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Autore Messaggio
MessaggioInviato: martedì 6 agosto 2013, 8:15 
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Iscritto il: mercoledì 2 maggio 2007, 21:28
Messaggi: 6292
Grazie dei consigli :D
Se il fuocheggiatore è comandabile da pc risolverei, potrei controllare il portatile via team viewer e prenderei un fok che non si regola con la temperatura (risparmiare fa sempre bene) ma solo elettricamente dal pc. Anche con lo smartphone quando sono in giro potrei farlo.
Però non voglio sentir parlare di fuocheggiatori con porta seriale. Ce ne sono con controllo usb?
Ieri ho visto che 1,5° gradi di temepratura, partendo dai 28° serali, comportanto un peggioramento del fwhm da 1 a 1,5 con netto degrado del fuoco. Quindi anche piccole variazioni di temperatura sono fatali con l'fsq.


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MessaggioInviato: mercoledì 7 agosto 2013, 9:03 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
Messaggi: 14851
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Blackmore ha scritto:
...
Ad esempio metto 10/20 secondi di intervallo tra le pose e istruisco il fuocheggiatore per rifuocheggiarsi durante quell'intervallo. Fattibile?
...


Ma, fatemi capire, come fa il focheggiatore a rifocheggiare se non utilizzando una legge preimpostata sulla base della temperatura?
Cioè, posto che nell'ultima immagine ripresa un eventuale software rilevi un fuori fuoco, come farebbe a:
- capire in che direzione?
- capire se dipende da un peggioramento temporaneo del seeing?

Praticamente dopo una posa sfuocata dovrebbe far partire una routine di rifocheggiamento (con pose di quanto?), con la stessa perdita di tempo che si avrebbe facendolo a mano... o no?
Ovviamente automatizzare è sempre meglio, quindi comunque ne vale la pena, ma è una soluzione che ha un senso quando invece si può fare comunque anche con un approccio non retroazionato (i.e. con il sensore di temperatura)?

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{andreaconsole.altervista.org}¦ Ballscope 300/1500 DIY "John Holmes"


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MessaggioInviato: giovedì 8 agosto 2013, 9:51 
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Iscritto il: mercoledì 2 maggio 2007, 21:28
Messaggi: 6292
Ciao Andrea, col sensore di temperatura sarebbe l'ideale, ma i costi salgono.
Per abbattere i costi un pochino e poter fare riprese quando non si è a casa mi sarebbe sufficiente un fok elettrico comandabile da pc. Poi il portatile vicino al telescopio lo collego in rete e con team viewer, ovunque io sia, controllo ogni tanto il fuoco.
Sarebbe comodo anche d'inverno, senza uscire sul terrazzo ogni mezz'ora per controllare il fuoco (ma spero che questa variabilità del fuoco sia più per il caldo che per il freddo).
Io penso che i software di controllo fuoco possano controllare il valore di fwhm di una stella nel campo di ripresa, tanto a corta focale le variazioni indotte dal seeing non sono così elevate.
Il misurare la temperatura e istruire il fuocheggiatore in automatico mi suona male, perchè ho visto che l'altra sera con temeprature identiche il valore di fwhm invece di passare da 1 a 1,5 mi passava da 1 a 1,2 (accettabile). Forse anche l'umidità concorre?
Alla fine della fiera io sarei propenso a prendere un fok elettrico comandabile da pc, ogni ora circa lo controllo in remoto e via.
Che ne pensate?
Ho visto dei moonlite ma ovviamente è un bagno di sangue :evil:


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MessaggioInviato: giovedì 8 agosto 2013, 14:02 
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Iscritto il: domenica 23 aprile 2006, 22:02
Messaggi: 7738
Tipo di Astrofilo: Fotografo
N1k1 ha scritto:
Se ricordo bene nei foc con sensore esiste un programma nativo per la messa a fuoco automatica, ad esempio quello della OPTEC..
Il TCF-S di Optec una volta istruito sul coefficiente di dilatazione del nostro strumento è controllato dal processore interno e sposta il fuoco in base alla temperatura del telescopio ed in modo continuo (o meglio all'incirca ogni uno o due secondi), quindi non solo tra una posa e l'altra ma anche durante la posa. Questo è un grande vantaggio.
Blackmore ha scritto:
Per abbattere i costi un pochino e poter fare riprese quando non si è a casa mi sarebbe sufficiente un fok elettrico comandabile da pc.
Il sensore di temperatura non dovrebbe far salire molto i costi rispetto ad un fuocheggiatore elettrico privo di questa caratteristica. A mio parere val la pena di considerare una spesa maggiore per un sistema definitivo anziché un qualcosa di dubbia utilità e/o praticità.

