Valerio Ricciardi ha scritto:
A mio contestabilissimo avviso non funziona esattamente così.
Il Piemonte ha una sua legge regionale sull'IL? Sono già 20 le regioni italiane che le hanno.
Nel Lazio esiste la L.R. 23/2000, il cui regolamento di attuazione purtroppo è solo del 2005; comunque, il 1 maggio è scaduto l'ultimo termine per adeguarsi, che era sino al 2008 per gli impianti posti in opera prima del 2000 (ovviamente chiunque avrebbe risposto così a una contestazione).
Ma adesso è scaduto TUTTO.
Valerio, hai perfettamente ragione.
Il mio consiglio, nel caso pratico in questione, è di appellarsi alle leggi in vigore, sottolineando che
DEVONO adeguare i lampioni che nel particolare caso danno fastidio. Però secondo me, quando si chiede un intervento specifico su alcuni lampioni pubblici, nel caso in questione una strada di campagna, se si dice che danno fastidio perché non fanno dormire (e non perché non permettono di usare il telescopio), si dovrebbe ottenere un intervento di adeguamento più celere.
Questione di furbizia: se si va a far rispettare una legge chiesta dagli astrofili, meglio fingersi arrabbiati per motivi che il burocrate di turno possa comprendere al volo che rischiare di irritarlo (so benissimo che siamo visti come persone eccentriche dalla "ggente normale")

Dato che ci sono varie testimonianze, anche di Di Sora, che è una strategia che funziona, meglio insistere su questo tasto.
Quindi secondo me la richiesta andrebbe posta in questo modo:
1) avete messo dei lampioni che mi disturbano (non mi fanno dormire);
2) i suddetti lampioni non rispettano i regolamenti regionali attuali;
3) visto che siete obbligati a metterli in regola, fatelo al più presto.
Poi sono del parere che fatto il primo passo ed eliminati i lampioni che disturbano direttamente casa, si deve andare avanti a rompere le scatole per fare adeguare TUTTI gli impianti.
Io sto seguendo la nascita del Coordinamento per il Lazio, appena parte comincio a girare a fare foto e documentare tutto ciò che c'è da mettere in regola.