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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: 120 ore di esposizione...
MessaggioInviato: lunedì 15 luglio 2013, 8:21 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
Messaggi: 14851
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Senza avere il materiale sottomano (e la pazienza di stiracchiarlo) è pura speculazione. Chiunque abbia provato ad integrare diverse ore avrà sperimentato personalmente i limiti dell'integrazione progressiva in termini di rapporto benefici/sforzi (la mia esperienza è che con il mio setup e dal mio cielo, andare oltre le 200 pose da un minuto è perfettamente inutile, ad esempio).
Non so se qualcuno si sia preso la briga di tirare fuori una formula matematica in proposito (mi stupirei del contrario), ma sono sicuro che con infinite ore di esposizione non si tira fuori infinita informazione perché il limite del rumore di lettura mi risulta detti legge in proposito. Ma anche volendosi prodigare a cercare una relazione matematica, ci saranno sempre quelli che vedono le nebulose a colori, quindi ciccia, tempo perso :D

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 Oggetto del messaggio: Re: 120 ore di esposizione...
MessaggioInviato: lunedì 15 luglio 2013, 8:29 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:41
Messaggi: 23670
andreaconsole ha scritto:
...
Non so se qualcuno si sia preso la briga di tirare fuori una formula matematica in proposito (mi stupirei del contrario), ma sono sicuro che con infinite ore di esposizione non si tira fuori infinita informazione perché il limite del rumore di lettura mi risulta detti legge in proposito. ...


certo che c'è :D
purtroppo sono un po' di fretta stamattina e non riesco a cercarla, pero' mi ricordo di aver letto materiale (molto convincente ;) ) sull'argomento.

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 Oggetto del messaggio: Re: 120 ore di esposizione...
MessaggioInviato: lunedì 15 luglio 2013, 10:22 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16961
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Vedi Andrea, Forse non hai letto bene il mio intervento.
Ho espressamente detto che vi sono limiti invalicabili, altrimenti con un cercatore si potrebbe riprendere gli abitanti di un pianeta nella galassia di Andromeda, sia a livello di risoluzione sia a livello di profondità.
E questi limiti non sono dei valori assoluti ma dipendono da molteplici variabili tipo il setup (telescopio, sensore, precisione di guida, ecc) e il cielo.
Già da soli questi due fattori prevedono infinite variazioni sul tema.
Ma se troviamo i limiti per una certa configurazione una curva in cui su un asse avremo il numero delle pose e sull'altro la magnitudine raggiunta con un'asintote orizzontale data dalla magnitudine limite raggiungibile nelle condizioni perfette.
Vedremo come al variare del numero delle pose avremo un avvicinamento immediato a valori prossimi alla magnitudine limite ma dopo la curva tenderà sempre più ad appiattirsi.
Nella quasi totalità dei casi il fotografo si fermerà nella prima fase in quanto decide che il rapporto tempo/risultato che si era prefissato è stato raggoiunto e che ulteriori esposizioni non permettono di aggiungere granché.
Ma per qualcuno si verifca il caso in cui il suo target potrà essere raggiunto solo con grandi integrazioni (o cambiando setup).
Quando mi ripromisi di fotografare la Sppoki nebula dal giardino di casa ad Arcidosso (SQM medio intorno ai 20.75) sapevo che solo con grandi integrazioni avrei avuto un rapporto S/N accettabile. Già con cinque ore di integrazione li percepivo ma questo non voleva dire di averli fotografati. Ho dovuto integrare molto di più ma alla fine ho avuto il dettaglio e il risultato che volevo.
Stesso discorso con la Soap Nebula.
Ovviamente andando tutte le sere in cima al Labro avrei fatto prima e meglio ma il mio target era quello e sapevo che solo in quel modo lo avrei ottenuto.
Integrare molto nel 99% dei casi è inutile se il nostro target viene raggiunto. Ma in quel 1% dei casi è una condizione sine qua non.

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 Oggetto del messaggio: Re: 120 ore di esposizione...
MessaggioInviato: lunedì 15 luglio 2013, 10:48 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
Messaggi: 14851
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
ok, ma tu puoi dire che 120 ore erano sufficienti per quel dettaglio e 60 no, nel caso specifico? Che non fosse giusto un capriccio dell'autore (egli stesso afferma che aveva come obbiettivo integrare più di 100 ore, non di tirare fuori certi dettagli)? Io non lo posso dire, ma personalmente non lo credo perché 120 ore mi pare un'enormità che va oltre ogni reale seppur minimo incremento di risultato. Sulla base di cosa ritieni di non essere d'accordo con quest'ultima affermazione?

