Sono circa le 20 quando Angelo/Astrocurioso ed io arriviamo presso il rifugio le Cese di Forca Canapine. Decidiamo di scaricare la strumentazione prima di mangiare un boccone al rifugio in modo da averla completamente in temperatura ad inizio osservazioni, previsto per le 22.30. Arrivati sul posto notiamo una notevole schiera di astro fotografi e, più avanti l'area dei (pochi) visualisti, caratterizzata dalla presenza del mastodontico binodobson da 60 cm

di Andrea Boldrini. Decidiamo di appostare la strumentazione nelle vicinanze del colosso, confidando nella possibilità di poter buttare un occhio negli oculari.
Durante la cena proviamo a fare una classifica degli oggetti potenzialmente più interessanti che avremmo voluto osservare semmai avessimo avuto l'opportunità di dare un'occhiata attraverso il bino. Già, però tutto avremmo immaginato meno che la serata sarebbe stata consumata interamente negli oculari del colosso, lasciando praticamente inutilizzati i nostri strumenti!
La cosa incredibile infatti è stato il numero degli oggetti che siamo riusciti ad osservare. Alla fine della serata, dopo quasi 6 ore di osservazioni, abbiamo totalizzato una trentina di oggetti, nonostante fossimo mediamente sempre almeno 4 o 5 persone a osservare. Al contrario di quanto si possa immaginare infatti, il super tele ha un sistema di puntamento e di inseguimento davvero efficace. Questo consente di utilizzarlo con relativa facilità, permettendo serate osservative assai proficue.
Impressionante poi la stabilità della montatura: l'immagine a qualsiasi ingrandimento è risultata sempre ferma, in totale assenza di vibrazioni.
Di seguito vi voglio riportare una descrizione degli oggetti più interessanti osservati durante la serata:
M17: osservata in due tempi, la prima quando ancora non era del tutto terminato il crepuscolo (22.10): WOOOWWWW un cigno immenso si staglia su un cielo nero pece. Sono ben visibili intorno alla base del "Cigno" una serie di filamenti di gas che, formando una sorta di semicerchio, sembrano quasi voler raffigurare lo specchio d'acqua dove il Cigno sta nuotando, magnifico... la visione binoculare poi dona un'incredibile senso di profondità all'immagine. A tal riguardo provo a chiudere un occhio per sperimentare la differenza... Ebbene c'è un abisso! Eppure sto sempre osservando in monoculare con un 60 cm! Farò questo esperimento con la totalità degli oggetti visti nella serata e l'esito sarà sempre lo stesso. La visione binoculare non è che aiuta, STRAVOLGE la visione, migliorandola drasticamente, e donando all'immagine un incredibile tridimensionalità e dettaglio.
M20: Sarebbe simile a una bella foto in bianco e nero.... se non fosse così tridimensionale e viva! E' meravigliosa!
Complesso Velo EST-Velo OVEST-Triangolo di Pickering: qui è da impazzire, imbarazzante! Questo è forse l'oggetto che rende maggiormente merito alla potenza del bino: è infinita, con una quantità di particolari inimmaginabile, una ragnatela di propaggini di gas che si staccano dal fondo cielo con un effetto di tridimensionalità allucinante!
La quantità, e soprattutto la definizione dei dettagli visibili, supera di gran lunga la maggior parte delle fotografie che mi è capitato di vedere. Per disegnarla occorrerebbero delle ore. Incredibile.
NGC6888 CRESCENT: Uno dei miei oggetti preferiti. Oggetto non semplice in tele di medio diametro, dove mostra l'intera area periferica solo in presenza di cieli molto bui. Agli oculari del bino è emozionante, sembra un cuore disegnato nel cielo. Delicatissimi i filamenti di gas che, partendo dalla stella centrale, culminano nel perimetro della nebulosa.
M57: Uno spettacolare anello di fumo! In certi momenti, in distolta, mi appare la stella centrale, ma è davvero debole. La cosa più incredibile però è stato poter percepire, sulll'estremo bordo della nebulosa, il colore: rosso mattone.... Adesso qualcuno contesterà che è impossibile vedere il colore degli oggetti celesti in visuale. Eppure il colore del bordo, nella sua parte più esterna, io l'ho visto chiaramente!
NGC891: Oggetto tipicamente difficile, ma non per il bino, in cui taglia tutto il campo dell'oculare mostrando il rigonfiamento nella regione nucleare e la fascia di polveri che la attraversa, tagliandola in maniera pressoché simmetrica. Attaverso la visione binoculare sembra quasi di poterla toccare....
NGC6946 FIREWORKS: Questa galassia è stata una vera sorpresa. Mostrava distintamente facilmente l'aspetto spiraliforme, magnifica.
QUINTETTO DI STEPHAN: La prima volta che lo osservo. Che dire... le cinque galassie sono lì, senza alcuna difficoltà.
M33: Finalmente l'ho vista come ho sempre desiderato! Uno degli oggetti più "infami" del cielo si è dovuto arrendere alla potenza del bino dobson. La visione è fotografica, spirali chiaramente visibili in visione diretta, si vedono anche diverse regioni H II dislocate lungo i bracci e, più esternamente, la NGC 604. Qui il miglioramento conferito dalla visione binoculare è senza parole. Laddove le spirali con la visione monoculare si vedono sbiadite, poco definite, con due occhi diventano nette e tridimensionali.
M13 - M15: Fantastici e risolti fino al nucleo. Anche qui l'effetto binoculare risulta determinante.
Tra gli altri oggetti osservati ricordo inoltre:
M8, M16, M31, NGC7331, M74, Blinking, Saturn, Pacman, Helix, NGC7789, Doppio ammasso Perseo, M51, tutti chiaramente altamente spettacolari.
Voglio concludere ringraziando Andrea per la sua disponibilità, la sua passione e soprattutto la sua pazienza. Pensate che ero l'unico con distanza interpupillare anomala, ed ogni volta, al mio turno, era necessario modificare le configurazione degli oculari e le relative messe a fuoco...... e Andrea ha insistito che lo facessi ad ogni turno in modo che potessi godere al massimo della visione offerta dal bino... non ho parole per la sua disponibilità!
Sinceramente non avrei mai potuto immaginare che un giorno avrei avuto l'opportunità di osservare attraverso un tele di simile potenza. Sarà una di quelle serate che mi ricorderò per tutta la vita...
Grazie Andrea!
Ruggero