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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Alcuni concetti per l'autoguida
MessaggioInviato: mercoledì 22 maggio 2013, 15:13 
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Iscritto il: martedì 29 marzo 2011, 13:32
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Località: Aprilia (LT)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ciao Matteo , sicuramente l'argomento è molto attinente , anzi è proprio con esempi pratici che si "dimostrano" le varie teorie :D
L'uso dell'aggressività va visto un po come il pilota automatico che se la cava bene nella maggior parte dei casi ma come tutti gli automatismi bisogna usarlo con moderazione ed io consiglio di usarlo nella misura max del 30% (esempio: in PHD non scendere sotto il valore 70 e su Maxim non sotto il valore 7 ) , al di sotto di questa soglia preferisco riprendere in mano i comandi ( riportando l'aggressività a valori alti ) e lavorare direttamente su velocità di autoguida e durata dell'impulso.... almeno me la prendo con me stesso ed imparo prima :lol: :lol:
Nel tuo caso specifico ed in linea con quanto affermato prima, ti direi di partire con PHD impostando una velocità di 0,125, parametri come da tabella che trovi a pag. 3 di questa stessa discussione ed ovviamente usare il binning 1 nella Lodestar ! Dopo di che segui gli altri consigli già illustrati .... e tanta pratica :D
Ultimo avvertimento : è già in generale un po rischioso usare un'ottica a specchio per autoguidare , ma farlo su un'altra ottica a specchio è doppiamente rischioso , troverei più accettabile usare una guida fuori asse e se proprio fai fatica a trovare una stella guida passi a guidare a binning 2 , ma sicuramente in questo modo non hai problemi di flessioni meccaniche differenziali e le riconosci quando l'errore di allungamento nella immagine finale supera il rapporto matematico che c'e tra lunghezza focaleguida/focaleripresa e relative dimensioni dei pixel.
Per esempio nel tuo setup usando la lodestar in binning 1 hai un rapporto sfavorevole di risoluzione ( compensato abbastanza bene grazie alla guida subpixel) pari a circa 0,6 [ (1000/1600) / (8,3/7,8) ] quindi, in ogni caso se la differenza tra l''errore medio di guida e l'elongazione della stella nella foto finale supera i 2 pixel significa che hai sicuramente problemi di flessione meccanica ( a questo punto la domanda è : cosa pensi che accadrebbe se guidassi a binning 2 :wink: )

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 Oggetto del messaggio: Re: Alcuni concetti per l'autoguida
MessaggioInviato: mercoledì 22 maggio 2013, 15:29 
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Iscritto il: martedì 24 ottobre 2006, 8:21
Messaggi: 2384
Località: Santarcangelo di Romagna
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Devo dire che la Linear è veramente reattiva sotto questo aspetto e rispetto alla NEQ6 è stato un notevole salto di qualità. Quindi Luciano il tuo consiglio è quello di passare ad uno strumento di guida non a specchio, tipo rifrattorino a 600mm di focale guidando in Bin 1? Ma 600mm di focale sono sufficienti a guidarne 1600mm in ripresa? Per quanto riguarda il software di guida, preferisco gestire il tutto con maxim, vedrò di fare alcune prove modificando i parametri di aggressività.
Grazie.

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Matteo Mussoni
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 Oggetto del messaggio: Re: Alcuni concetti per l'autoguida
MessaggioInviato: mercoledì 22 maggio 2013, 15:48 
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Iscritto il: martedì 29 marzo 2011, 13:32
Messaggi: 135
Località: Aprilia (LT)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
No Matteo direi che per il momento non devi cambiare niente a livello di strumentazione , fai delle prove lavorando con le indicazioni sui parametri e sulla velocità poi, solamente se hai dei problemi di "mosso" , ti consiglierei di passare direttamente alla guida fuori asse che è la soluzione sicuramente più precisa ( in questo modo alleggerisci anche il carico) e solamente come ultima soluzione, se proprio la guida fuori asse non la "digerisci" , passare al rifrattore in parallelo usando però almeno un 80 mm con 600 mm di focale.
Buon divertimento

