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Autore Messaggio
MessaggioInviato: venerdì 22 aprile 2011, 18:11 
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Iscritto il: venerdì 27 giugno 2008, 19:01
Messaggi: 391
Località: Crespina - PI
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Forse non mi sono spiegato bene.
Ci riprovo. I denti di una filettatura metrica sono triangolari con angolo al vertice di 60° (quindi i fianchi del filetto sono inclinati di 30°). Per le corone elicoidali-viti senza fine esistono quattro tipi diversi di vite, aventi differenti profili la cui geometria è definita nella norma DIN 3975. Solo nel tipo ZA la vite ha i fianchi rettilinei in una sezione assiale. Gli angoli di pressione però sono di solito da 15° o 20°. E non 30° come sarebbe in una ruota-vite tagliata con un "creatore" maschio per filettature metriche.

Anche se in applicazioni modeste questa differenza potrebbe essere trascurabile, c'è da considerare che porta a forze di reazione/attrito sulla vite, più importanti e quindi prestazioni assai peggiori.

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Leonardo Priami
Astrograph 300 mm f/3.8 Wynne corrected, Tak FSQ106, Celestron EdgeHD 11", AP1200 GTO, Losmandy G-11, Vixen GPD2, Apogee U16M, Apogee F9, Basler ACE A1300/Atik/Filtri Baader Dielectric - http://www.lpriami.altervista.org
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MessaggioInviato: sabato 23 aprile 2011, 15:56 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Questo è vero. Non mi metto certo ora a smontare la mia montatura, ma da quello che si vede nelle foto e quello che ho visto ad occhio le montature tipo la EQ5 e la EQ6 hanno corone e viti senza fine molto simili come intaglio a quello delle viti con passo metrico. Di sicuro non hanno il fianco piatto. Naturalmente il metodo descritto consente di fare la corona con il profilo che si vuole, si deve usare invece di un normale maschio un creatore tornito con il profilo desiderato. La cosa più difficile è trovare l'acciaio da utensili temperabile. Ad esempio qui a Firenze una volta c'era chi vendeva a pezzi l'acciaio al wolframio autotemprante (tra l'altro è costosissimo, comprarne una barra intera costa come tutta la montatura), ma ora da anni purtroppo non c'è più, a causa del fatto che gli artigiani sono spariti e questi materiali non sono da hobbistica.

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Ciò che non ha termine non ha figura alcunaLeonardo da Vinci


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MessaggioInviato: lunedì 19 agosto 2013, 13:21 
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Iscritto il: lunedì 26 dicembre 2011, 10:44
Messaggi: 88
Tipo di Astrofilo: Visualista
Scusate se riprendo una discussione datata ma, siccome avrei bisogno di una corona dentata con relativa vite senza fine chiedevo:- ma, già belle e pronte non ci sono a prezzi abbordabili? Io ho guardato ma non ne trovo se non a prezzi stratosferici.


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MessaggioInviato: martedì 20 agosto 2013, 6:54 
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Iscritto il: martedì 10 maggio 2011, 17:22
Messaggi: 24
sia le corone dentate che le viti senza fine che le cremagliere hanno un profilo ad evolvente di circonferenza pe ragioni di tipo dinamico (contatto senza strisciamento fra i denti in presa). Poichè l'evolvente di circonferenza è difficile da realizzare si approssima con utensili dal profilo di spirale di archimede. La ruota dentata da te realizzata avrà i denti con profilo triangolare a 60° poichè è quello della filettatura metrica. Ora, se chi produce le ruote dentate le si complica la vita realizzandole con un profilo correttoun perchè ci sarà...
Comunque questa metodologia di lavorazione delle ruote dentate è già sfruttata nelle dentatrici a "creatore", in cui però la ruota non è libera ma ruota di pochi gradi per volta poichè quel movimento corrisponde alla velocità di avanzamento della lavorazione.
Con questo non sto criticando il tuo tentativo, sia ben chiaro! Se nessuno avesse sperimetato metodi e tecnologie nuove saremmo ancora al medioevo andando in giro sui cavalli....
Questo post era solo una precisazione che tenevo a fare poichè io ho avuto la possibilità di studiare e realizzare queste lavorazioni ma molte persone non hanno idea di quanti modi esistano per realizzare una ruota dentata...


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MessaggioInviato: lunedì 26 agosto 2013, 16:12 
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Iscritto il: mercoledì 13 febbraio 2008, 18:58
Messaggi: 210
Mi pare che la difficoltà di costruire delle coppie viti/corone per uso astronomico sia stata fortemente sottovalutata.

La mia esperienza di autocostruttore di due montature mi dice che le parti più difficili da realizzare sono proprio le corone e le viti senza fine. Ho fatto tagliare le mie viti/corone da ditte specializzate nella costruzione di ingranaggi, ciononostante questi ingranaggi hanno ancora dei fastidiosi difetti residui che vengono evidenziati in astrofotografia, specie se si usano lunghe focali.

Può darsi (ma non ho mai provato) che una coppia vite/corona realizzata con il semplice sistema descritto in questo thread possa andar bene per uso visuale e muovendo gli ingranaggi manualmente, ma certamente non funzionarà con un moto siderale fornito da motore, che per definizione deve essere continuo ed uniforme, e che male si sposa con il passo incostante della vite/corona costruita, inevitabilmente, in modo approssimativo.
In queste condizioni, il GOTO non funzionerà bene, e, per quanto riguarda l'astrofotografia, è meglio dimenticarsela.

