Faccio un riassunto di ciò che ti hanno detto gli altri.
In visuale i colori degli oggetti del profondo cielo (nebulose, galassie, globulari, ecc) non si vedono con nessun tipo di strumento (nemmeno con quelli di svariati metri) ed a nessun ingrandimento, con l'eccezione di 3 o forse 4 oggetti, sono visibili (nelle opportune condizioni di cielo e con il giusto strumento) i colori dei pianeti e delle stelle (quelle piu luminose come probabilmente avrai già notato, anche ad occhio nudo).
In fotografia si riesce a registrare i colori di tali oggetti (anche con piccoli strumenti) solo facendo pose lunghe (di diversi secondi e/o minuti) scattando piu immagini e sommandole con gli opportuni software, se ti tinteressa una prima infarinatura sul tema in questa
discussione trovi delle info.
Per capire sperimentalmente la cosa, se hai una macchina fotografica (una qualsiasi va bene, anche una comune compatta) fai due foto ad un paesaggio "lontano" di notte (anche dalla finestra di casa tua) quando c'è poca luce (escludi i flash, se ciò non è possibile fa niente, avrà comunque poco effetto), senza cambiare gli ISO e sistemandola su un treppiedino o su un supporto stabile tipo il davanzale della finestra (per ridurre od evitare il mosso) la prima foto falla con una esposizione di 1/25° di secondo [0,04 s.] (che è circa il tempo di esposizione dell'occhio umano), la seconda immagine falla con una esposizione di 30 secondi (il massimo permesso da molte compatte) e vedrai che nella prima immagine probabilmente non si vedrà quasi nulla a parte qualche lampione od insegna, mentre la seconda sembrerà fatta di giorno, se non addirittura satura e sovraesposta; se vuoi puoi divertirti a fare piu foto dello stesso soggetto a diversi tempi di posa e vederne gli effetti.