Blackmore ha scritto:
Il misurare la temperatura e istruire il fuocheggiatore in automatico mi suona male, perchè ho visto che l'altra sera con temeprature identiche il valore di fwhm invece di passare da 1 a 1,5 mi passava da 1 a 1,2 (accettabile). Forse anche l'umidità concorre?
No, ma quello che conta è la temperatura del telescopio e non quella dell'ambiente (e queste due temperature possono anche essere diverse). Proprio per questo i sistemi di fuocheggiatore con compensazione della temperatura di buona qualità hanno il sensore esterno che è da applicare al tubo.


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MessaggioInviato: giovedì 8 agosto 2013, 16:49 
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Iscritto il: domenica 13 maggio 2007, 21:05
Messaggi: 1247
Anche nella mia esperienza la temperatura non individua univocamente e in maniera ripetibile il fuoco. Non so perche' (anche io ho pensato all'umidita' ma non ho elementi a sostegno, solo una mia impressione). Credo quindi che la soluzione migliore sia la routine di rifuocheggiamento con maximDL (immagino esistano anche altre opzioni ma non le conosco). Ogni ora e' generalmente sufficiente, e anche in condizioni di elevata escursione termica, 30 minuti mi sono sempre sembrati adeguati. Ivaldo hai evidenziato miglioramenti significativi a controllare il fuoco anche durante la posa?


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MessaggioInviato: giovedì 8 agosto 2013, 17:08 
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Iscritto il: mercoledì 17 ottobre 2007, 11:38
Messaggi: 11259
Blackmore ha scritto:
Grazie dei consigli :D
Se il fuocheggiatore è comandabile da pc risolverei, potrei controllare il portatile via team viewer e prenderei un fok che non si regola con la temperatura (risparmiare fa sempre bene) ma solo elettricamente dal pc. Anche con lo smartphone quando sono in giro potrei farlo.
Però non voglio sentir parlare di fuocheggiatori con porta seriale. Ce ne sono con controllo usb?
Ieri ho visto che 1,5° gradi di temepratura, partendo dai 28° serali, comportanto un peggioramento del fwhm da 1 a 1,5 con netto degrado del fuoco. Quindi anche piccole variazioni di temperatura sono fatali con l'fsq.



Per una variazioni di 1°.5 gradi ti è cambiato il fuoco? :shock:
Mi sembra strano anche se hai un rapporto di F/5.3 e considerando, tra l'altro, che hai una focale cortissima.
sicuro che epr il peso eccissovo e che non hai serrato bene ti si muova lo stru8mento di ripresa e va fuori fuoco?
E anche possibile, anzi probabile, che il seeing vari da pochi minuti di distanza a prescindere, ovviamente, dalla temepratutùra quindi te fai una misura pensando che sia una variazione dovuta alla temperatura ma è solo il seeing che cambia.

Io in ossr uso un telescopio a F/6.8 con oltre 2500mm di foclae e il fuoco non cambia se non quando si suprano i 3°almeno!

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MessaggioInviato: giovedì 8 agosto 2013, 17:27 
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Iscritto il: domenica 23 aprile 2006, 22:02
Messaggi: 7738
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Daniela Bigatti ha scritto:
Anche nella mia esperienza la temperatura non individua univocamente e in maniera ripetibile il fuoco.
Forse è utile un chiarimento. La compensazione del fuoco in base alla temperatura funziona abbastanza bene in un'unica notte con variazioni di qualche grado tra l'inizio e la fine della sessione astrofotografica. Questo non significa che non sarà necessario fuocheggiare, ma che basterà farlo una volta sola ad inizio sessione ed eventualmente ripetere l'operazione se la temperatura varia di molto (magari due o tre gradi).

Daniela Bigatti ha scritto:
Credo quindi che la soluzione migliore sia la routine di rifuocheggiamento con maximDL (immagino esistano anche altre opzioni ma non le conosco). Ogni ora e' generalmente sufficiente, e anche in condizioni di elevata escursione termica, 30 minuti mi sono sempre sembrati adeguati.
Probabilmente hai ragione, ma in questo caso effettuerai il fuoco 12 volte in una sessione di 6 ore. Anche con il veloce algoritmo di FocusMax tra puntamento della stella di messa a fuoco, fuocheggiature e ripuntamento preciso del soggetto possono passare 2 o 3 minuti, ovvero si "buttano via" 24-36 minuti di pose.