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 Oggetto del messaggio: Re: 120 ore di esposizione...
MessaggioInviato: lunedì 15 luglio 2013, 11:01 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16961
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Non posso dire che "in quello specifico caso" fosse necessario arrivare a 60 ore, 100 o 1000.
Quello che ho detto, e che ribadisco, è che vi sono casi in cui raddoppiare il numero delle ore di integrazione (già alte in partenza) può fare la differenza.
E l'ho provato di persona perché in alcune riprese (che se vuoi ti posso fornire senza problemi inviadoti il dvd con tutti i grezzi in quanto un cd non basta) ho avuto modo di vedere che a ogni sessione il segnale si puliva sempre di più con incremento della profondità e del dettaglio (anche in questo caso si parla di una ripresa nelle condizioni che ho ben specificato in precedenza)
Normalmente non dedico più di una o due nottate al medesimo soggetto e il segnale è abbondantemente sufficiente (e se riprendo dal giardino di casa due notti equivalgono a una notte di ripresa continua perché poco dopo il meridiano le case vicine mi impediscono di riprendere qualsiasi soggetto)
Ma vi sono dei soggetti che per vari motivi non posso rilegare a tre o duattro ore di integrazione. Ne richiedono molte di più per i motivi sopra detti arrivando a numeri importanti, a volte.
Se poi nella ripresa di Centaurus si sia voluto fare qualcosa "di più" del necessario non posso certo dirlo. Ma non per questo non è valido il concetto generico che, a volte, per ottenere quel qualcosa di più che te vuoi, devi lavorare molto ma molto di più.
Ma questo vale in tutti i settori. Non solo in astrofotografia

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 Oggetto del messaggio: Re: 120 ore di esposizione...
MessaggioInviato: lunedì 15 luglio 2013, 11:10 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
Messaggi: 14851
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Certo, quello che dici è sacrosanto, ci stavamo solo chiedendo se avesse lavorato a vanvera oppure no.
Io "a sentimento" posso pensare di sì, tu puoi pensare di no; come ho già detto senza i fit o senza delle formule che ci diano lumi (ma anche tutti i dati a corredo delle formule, dei quali potremmo comunque avere solo una stima) non lo possiamo affermare con certezza, quindi stiamo discutendo del sesso degli angeli.
Se sei d'accordo con me che per ogni condizione contorno c'è un limite oltre il quale è sempre e comunque inutile andare (non sto parlando semplicemente del miglior rapporto beneficio/sforzo), non c'è altro da dire. Se invece pensi che esporre infinite ore possa fare sempre e comunque la differenza, parliamone. Per me le curve i loro asintoti sono cose molto belle in matematica, ma nella realtà si toccano piuttosto presto.

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 Oggetto del messaggio: Re: 120 ore di esposizione...
MessaggioInviato: lunedì 15 luglio 2013, 12:25 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16961
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Andrea. L'ho detto e lo ripeto. I limiti ci sono. Oltre non si va neanche se esponi all'infinito. A prescindere da qualsiasi altra considerazione!!
Al di sotto di questi limiti Vale il rapporto beneficio/costo.
P.S. Ovviamente i limiti fisici sono più bassi di quelli matematici, ovviamente. La matematica idealizza ma la fisica riporta coi piedi per terra. :mrgreen:

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 Oggetto del messaggio: Re: 120 ore di esposizione...
MessaggioInviato: lunedì 15 luglio 2013, 14:56 
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Iscritto il: lunedì 23 aprile 2007, 23:13
Messaggi: 3274
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Renzo ha scritto:
Andrea. L'ho detto e lo ripeto. I limiti ci sono. Oltre non si va neanche se esponi all'infinito. A prescindere da qualsiasi altra considerazione!!
Al di sotto di questi limiti Vale il rapporto beneficio/costo.
P.S. Ovviamente i limiti fisici sono più bassi di quelli matematici, ovviamente. La matematica idealizza ma la fisica riporta coi piedi per terra. :mrgreen:


Ovvero, per sfinimento fisico e psicologico, si smette di integrare, di acquisire segnale e ci si accontenta :)

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 Oggetto del messaggio: Re: 120 ore di esposizione...
MessaggioInviato: lunedì 15 luglio 2013, 18:26 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 17:06
Messaggi: 4146
Località: Siracusa
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
L'immagine è bella e profonda ma ad essere sincero non mi piace molto l'elaborazione soprattutto delle stelle che sono eccessivamente enfatizzate anche quelle molto all'interno della galassia...mi sembrano poco naturali. Se non calcava troppo la mano poteva raggiungere un risultato ancora migliore.

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Diego Barucco
PNebulae


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