Intanto, a meno di avere a disposizione l'Hubble si vede in bianco e nero per via della scarsità di luce che colpisce la retina. Diverso per la macchina fotografica dove escono i colori esponendo più a lungo.
Escludendo termini tecnici per capirci meglio, si può fotografare:
- direttamente macchina fotografica con obiettivo sul cavalletto oppure collegata al telescopio che insegue l'oggetto
- attaccando il corpo di una reflex con anelli adattatori al telescopio senza oculare, che così fa lui da obiettivo della reflex
- collegando con un apposito strumento (telextender) nell'ordine: telescopio, oculare, macchina fotografica senza obiettivo
- macchina fotografica completa di obiettivo che fotografa dentro l'oculare del telescopio, meglio se fissata con apposito strumento, ma si può fare anche a mano libera
A seconda del tipo di foto e del risultato che si vuole ottenere si possono usare camere digitali o a pellicola, quest'ultime particolarmente adatte per le lunghissime esposizioni di oggetti molto deboli e/o fotografati a lunghissime focali equivalenti dove la luminosità è ridotta a valori bassissimi
Da qualche tempo poi ci sono anche i CCD (che altro non sono che i sensori delle macchine fotografiche utilizzati direttamente); hanno però principalmente un problema: se attivati per esposizioni lunghe si scaldano producendo il cosiddetto "rumore": in pratica vedi tutto sgranato. Per ovviare a questo sono raffreddati tramite vari accorgimenti. Hanno il difetto, però, di costare più del telescopio.
Per questo c'è chi ha pensato di usare le economiche webcam, dotate anch'esse di un piccolo CCD, alle quali si toglie l'obiettivo. Ne esistono anche di modificate (si tratta però di un ripiego software che fino a un certo punto comunque funziona). Nell'obiettivo c'è però solitamente un filtro che blocca i raggi infrarossi, ai quali il CCD è particolarmente sensibile, pertanto bisogna avere l'accortezza, quando si usa la webcam di rimettercene uno.
Non è finita: a parte un tipo poco diffuso della "Sigma" i pixel che compongono i CCD sono monocromatici, pertanto esistono CCD o webcam che elaborano i colori tramite sequenze di pixel nei 3 colori fondamentali e altre che riprendono in bianco e nero. In queste ultime i risultati sono tecnicamente migliori, ma si devono fare 3 riprese ogni volta, una per colore (usando dei filtri, di solito su un supporto rotante per far prima). La luna quasi tutti preferiscono elaborarla in B/N.
Punto di forza delle webcam è che si possono fare delle riprese poi scartare i fotogrammi (frame) peggiori e sommare gli altri con appositi software per ottenere immagini singole più dettagliate.
Qualcuno mi corregga dove ho sbagliato perché mi sono un po' perso con tanta carne al fuoco (non quello del telescopio)!!!
Lungi dal voler essere stato esaustivo, ed errori a parte, spero di non averti fatto più confusione che altro.
Ti posto una foto, fatta con una webcam, del prima e dopo elaborazione, così ti tendi conto meglio di come la differenza possa essere anche tanta, ovvio sempre in relazione allo strumento o meglio agli strumenti. Tieni presente che il fotoricco oggi comunque lo si fa praticamente su tutto, pellicola compresa dopo averla digitalizzata con scanner. La cosa importante, magari, è evitare di fare dei falsi clonando aree o cambiando i colori.
Prima:
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dopo:
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Ciao
Maurizio