Per gli oggetti deep non c'è un qualcosa che va bene per tutti, per ogni oggetto devi conoscere la sua luminosità superficiale (misurata in mag/arcsec² ovvero magnitudini per arcosecondo quadrato) che è diversa dalla magnitudine integrata che trovi scritta sugli atlanti celesti (
leggi qui), da questi dati puoi capire innanzitutto se lo strumento che hai a disposizione ha un diametro sufficiente per riuscire a vederlo e fino a qunto ti puoi spingere con l'ingrandimento per vederlo nel migliore dei modi (relatiìvamente allo strumento posseduto), poi conoscendo l'estensione angolare dell'oggetto puoi anche capire quanta porsione di questo puoi osservare con l'oculare in base al campo apparente che possiede (
[campo apparente oculare]/[ingrandimento oculare]=[campo reale di vista]).
Per rispondere in maniera terra-terra alla tua domanda, con un oculare da 5 mm di oggetti deep ne vedrai poco e nulla (se non forse da un cielo di montagna), questo perché tale oculare sviluppa sul tuo strumento 240x che su un diametro di 150 mm porta ad'una immagine scura, molto scura (una pupilla d'uscita poco maggiore di 0,6 mm), e la stragrande maggioranza degli oggetti del profondo cielo sono relativamente poco luminosi, quindi necessitano (oltre che di un cielo molto scuro) di pupille d'uscita ben maggiori (almeno 4 mm).
In merito al concetto di
Pupilla d'uscita, dai una lettura a questi argomenti:
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