1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: lunedì 6 maggio 2013, 11:53 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
Messaggi: 14851
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
cruciale no, però è un aspetto di cui tenere conto quando ti accatti un telescopio, perché ogni scelta progettuale ha ovviamente i suoi pro e i suoi contro

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{andreaconsole.altervista.org}¦ Ballscope 300/1500 DIY "John Holmes"


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MessaggioInviato: lunedì 6 maggio 2013, 12:55 
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Iscritto il: sabato 10 gennaio 2009, 20:23
Messaggi: 3327
Località: Jesolo
Tipo di Astrofilo: Visualista
kappotto ha scritto:
AndreaF ha scritto:
La lunghezza focale nel visuale influisce? no...


In generale questa risposta è falsa. Se la riferiamo alla differenza tra i due telescopi citati, invece è vera.

Piccolo esempio: un telescopio f12 ha sicuramente meno coma di un f4 e in visuale eccome se te ne accorgi.
nel caso specifico è vero ma in generale non vale perchè dipende dallo schema ottico... se la domanda verte sulla scelta tra i due strumenti di esempio allora le considerazioni da fare sono molte e la lunghezza focale è solo uno dei parametri (a anche così probabilmente non è quello più importante)

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Dob 16" JB

---> DOBSONIANI <---


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MessaggioInviato: martedì 7 maggio 2013, 10:32 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 16149
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
Concordo con il pensiero di Andrea, fatta salva la logistica dello strumento (schema, pesi, ingombri, ecc), in visuale si deve scegliere solo la focale ed il diametro (il rapporto focale viene di conseguenza), il primo serve essenzialmente per decidere qual'è il massimo campo reale che si vuole avere ed il secondo in base alla profondità che si vuole raggiungere, ripeto, escludendo le considerazioni sulla logistica che sono ovviamente proprie ed uniche per ogni astrofilo.

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Il Cielo a domicilio
AstroMirasole

Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


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MessaggioInviato: martedì 7 maggio 2013, 11:18 
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Iscritto il: mercoledì 25 agosto 2010, 17:32
Messaggi: 567
Credo che la domanda che voleva fare fosse questa: in visuale, a parità di diametro, la luminosità di un telescopio varia in base al rapporto focale? In estrema sintesi: uno SC 25 cm Meade con f/6.4 è più luminoso di uno SC Meade 25 cm con f/10?

La risposta fotografica è: quello a f/6,5 è più veloce
la risposta visuale è: teoricamente quello a f/10 è più luminoso, in quanto ha una ostruzione appena minore...

Risposta: a parità di luce raccolta, in visuale, il rapporto focale non influisce sulla luminosità, cioè si vedono gli stessi oggetti

Correggetemi se ho detto una fesseria

p.s.
ho fatto riferimento ai due SC Meade perché esistevano a catalogo una volta queste due versioni, adesso non so.


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MessaggioInviato: martedì 7 maggio 2013, 11:43 
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Iscritto il: domenica 7 settembre 2008, 11:45
Messaggi: 3032
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
m31gio ha scritto:
Al di là del diverso campo inquadrato...

Questa considerazione non ha senso.
Avere un campo inquadrato ridotto (p.e. strumenti con rapporti focali da f/8 in su) di fatto impedisce l'osservazione di oggetti deboli ed estesi, come buona parte delle nebulose diffuse.

Poi, se vogliamo, possiamo restringere la discussione ad un range di ingrandimenti all'interno del quale il 127/1500 ed il 130/900 si comportano in maniera molto simile (da D/2 a 2*D, considerando anche che entrambi montino fok da 1,25"), ma questo significa penalizzare un solo strumento, il secondo.

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Marco Pierfranceschi,
autore dei libri:
- Il cielo ritrovato - guida pratica all'astronomia visuale (manuale)
- Breve guida all'astronomia amatoriale (vademecum)
- Ripensare le città (saggio)
- La Principessa Scimmia (fiaba/fantasy)
...nonché blogger (Mammifero Bipede, su Wordpress)


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MessaggioInviato: martedì 7 maggio 2013, 11:45 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Per quanto riguarda la raccolta di luce o la risoluzione il rapporto focale non incide, quindi due strumenti di uguale diametro per l'uso visuale (se hanno una % di ostruzione simile) avranno le stesse caratteristiche. Naturalmente per ottenere gli stessi ingrandimenti, avendo focali diverse, dovranno utilizzare oculari di differente focale, ma la cosa finisce li. Poi però entrano in gioco le caratteristiche specifiche degli strumenti confrontati, ad esempio a bassi ingrandimenti il Newton avrà una coma abbastanza pronunciata che darà stelle deformate ai bordi del campo, il Maksutov magari non potrà scendere altrettanto con gli ingrandimenti, a causa di limitazioni meccaniche. Il Maksutov è più facile costruirlo con un'ottica più corretta, avendo superfici sferiche, e sull'alta risoluzione sarà migliore, e così via...