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 Oggetto del messaggio: Re: Alcuni concetti per l'autoguida
MessaggioInviato: mercoledì 22 maggio 2013, 22:02 
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Iscritto il: martedì 29 marzo 2011, 13:32
Messaggi: 135
Località: Aprilia (LT)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Dimenticavo un'altra cosa importante : se eseguiamo la calibrazione in prossimità dell'equatore celeste, cioè con l'asse di DEC ruotato di circa 90 gradi rispetto all'asse di RA , di solito viene facile, veloce ed equilibrata , questo avviene perché in questa posizione il rapporto tra movimento angolare e pixel sui due assi si equivale; invece mano mano che ci allontaniamo dall'equatore celeste sia verso Nord che verso Sud, la velocità di autoguida dell'asse di AR deve essere gradualmente aumentata per compensare il minor spostamento rilevato in pixel a parità di spostamento angolare.
Infatti puntando in prossimità del polo anche se ruotiamo di qualche ora l'asse di AR lo spostamento in pixel su questo asse è praticamente nullo e la fase di calibrazione diventa impossibile ! :shock:
In realtà durante questo spostamento della DEC dall'equatore ai poli avviene una sorta di compensazione geometrica tra l'influenza dell'errore periodico, la posizione della DEC ed il rapporto movimento angolare/pixel che rende abbastanza usabile anche una calibrazione fatta distante dall'oggetto che vogliamo fotografare ma la cosa migliore è sicuramente effettuare la calibrazione in prossimità dell'oggetto che vogliamo riprendere se vogliamo garantirci una taratura dell'autoguida ottimale
Infine se vogliamo avere un'idea di quanto va corretta la velocità è sufficiente vedere quanti step di calibrazione impiega la RA in più della DEC , che invece non cambia in relazione alla posizione puntata, questo vale in PHD, mentre se usate Maxim può essere usata la proporzione della lunghezza della "L" che viene mostrata alla fine della calibrazione . In pratica si dovrà mirare ad ottenere in entrambe i casi un'equilibrio tra RA e DEC

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 Oggetto del messaggio: Re: Alcuni concetti per l'autoguida
MessaggioInviato: mercoledì 22 maggio 2013, 22:29 
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Iscritto il: lunedì 9 marzo 2009, 13:44
Messaggi: 6525
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
:shock: Il mitttico Twuister s'è fatto la linear? Allora non ho parlato al vento! :mrgreen:

Luciano è esauriente e preciso, ma i miei miseri due cents li metto comunque: io che non digerisco troppo la guida fuori asse, o meglio la digerisco solo se la situazione lo impone, posso dirti che ho fatto una serata con la linear e il Tec140 portato a f10 con il canon extender 1.4x ovvero 1400mm di focale, e campionamento tirato con i pixel da 4,3mm della 60D, guidando con il cercatore da 50mm(f5-250mm) e la Lacerta MGen (0.1px), pose da 900s perfette, e tutta la serata verso lo zenith sulla crescent, nessuna posa da scartare 8)

http://www.astrobin.com/full/14757/E/?real=&mod=

Questo per dire che la linear ha guidato a 250mm una focale di 1400mm, anche se parliamo di lenti che non sono specchi mobili :roll: e stazionamento col cann. polare e ora syscan, niente più :shock:

Bilancia bene, e prova il 600, la Linear saprà stupire anche te :wink:

In bocca al lupo!

P.S. ma perchè non ci metti il mio ex C11HD (e allora la OAG è d'obbligo)?

