escocat ha scritto:
E quando avremo un'altra Margherita? Forse mai più.....

A vedere alcuni interventi sembra che l'astrofisica sia finita.
Vi sono state, e vi saranno, personalità di livello ben maggiore a quello della Hack, anche nell'astrofisica italiana, solo che non hanno destato e non desteranno lo stesso clamore mediatico.
Se n'è andata una persona che è stata di alto livello nel settore della fisica stellare, tuttavia non migliore di tanti altri dello stesso (pur alto) livello, e sovrastata ampiamente da altri/e (mi vengono in mente decine e decine di nomi degli ultimi decenni guardando in giro per il mondo, e qualche nome anche limitandoci all'Italia. Lo stesso Franco Pacini, per esempio, era su un altro pianeta rispetto a lei).
Non capisco questo voler dire "grande", "la più grande", "quando mai avremo un'altra come lei?", e così via. Il termine "grande" può essere associato a chi ha aperto nuove strade, nuove linee di ricerca, delineato nuove prospettive (se vogliamo mettere il nome di una donna che soddisfa ampiamente i requisiti per poter essere definita "grande dell'astronomia" citiamo ad esempio Beatrice Muriel Hill Tinsley).
Io dico che se n'è andata una figura che ha saputo coniugare ricerca ad alto livello con la divulgazione (il che non è poco) e con l'impegno civile, e che ha saputo sfruttare la sua posizione mediatica per il bene della scienza. Questo mi sembra molto, e non richiede l'uso di "grande", se non altro perché suonerebbe offensivo a lei stessa.