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Ciò che non ha termine non ha figura alcunaLeonardo da Vinci


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MessaggioInviato: martedì 7 maggio 2013, 12:21 
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Iscritto il: mercoledì 19 marzo 2008, 9:47
Messaggi: 1089
Località: Messina
NO. Se il campo inquadrato deve essere lo stesso l'unica differenza che conta è tra telescopi buoni e non buoni e tra oculari buoni e non buoni. Parlo del visuale.... :wink:

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OSSERVO CON:
binocolo 8x30 (in vendita per passaggio a strumento inferiore)


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MessaggioInviato: martedì 7 maggio 2013, 17:05 
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Iscritto il: sabato 15 ottobre 2011, 7:19
Messaggi: 277
Tipo di Astrofilo: Visualista
Nei fatti, a mio avviso si.
Fra un 130/900 ed un 127/1200 (che non credo esista) - ammettiamo tutti e due a riflessione se no il confronto è impari - il secondo avrà il vantaggio di un ostruzione minore, minor coma e permetterà di raggiungere ingrandimenti più elevati a parità di oculare, o meglio lo stesso ingrandimento con oculari costituiti da minor numero di lenti EPPURE con estrazione pupillare più confortevole.
Allungando la focale, a parità di altri fattori (soluzione di problemi di ingombro e stabilità osservativa) nei fatti vi sono buone probabilità che sul visuale prevalga un poco quello col rapporto focale più alto.

Per dire, fra questo telescopio
http://www.teleskop-express.de/shop/pro ... 3815_.html

e questo
http://www.teleskop-express.de/shop/pro ... ambda.html

Il primo a mio avviso mostrerà di più e meglio quanto a contrasti, dettagli fini, uniformità qualitativa del campo eccetera: a svantaggio del campo inqadrato, dell'ingrandiento pratico minimo e così via.

Ho scelto appositamente due strumenti assai affini sul piano qualitativo e delle specifiche.

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INQUINAMENTO LUMINOSO - http://www.LAZIOSTELLATO.org, il Coordinamento per la riduzione/prevenzione dell'IL ed il risparmio energetico nel Lazio, invita a farci segnalazioni di impianti che si sospetta essere fuori norma, in modo che possano essere obiettivamente vagliati confrontandoli col disposto della L. 23/2000, e se difformi, costretti ad un virtuoso adeguamento come prevede la Legge.


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MessaggioInviato: martedì 7 maggio 2013, 17:49 
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Iscritto il: lunedì 3 dicembre 2012, 20:09
Messaggi: 1503
Insomma, direi che tutti gli elementi di un telescopio intervengono per parificare o differenziare l'impiego in visuale con altro tele simile. Però vorrei precisare una cosa che dovrebbe tagliare la testa al toro: oltre alle differenze strutturali (rapporto focale, lunghezza focale, apertura obiettivo, ecc.), un rifrattore con doppietto acromatico di apertura 130mm, rapporto focale 7, fa vedere molto, ma molto meno e, per di più, peggio di un rifrattore apo, con tripletto alla fluorite, di pari apertura e di pari rapporto. Non i numeri, ma le caratteristiche costruttive fanno la differenza.


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MessaggioInviato: martedì 7 maggio 2013, 19:42 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
Messaggi: 6502
Località: Roma
Cita:
Non i numeri, ma le caratteristiche costruttive fanno la differenza.

Io aggiungerei che fa differenza:
1- lo schema ottico (si è già detto, mi pare, ma forse non a sufficienza).Confrontare uno RC col 40-45% di ostruzione ad un newton di pari apertura e focale col 15% non ha molto senso,in visuale vince il secondo.
2- Le aberrazioni: un buon newton da 15 cm a f 5 ed ostruzione del 20% mostra immagini più definite di un rifrattore acro di pari apertura e focale, affetto (salvo rare eccezioni) da cromatismo e sferocromatismo.
3- Può sembrare scontato e sottinteso, ma forse non lo è: la qualità ottica e molto spesso ed in alcuni casi anche più, quella meccanica (intubazione, precisione di questa e dell'assemblaggio dei vari componenti).In alcuni casi la componentistica quale il sistema di focheggiatura assume un rilievo determinante per la godibilità di uno strumento.Avere un fok che va fuori asse mettendo un oculare pesante mette fuori gioco anche l'ottica.
Fatte tutte queste premesse direi di si, che tra un ottica di pari diametro, qualità ottica e meccanica, di configurazione analoga e diverso rapporto F/D non c'è differenza nell'osservazione visuale , essendo poco rilevante e comunque non rilevabile visualmente il diverso fattore di otturazione.

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Fulvio Mete
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Siti web:

http://www.lightfrominfinity.org

http://www.pno-astronomy.com


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