Tutti i costruttori delle montature più blasonate si scontrano con il PE (errore periodico) che è dovuto proprio alle inevitabili imprecisioni nella costruzione della coppia vite/corona. Se non sono capaci di costruirle bene loro (Byers, Paramount, Astrophisics ecc.), come ci si può illudere di fare di meglio usando un tornietto, una vite come creatore ed un cuscinetto su cui far ruotare l'ingranaggio? Le dentatrici sono macchine molto complesse e costose, impiegano utensili creatori costruiti con tolleranze micrometriche dal costo di centinaia o migliaia di euro, oltre a disporre di divisori di precisione perfettamente sincronizzati con la rotazione del creatore stesso. Ma nemmeno queste riescono a produrre ingranaggi con il grado di precisione necessario per impieghi astronomici, per cui, quando c'è, si impiega il PEC per minimizzarne gli errori.

Condivido poi quanto detto da Mspedy e da Leonardo Priami i quali, evidentemene, conoscono il problema meglio degli altri.
Faccio infine notare a Fabio Bocci che il primo dente della corona coincide con l'ultimo SOLAMENTE nel caso in cui la lunghezza della circonferenza primitiva sia un MULTIPLO ESATTO del passo del dente. In tutti gli altri casi l'ultimo dente sarà una specie di aborto.

Per concludere: è bello sperimentare anche in questo campo, ma è meglio non farsi eccessive illusioni.

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Antonio Zanardo


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MessaggioInviato: lunedì 26 agosto 2013, 16:25 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
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Non credere che l'ultimo dente venga male, perchè quel sistema funziona in modo progressivo, per tante passate successive. Quindi alla fine il passo si aggiusta da solo sulla circonferenza, è come una godronatura. Naturalmente le corone vengono spesso con qualche dente in più o in meno! Ma è lo scotto che si deve pagare per fare una corona in casa. E' chiaro che se si vuole una precisione come quella di una 10Micron bisogna comprarsi... una 10Micron... Costa di sicuro di meno! Io sono sempre stato della opinione che l'autocostruzione debba servire solo per fare cose che non si trovano in commercio, oppure per pura soddisfazione personale. La montatura che uso l'ho comprata, non costruita con le mie mani.

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MessaggioInviato: martedì 27 agosto 2013, 17:45 
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Iscritto il: mercoledì 13 febbraio 2008, 18:58
Messaggi: 210
fabio_bocci ha scritto:
Non credere che l'ultimo dente venga male, perchè quel sistema funziona in modo progressivo, per tante passate successive. Quindi alla fine il passo si aggiusta da solo sulla circonferenza


La matematica non è un'opinione. Se non c'è corrispondenza perfetta fra il passo che si intende usare e la lunghezza della circonferenza nella quale si intagliano i denti, è inevitabile che, o l'ultimo dente viene incompleto o più grosso del previsto, oppure, se per puro caso l'ultimo riesce bene, tutti i denti, o una parte di essi, non hanno il passo previsto.
Tertium non datur.

Esempio:diametro ruota 150
circonferenza 471.2388980385
passo denti 1.75 (M12)
Numero denti 269.2793703077

In numero di denti non è intero: ne otterresti 269+un moncherino.
Ma se uno si accontenta di una gengiva al posto del dente, o di tutti i denti cariati, allora va bene tutto.

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Antonio Zanardo


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MessaggioInviato: martedì 27 agosto 2013, 18:26 
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Certo che è come dici tu, va fatto il calcolo dei denti prima. Però i denti non si intagliano come con una macchina utensile, ma si scavano progressivamente con la madrevite che gira. Quindi all'inizio il diametro della corona è maggiore perchè non è intagliata ed è facile che venga una traccia iniziale con uno o due denti in più. Quindi non è semplicissimo farla con questo sistema. Ma ripeto, non è un sistema professionale per fare le corone dentate, solo un sistema artigianale che usa macchine semplici, quindi ci si deve accontentare. A volte potrebbe essere la corona di un sistema micrometrico che si gira a mano, per cui il numero esatto dei denti e la qualità della dentatura non hanno troppa importanza. Per fare una godronatura si calcola prima il numero dei dentini? No di certo, si fa e si sta a vedere quanti ne viene.

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MessaggioInviato: martedì 27 agosto 2013, 18:33 
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Quoto Antonio Zanardo (Georges Henriot docet).

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"Una cosa ho imparato nella mia lunga vita: che tutta la nostra scienza è primitiva e infantile
eppure è la cosa più preziosa che abbiamo" (A. Einstein).


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MessaggioInviato: martedì 27 agosto 2013, 19:43 
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Ippogrifo,

grazie dell'"endorsement", ma credo che non valga la pena di continuare la discussione. Se qualcuno non ha capito il problema finora, non lo capirà mai.
Ma se c'è qualcuno che vuole cimentarsi nella costruzione di un "ingranaggio casereccio" e si accinge a costruirselo come fosse una godronatura, dovrà accettare quello che ne esce.
Dente più, dente meno, moncherino più o meno, contento lui... ma non si venga a dire che ha costruito qualcosa che possa essere definito "ingranaggio".

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Antonio Zanardo


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