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MessaggioInviato: martedì 9 luglio 2013, 8:22 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
Messaggi: 14851
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ovviamente il titolo è scherzoso :mrgreen:
Quello che mi piacerebbe sottolineare, a beneficio soprattutto dei neofiti (perché i navigati credo lo sappiano benissimo), è che non ha molto senso discutere sui colori di un'astrofografia, se non per quanto l'informazione sul colore possa essere portatrice di informazioni sulla composizione chimica dell'oggetto deep, ammesso che si ritenga di dare peso al contenuto scientifico dell'immagine. E questo con un ulteriore limite, tenendo infatti conto anche di tutte le possibili rimappature dei colori inventate per evidenziare meglio gli aspetti morfologici degli oggetti.
Perché? Perché, anche se avessimo un'ipotetica navicella spaziale per andare ad osservare da vicino "i bastioni di Orione" e tutte le altre nebulose, per quanto potessimo avvicinarci, continueremmo a vedere tutto grigino, bianchiccio, al massimo azzurrino. Infatti, anche gli oggetti che visti da qui appaiono tanto brillanti, sono in realtà formati da manciate di atomi per chilometro cubo, un po' come le nuvole che, viste da lontano sembrano di soffice cotone e poi dall'interno sono praticamente nebbia.
Insomma, volevo scoraggiare un po' tutti quelli che stanno per comprare un'astronave facendogli notare che tutti quei begli oggetti multicolor che si vedono in foto praticamente non esistono, almeno non con quell'aspetto. Godetevi gli sketch di Peter perché quella è la realtà per i nostri occhi :D

Chiudo linkandovi questo meraviglioso articolo di Gasparri da incorniciare con cornici multiple carpiate per quanto è scritto bene (sia come stile che come contenuti) che spiega con dovizia di particolari quello io ho semplicemente enunciato:
http://www.danielegasparri.com/Italiano ... sparri.pdf

Ps: scrivo in astrofili perché qui siamo al confine fra astrofografia ed osservazione deep, quindi il subforum giusto in effetti imho non c'è...

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MessaggioInviato: martedì 9 luglio 2013, 8:47 
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Iscritto il: venerdì 10 febbraio 2006, 0:42
Messaggi: 27066
Località: 41°N 16°E
Tipo di Astrofilo: Visualista
Da fotografo pentito e visualista convinto non sono completamente d'accordo con quanto dici!
Peter, O'Meara, Coe, Lowrey, Mazza, Danziger o John Dobson (ho citato quelli che hanno osservato tantissssssimo con telescopi enormi) non potranno MAI, mai e poi mai vedere le code mareali di galassie interagenti che può fotografare un Gendler o un Pistritto (ho citato due dei piu' bravi fotografi a livello planetario). Nè la Flux del Pivato (questo è un po' meno bravo...) la vedremo mai nei disegni del bravo amicone belga.
Le code delle Antennae non si vedono con un 60cm.

Se vogliamo prendere prettamente il discorso "colore-realtà" del Cosmo vista da vicino, ok, siamo d'accordo.
Ma noi siamo sulla Terra e la nostra prospettiva visiva attuale rimane tale.

Per me la capacità della fotografia astronomica che quella dell'osservazione visuale "off limits" sono da considerare (o preferire) in maniera vicendevole: ognuna ha molto da dire all'altra.

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MessaggioInviato: martedì 9 luglio 2013, 8:54 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
Messaggi: 14851
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
occhio, il concetto che volevo far passare non è che la fotografia non mi piace, quella era una battuta :D
Il messaggio serio, e non per tutti così scontato, è che da nessun punto dello spazio potremmo mai vedere quello che mostrano le foto (in effetti c'ho girato un po' troppo intorno, magari ho messo troppa carne al fuoco, sarà la troppa frequentazione del Ghiso che mi ha traviato :mrgreen: )

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Ultima modifica di andreaconsole il martedì 9 luglio 2013, 9:03, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: martedì 9 luglio 2013, 9:01 
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Iscritto il: venerdì 21 dicembre 2007, 13:49
Messaggi: 4574
Località: Roma / Amelia (TR)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Dal punto di vista di un visualista, i disegni di Peter sono molto più utili di una qualsivoglia foto perchè rendono perfettamente cosa è visibile con un occhio esperto ed allenato (perchè poi un conto è guardare il disegno, altro è guardare nell'oculare) accoppiato con un signor specchio. Le foto fatte con i tempi di esposizione dell'occhio umano si perdono tutte le strutture meno luminose, che vengono fuori in tempi più lunghi "saturando" però le zone luminose.

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Ci sedemmo dalla parte del torto, visto che tutti gli altri posti erano occupati.

