E’ sempre una scelta di compromesso che porta l’astrofilo moderno ad occuparsi di sistemi binari o multipli.
Quando per la prima volta si accosta l’occhio al telescopio lo si fa alla ricerca di esotiche bellezze, galassie lontane o pianeti luminosi come Giove e Saturno, ricchi di dettagli e capaci di stupire chiunque non abbia dimestichezza con l’altra “metà del paesaggio”.
Leggendo le sempiterne domande poste dai giovani astrofili (“giovani” come esperienza astronomica e non necessariamente come dato anagrafico) non capita mai o quasi di imbattersi in una innata curiosità verso gli astri variabili, i sistemi multipli, o i corpi minori del sistema solare. Paradossalmente nemmeno si incontrano tante curiosità legate alla nostra stella, il Sole, che pure per dimensioni non dovrebbe certo essere seconda nemmeno alla dolce Luna.
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Tendenzialmente è l’esperienza che porta l’astrofilo a dedicarsi a ciò che è “meno” spettacolare e a scoprire che non serve andare lontano (in senso astronomico) per trovare soddisfazioni e, tra l’altro, scovare le poche plaghe dell’astronomia in cui ancora oggi noi poveri astrofili dilettanti possiamo servire in qualche modo la comunità scientifica.
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La primavera è bella ovunque, e i gelsomini sbocciano anche nel cuore di una città come Milano, ma alzare gli occhi al cielo in una notte limpida e illune e contare non più di una quindicina di stelle è esperienza demoralizzante. Per quanto sofisticato e costoso sia il nostro telescopio non avrà mai battaglia vinta contro l’inquinamento luminoso e così si è costretti a scendere a “patti”. Cosa possiamo osservare? Le stelle doppie!
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bene, sono quasi riuscito a terminare l'articolo.
Mi piacerebbe se qualcuno di voi avesse suggerimenti per ampliarlo, se lo ritenete utile.
Buona lettura.
http://www.dark-star.it/astronomia/s...oppie-visuali/ Paolo