, causata dal fatto che il vetro ha un indice di rifrazione che è diverso a seconda della lunghezza d'onda della luce. Questo significa che il rosso ed il blu (per fare un esempio) non vengono messi a fuoco nello stesso punto. Per ovviare a questo inconveniente sono nati gli obbiettivi "acromatici" (come l'ETX70), fatti con due lenti di vetro diverso che fanno sì che per due lunghezze d'onda diverse il "fuoco" cada nello stesso punto. Però non basta, un residuo di aberrazione cromatica si vede ancora (soprattutto se l'obbiettivo ha una corta focale), allora sono stati creati gli obbiettivi apocromatici, costruiti con tre lenti di materiale diverso che hanno un identico punto di messa a fuoco per tre lunghezze d'onda diverse. Naturalmente questa non è una trattazione esaustiva dell'argomento. Si capisce che gli obbiettivi apocromatici sono molto più costosi dei semplici acromatici.
Per gli strumenti a riflessione l'aberrazione cromatica non c'è, perchè la luce viene riflessa sempre con lo stesso angolo, indipendentemente dalla sua lunghezza d'onda.

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Ciò che non ha termine non ha figura alcunaLeonardo da Vinci


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 Oggetto del messaggio: Re: dopo meade ETX70
MessaggioInviato: giovedì 12 settembre 2013, 10:53 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 16149
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
Per spiegarlo con le immagini, ad esempio questo è un Saturno affetto da un discreto cromatismo [immagine 1], mentre in questo quasi non c'è ne [immagine 2], come puoi vedere il primo è "annegato" nel blu/violetto (spettro secondario) è questo alone, come già spiegato da Fabio, è appunto dovuto al fatto che gran parte della componente blu e rossa non sono perfettamente a fuoco a differenza della componente giallo/verde.



Fonte immagini: http://dc99.4shared.com/doc/cPk8Atb2/preview.html

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Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


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 Oggetto del messaggio: Re: dopo meade ETX70
MessaggioInviato: giovedì 12 settembre 2013, 12:56 
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Iscritto il: sabato 15 ottobre 2011, 7:19
Messaggi: 277
Tipo di Astrofilo: Visualista
Al tempo. Fermo restando che a parità di budget uno schema Newton in montatura Dobson è quello che ti permette di "vedere di più a meno", non dimenticare però che tu allo stato proverresti da un maneggevolissimo "giocarello" che se non erro veniva addirittura venduto con un suo zainetto dedicato, in cui stava tutto.

Un bel Dobson da 20 cm usato ti schiude due mondi: uno di osservazioni... ed uno di problemi.

Intanto: da dove osserveresti? Hai un'ampia terrazza - o una condominiale è a livello - tale che senza dover fare rampe di scale abbracciato a trenta chili minimo di trappolone usciresti a livello sotto un cielo libero?

Dovresti nella maggior parte dei casi recarti con l'auto da qualche parte?
Ad esempio, se si, nonostante richiedano un po' più di occhio nella collimazione, sarebbe da preferire un Dobson collassabile di quelli che fa Skywatcher, come questo:

http://www.teleskop-express.de/shop/pro ... eskop.html

Non so se vi siano produzioni affini di altre marche. M ail genere entro i 200-250 mm di apertura si presta a stare su uno dei posti posteriori di qualunque vettura non sia una spyder o una fun-car come la Mini, con un foglio da 2 cm di gommapiuma attorno e la cintura di sicurezza allacciata (si! E' un ottimo sistema).

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INQUINAMENTO LUMINOSO - http://www.LAZIOSTELLATO.org, il Coordinamento per la riduzione/prevenzione dell'IL ed il risparmio energetico nel Lazio, invita a farci segnalazioni di impianti che si sospetta essere fuori norma, in modo che possano essere obiettivamente vagliati confrontandoli col disposto della L. 23/2000, e se difformi, costretti ad un virtuoso adeguamento come prevede la Legge.


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 Oggetto del messaggio: Re: dopo meade ETX70
MessaggioInviato: giovedì 12 settembre 2013, 13:51 
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Iscritto il: lunedì 15 luglio 2013, 8:18
Messaggi: 30
Ragazzi siete stati super esaustivi.

Per FABIO: ma le lenti 2 o tre sono incollate fra di loro giusto? Infatti smontando il mio etx mi pare che la lente sia composta da due lenti.

Per VALERIO : perche' dici ci vuole un po piu' d'okkio per la collimazione?

Bellisimo questo collassabile quasi quasi.....

ANGELO: grazie per le foto

Perche' dite che etx essendo molto corto ha tanto cromatismo? cosa cambia se fosse piu' lungo?
Ora e' 350 se fosse 700 per esempio a parita' di diametro?

Si inizialmente osserverei dai balconi abbastanza ampi che ho a casa.
Ho visto che le dimensioni del tele collassabile non sonno poi' cosi' enormi o sbaglio?


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 Oggetto del messaggio: Re: dopo meade ETX70
MessaggioInviato: giovedì 12 settembre 2013, 15:27 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Gli obbiettivi acromatici, composti da due lenti possono essere sia con le lenti incollate tra di loro come con le lenti spaziate in aria e non incollate. Lo stesso dicasi per i tripletti apocromatici. E' una questione di progetto. Una volta si preferiva incollare le lenti per avere meno superfici di separazione aria-vetro, oggigiorno, che sono a disposizione i trattamenti antiriflesso multipli, si può progettare il doppietto o il tripletto con le lenti spaziate in aria. Naturalmente in questo caso lo spazio che intercorre tra le lenti è calcolato nel progetto ottico e non può essere modificato.
Un parametro importante nei telescopi e nei rifrattori è il rapporto focale "f", dato dal rappoto tra la focale ed il diametro della lente frontale. Normalmente i rifrattori acromatici con rapporti focali bassi (f=5 ad esempio) hanno più aberrazione cromatica dei rifrattori con rapporto più grande (f=10 ad esempio). Nell'esempio i primi sono lunghi la metà dei secondi, ed hanno una luminosità (per la fotografia soltanto) maggiore che i secondi. Il rapporto focale "f" viene riportato sugli obbiettivi fotografici in funzione del diaframma. Un obbiettivo con f=4 ha il doppio della luminosità di un obbiettivo f=5,6. Questo è vero per la fotografia, per l'osservazione visuale invece contano gli ingrandimenti (che si calcolano dividendo la focale dell'obbiettivo per quella dell'oculare).

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