Ti ho chiesto le dimensioni del sensore, per capire che esigenze avessi in termini di risolvenza.
In effetti è una bella grana perché il sensore è minuscolo, col risultato che ottiche fatte per fornire un cerchio immagine di oltre 43 mm soffrono specie a TA di un livello di incisione inferiore alle aspettative di un sensore tanto piccolo.
Il problema del coma è praticamente inesistente; lo stesso dicasi per la curvatura di campo.
Il cromatismo residuo lo controllerai bene riducendo la banda passante coi filtri; vale sempre la regola per cui meno ce n'è in partenza, meglio è.
Comprendo come tu abbia voglia di accorciare sopratutto i tempi di posa, già di loro allungati dall'assorbimento della quantità totale di fotoni causato dai filtri.
Però a mio avviso con un sensore tanto denso di pixel il tuo problema è la risolvenza.
Ed anche se fai lavorare "il centro del centro del centro del cerchio immagine" le aberrazioni assiali son quel che sono, e di norma il loro livello di correzione minima garantita peggiora esponenzialmente all'aumentare dell'apertura relativa.
E tu hai un drammatico bisogno di risolvenza.
Fammi ragionare un po' vedo se ritrovo degli appunti di prove che feci personalmente su varie ottiche per il mio lavoro (sono un fotografo specializzato nell'architettura, lo still life e nella macro ad alta risoluzione).
Di certo, un obiettivo che appagherebbe il tuo sensore è il semisconosciuto SMC Takumar 35/3,5, un oggetto piccolo, insignificante, con una piccola lente frontale molto bombata e che esiste sia come Super Takumar (trattamento MgF2) che SMC Takumar a vite che SMC Pentax a baionetta.
Oltre 80 lpmm su pellicola a TA al centro, 68 agli angoli. Un picco di oltre 158 linee al centro a f/8, ma f/8 più filtri significherebbe... che
ci faresti notte (

) a fare una posa di densità decente.
Perciò dovremmo guardare sopratutto alla resa a TA.