Queste delle prove fatte con Luciano un paio d'anni or sono...
http://www.astrobin.com/522/

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Cieli sereni, Elio.
visita il mio sito di Astrofotografia reflex


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 Oggetto del messaggio: Re: Alcuni concetti per l'autoguida
MessaggioInviato: giovedì 23 maggio 2013, 7:33 
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Iscritto il: martedì 24 ottobre 2006, 8:21
Messaggi: 2384
Località: Santarcangelo di Romagna
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ciao Elio, contraccambio il mitico, il tuo C11 lo custodisco con cura, è una meraviglia di telescopio. Certo che ho fatto tutte le prove inimmaginabili con la Linear, è davvero una roccia, e il C11 lo regge alla grande, anche in fotografia. Purtroppo come sottolineava Luciano a focali così impegnative e ingombri notevoli, le flessioni differenziali sono sempre dietro l'angolo, con la GOA ho fatto alcune prove ma mi sono subito avvilito, non fa proprio per mè. Ora vediamo se col GSO e uno strumento guida in parallelo avrò ancora problemi di flessioni oppure no. Tornando al discorso autoguida, voglio migliorare il grafico guida più per una soddisfazione personale, non tanto perchè la montatura abbia qualche difficoltà, e sto facendo incetta di consigli per impostare i parametri ottimali su Maxim. Cari saluti

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Matteo Mussoni
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 Oggetto del messaggio: Re: Alcuni concetti per l'autoguida
MessaggioInviato: giovedì 23 maggio 2013, 7:40 
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Iscritto il: giovedì 12 ottobre 2006, 9:32
Messaggi: 4328
Località: Veneto
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Leggendo quanto detto, una domanda mi sorge spontanea. La GM2000 come sai ha la possibilità di correggere la rifrazione atmosferica teorica e compensa automaticamente la dec, mi sorge un dubbio, in questi casi il software non dovrebbe accorgersi di differenze fra equatore ed altra posizione.

I migliori risultati di guida però li ho ottenuti disabilitando quest'ultima funzione, sarebbe curioso vedere come allenare correttamente l'autoguida abilitandpo questi parametri.

Carlo

_________________
Carlo Martinelli - IW3GIK

Osservatorio: StarNavigator Astronomical Observatory (Masi-PD)
Montatura GM2000 QCI 10 Micron Comec Tec.;
Telescopi: Meade LXD55 S/N 1016/254 Schmidt/Newton F4; Takahashi FS102 820/102 F8 612/F6; Takahashi FS60C 355/60/ f5.9 - 264/F4.4; TS 60/228 F3.8; Celestron C11 Carbon 2800/F10 1764/F6.3; OTA MTO 1000/100 F10 SkyQualityMeter: SQM-L / SQM-LE Wheather: AAG-CloudWatcher LaCross WS55 SkyCam: AllSkyCam-MoonGlow Tec. Observatory Automation System :Voyager / Viking


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 Oggetto del messaggio: Re: Alcuni concetti per l'autoguida
MessaggioInviato: giovedì 23 maggio 2013, 9:14 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Vorrei ringraziare Luciano Dal Sasso per le sue (sempre) interessanti spiegazioni sulle regolazioni dei parametri dell'autoguida, in particolare per la sua logica spiegazione su come utilizzare più proficuamente una differente velocità di autoguida sui due assi quanto più ci si avvicina al polo celeste.

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Ciò che non ha termine non ha figura alcunaLeonardo da Vinci


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 Oggetto del messaggio: Re: Alcuni concetti per l'autoguida
MessaggioInviato: giovedì 23 maggio 2013, 13:32 
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Iscritto il: lunedì 23 aprile 2007, 23:13
Messaggi: 3274
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Quindi, con montature così reattive come sembra essere la Linear, non esiste un dato oggettivo oppure un grafico da analizzare, per sapere se siamo sulla buona strada, o meno? Esiste la posa finale e l'analisi di essa, è ovvio, ma rimane il mio dubbio nel tentare di comprendere come e quanto si può migliorare la riuscita della sessione fotografica (a questo punto, senza tenere troppo in considerazione il grafico di guida)... :)

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 Oggetto del messaggio: Re: Alcuni concetti per l'autoguida
MessaggioInviato: giovedì 23 maggio 2013, 14:14 
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Iscritto il: mercoledì 6 settembre 2006, 14:10
Messaggi: 481
Località: Taglio di Po (RO) PARCO DEL DELTA DEL PO
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Buongiorno a tutti e scusate la domanda OT e probabilmente banale.... :oops:
Voi che conoscete bene PHD, si può usare il binning? Nello specifico con le atik
Grazie in anticipo e saluti
Giuseppe


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