Dobson GSO 10" con Telrad - Celestron CPC800 - Meade ETX-70
Panoptic 24mm - FF 19 mm - Hyperion zoom 8-24 mm - Genuine Ortho 5mm - Barlow Televue 2X - Astronomik OIII
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MessaggioInviato: martedì 9 luglio 2013, 9:03 
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Iscritto il: venerdì 10 febbraio 2006, 0:42
Messaggi: 27066
Località: 41°N 16°E
Tipo di Astrofilo: Visualista
Concordissimo e ho capito il tuo messaggio (l'ho anche scritto....forse).
Ho voluto solo estendere il discorso al titolo del topic che, per quanto scherzoso, può allargare la chiacchierata a differenti aspetti del paragone foto-visuale

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MessaggioInviato: martedì 9 luglio 2013, 9:06 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
Messaggi: 14851
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
andrea63 ha scritto:
Dal punto di vista di un visualista, i disegni di Peter sono molto più utili di una qualsivoglia foto perchè rendono perfettamente cosa è visibile con un occhio esperto ed allenato (perchè poi un conto è guardare il disegno, altro è guardare nell'oculare) accoppiato con un signor specchio. Le foto fatte con i tempi di esposizione dell'occhio umano si perdono tutte le strutture meno luminose, che vengono fuori in tempi più lunghi "saturando" però le zone luminose.


Certo Andrea, dal punto di vista del visualista che vuole capire bene cosa aspettarsi è assolutamente vero :wink: (cerchiobottiamo un po' :D)

Davidem, mi sa che dovevo postare in neofiti, in fondo il core del discorso è dedicato a loro (giusto per il gusto di disilluderli)

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MessaggioInviato: martedì 9 luglio 2013, 9:12 
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Iscritto il: venerdì 10 febbraio 2006, 0:42
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Località: 41°N 16°E
Tipo di Astrofilo: Visualista
Hai messo troppa carne al fuoco :D
Per me ha anche sfumature Scienzastronomicali :mrgreen:

Ma va bene cosi...mi piacerebbe sentire i pareri di tutti :)

PS: magari tra una settimana (di non ghiso-frequentazione) riduci all'osso il concetto e posta in neofiti

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MessaggioInviato: martedì 9 luglio 2013, 9:38 
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Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Per me stai sfondando una porta aperta.
Ho sempre detto, ribadito e ribatutto che la fotografia e il visuale sono due cose completamente diverse e solo nel caso dell'osservazione lunare possono arrivare ad avvicinarsi (senza per questo essere comunque uguali)
Lasciando perdere le varie discussioni sulla fisiologia dell'occhio (coni, bastoncelli, loro distribuzione e loro dimensioni) l'unica cosa importante da sottolineare è che tutto ciò che ci permette di vedere è l'elaborazione che il cervello fa degl iimpulsi elettrici che arrivano attraverso il nervo ottico.
Il nostro cervello acquisisce continuamente tali informazioni memorizzandole comntinuamente come se fosse un film. Per cui il tempo di "esposizione" dell'immagine viene recepito dal cervello in circa 1/16" .
A parte la Luna e i pianeti maggiori non esiste la possibilità per l'occhio umano di essere superiore a qualsiasi tipo di acquisizione chimica o elettronica di segnali luminosi deboli proprio perché sia la pellicola sia il sensore elettronico può accumulare tale segnale per tempi molto lunghi (o possiamo accumulare moltissimi frames e sommarli fra loro simulando un'acquisizione di segnale unica lunga)
Per questo motivo un'immagine fotografica rileverà, a parità di strumento, molto più segnale di quanto il nostro occhio, per quanto superallenato e super acuto, possa mai rilevare.
E per questo motivo tanti neofiti, abbagliati dalle immagini dei libri e di internet (e soprattutto della pubblicità ingannevole dei telescopi :evil: ), comprano un telescopio credendo di vedere chissà che magari da dentro casa con la luce accesa e il vetro chiuso e dopo un po' delusi svendono tutto o lo buttano in soffitta.

Bisognerebbe imporre sulle confezioni dei telescopi e sulla pubblicità qualcosa simile ai pacchetti di sigarette, tipo:
"Con qualsiasi strumento NON sarà mai possibile vedere gli oggetti celesti come in fotografia!!"

Ma questo non succederà mai. E avremo molti neofiti delusi!

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Cieli sereni da Renzo
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Prima di un acquisto parallelo, pensateci - link

Il titolo del topic non è un optional. Usiamolo bene!


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MessaggioInviato: martedì 9 luglio 2013, 9:45 
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mi chiedo: c'era bisogno di scriverlo? :twisted:

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MessaggioInviato: martedì 9 luglio 2013, 9:51 
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Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
secondo me sì, visto che si sono combattuti topic su topic per decidere se si vedessero o meno i colori con qualsivoglia telescopio, non mi pare un'affermazione scontata che ovunque andassimo nello spazio non vedremmo niente di più di quello che vediamo da qui con un ottimo telescopio: sono sicuro che molti si aspetterebbero di poter vedere in technicolor la Rosetta o il Cigno andandoci più vicino...

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