Daniela Bigatti ha scritto:
Ivaldo hai evidenziato miglioramenti significativi a controllare il fuoco anche durante la posa?
A parte il risparmio di tempo detto prima la correzione continua dovrebbe mantenere una buona messa a fuoco anche con pose piuttosto lunghe (pose da 20 o 30 minuti, specie a banda stretta, non sono infrequenti). In questo caso l'immagine rischierebbe di perdere via via il fuoco risultando una FWHM intermedia tra quella di inizio e quella di fine posa. A mio parere la situazione ideale è usare ambo le metodologie: dopo la prima fuocheggiatura piccoli spostamenti continui in risposta al variare della temperatura, ma in più rifuocheggiature ogni tot gradi di variazione ed eventualmente dopo il meridian flip (in caso di telescopio affetto da mirror flop).
ras-algehu ha scritto:
Per una variazioni di 1°.5 gradi ti è cambiato il fuoco? :shock:
Mi sembra strano anche se hai un rapporto di F/5.3 e considerando, tra l'altro, che hai una focale cortissima.
sicuro che epr il peso eccissovo e che non hai serrato bene ti si muova lo stru8mento di ripresa e va fuori fuoco?
E anche possibile, anzi probabile, che il seeing vari da pochi minuti di distanza a prescindere, ovviamente, dalla temepratutùra quindi te fai una misura pensando che sia una variazione dovuta alla temperatura ma è solo il seeing che cambia.

Io in ossr uso un telescopio a F/6.8 con oltre 2500mm di foclae e il fuoco non cambia se non quando si suprano i 3°almeno!
Ras, la profondità di campo cresce con l'aumentare del rapporto focale quindi un telescopio a F/5.3 perde il fuoco ottimale più facilmente di uno a F/6.8. Poi dipende dal materiale con cui è costruito il tubo e dal suo coefficiente di dilatazione (non tutti i telescopi sono uguali da questo punto di vista). Anche io ho un piccolo FSQ (il 65mm nel mio caso, ad F/6.5) e posso confermare che è molto sensibile alle variazioni di temperatura.


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MessaggioInviato: venerdì 9 agosto 2013, 0:36 
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Iscritto il: domenica 13 maggio 2007, 21:05
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Quindi se ho capito bene, si mette a fuoco all'inizio, si programma il profilo di adattamento termico, eventualmente si aggiustano i parametri nel corso della nottata (ma sempre senza dover smettere per un paio di minuti che come hai scritto, si sommano eccome) e in questa maniera ti fermi per rifuocheggiare, alla peggio 2-3 volte per notte, ma mi sembra di capire che in genere, anche meno? Non conoscevo questa soluzione, grazie per averla condivisa.

Blackmore io invece trovo che usare controller su porte seriali e rispettivamente su USB causi una netta discrepanza tra i registri linguistici usati nei due casi, anzi mi chiedo se sia accaduto proprio questo a Germano Mosconi :-D


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MessaggioInviato: venerdì 9 agosto 2013, 8:14 
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Ciao a tutti,

proprio grazie all'aiuto di Ivaldo, ai tempi, cioè circa 2 anni fa, ho messo a punto la tacnica della compensazione della temperatura e devo dire che se viene fatto un buon rilevamento della misura ad inizio serata e alla mattina, poi si puó tranquillamente evitare di rifocheggiare.

In pratica alla sera, dopo almeno un ora di acclimatazione della strumentazione (è importantissimo aspettare questa ora in quanto appena posizionato lo strumento il sensore non è in linea con la reale temperatura dell'attrezzatura) si effettuano almeno cinque messe a fuoco e si fa la media della misura del focheggiatore, idem alla mattina prima che faccia chiaro.

Da lí si ricava il valore in passi che corrisponde ad ogni grado e va inserito nell'apposita sezione del programma di gestione, nel mio caso FocusMax, e nel programma di ripresa, per me MaximDL

Non sono convinto che rifocheggiare sia la soluzione migliore in quanto sia il seeing che eventuali imprecisioni del focheggiatore potrebbero dare una rifocheggiata meno precisa del calcolo della compensazione, ma questa è una mia opinione.

Un saluto

Emilio

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MessaggioInviato: venerdì 9 agosto 2013, 17:23 
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Messaggi: 7738
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Blackmore ha scritto:
Però non voglio sentir parlare di fuocheggiatori con porta seriale. Ce ne sono con controllo usb?
La gran parte dell'hardware con servomotori (in effetti la totalità, almeno die quelli che coosco io) è controllata attraverso una porta seriale. In alcuni casi sembrerebbe di no, ma solo perché l'adattatore USB/Seriale è incorporato nel dispositivo. Non c'è nessuna controindicazione nell'utilizzare questo tipo di interfaccia ed una chiusura a priori mi pare un peccato.


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