Simone Martina ha scritto:
Ciao a tutti, ieri stavo guardando la pagina pubblicitaria della montatura monobraccio Avalon M-UNO Fastrevers e mi sono soffermato su una cosa: la Avalon sostiene di utilizzare solo rapporti a cinghia per evitare l'impiego di ruote elicodali e viti senza fine.
L'accoppiata vite-senzafine/ruota-elicoidale ha una caratteristica che una normale puleggia non ha: non è reversibile. Per certi profili di vite senza fine, la ruota elicoidale non può trasmettere il moto alla vite; in questo modo il peso di carico (l'ottica) non può far ruotare l'asse della montatura che lo sostiene.
Nella M-UNO dovrebbero esserci solo cinghie e ruote dentate, quindi, anche in presenza di 3 (?) riduzioni, applicando un carico sufficiente elevato ad un asse, l'albero del motore girerebbe, inducendo quindi una trasmissione del moto al contrario.
Qualcuno sa come è stata studiata la trasmissione meccanica di queste montature?
Ciao Simone
Il nostro sistema di riduzione a cinghie dentate è basato su 4 stadi di riduzione per ottenere esattamente un rapporto di 705:1 , quindi un fattore di riduzione molto elevato che con i motori sotto tensione rende impossibile la reversibilità del moto
Tanto per farci un'idea più precisa dell'efficienza di bloccaggio dei motori durante il tracking , se la comparassimo con quella di un'altro sistema reversibile molto conosciuto cioè con il sistema direct-drive ci renderemmo conto che , dal momento che i nostri motori passo-passo hanno una corrente di lavoro, sempre in condizione di tracking, di circa 0,5 Amp. servirebbero 705*0.5 = 352.5 Amp , decisamente superiore a quella da loro dichiarata !!
Proprio in virtù di questo alto rapporto di riduzione anche in condizioni di parcheggio , quindi a motori spenti, non c'è assolutamente pericolo che la montatura possa muoversi anche in presenza di un forte sbilanciamento
Comunque, come già affermato da Fabio e da Ippogrifo, effettivamente a motori spenti è possibile far ruotare i motori ma , come hai già intuito, bisogna applicare una forza notevole sugli assi e solo se si usa un telescopio rifrattore abbastanza lungo come braccio di leva e serrando oltremisura le frizioni , che in condizioni normali intervengono prima ( comunque è pericoloso fare questa operazione anche sulle classiche montature a vite-corona perché si potrebbero danneggiare i denti della corona , specialmente quelle in alluminio )
Prendendo spunto dalla nota esposta da Ippogrifo relativamente agli "scatti" che si percepiscono nella rotazione dei motori passo-passo vorrei chiarire alcuni concetti principali legati alla solita questione : sono meglio i motori passo-passo o i motori CC ?
1) Il motore passo-passo in condizione di pilotaggio a passo intero o mezzo-passo ( full-step o half-step) presenta effettivamente una discontinuità di rotazione o "vibrazione" ma nel caso di utilizzo nei sistemi di puntamento dei telescopi normalmente si usa il pilotaggio a " microstep" che significa dividere in ulteriori micropassi il singolo passo , generalmente 32 0 64 microstep il che significa avere una rotazione del motore estremamente fluida
2) Tenendo conto del pilotaggio microstep vorrei far notare che anche in fatto di risoluzione e precisione di posizionamento se paragoniamo i sistemi a motori passo-passo microstepping con quelli a corrente continua + encoder abbiamo quasi sempre una risoluzione (riferita ad 1 giro di asse AR cioè 24 ore) notevolmente superiore a vantaggio dei motori passo-passo , basta fare 2 conti :
Motore passo-passo = 705 * 200* 64 =
9.024.000 impulsi/24 ore dove 705 è la risoluzione meccanica, 200 sono i passi per giro motore e 64 sono i micropassi per ogni passo motore ( questi dati sono relativi alla motorizzazione del Synscan)
Motore CC + Encoder = 180 * 4 * 4096 =
2.949.120 impulsi/24 ore dove 180 sono i denti della corona, 4 è la riduzione meccanica tra motore e vite e 4096 sono gli impulsi/giro dell'encoder ( questi dati sono indicativi in quanto non tutte le montature sono uguali , le montature più economiche utilizzano una più alta risoluzione meccanica ma encoder con meno impulsi/giro)
Anche se compariamo la risoluzione dei moderni sistemi con motori CC + encoder assoluti ad alta risoluzione pari ad 1 arcsec/impulso , scopriamo che la risoluzione massima che raggiungiamo sempre riferita alle 24 ore è pari a 24 * 60 * 60 * 15 =
1.296.000 impulsi/24 ore ( il 15 finale trasforma i secondi/minuto in secondi d'arco)
Ovviamente nei sistemi con motori CC + encoder assoluti montati direttamente sull'asse di AR si ottiene l'enorme vantaggio di saltare completamente le problematiche relative agli errori del sistema di trasmissione qualunque esso sia, pertanto anche a minore risoluzione si ottiene un'inseguimento ed un posizionamento più preciso , per contro si hanno dei costi decisamente maggiori ed un'elettronica più complessa e delicata
3) Generalmente a parità di classe di montatura la struttura di un motore passo-passo e della sua elettronica è più robusta ed affidabile del corrispondente motore in CC
4) Nel caso in cui la montatura dovesse andare in collisione per una qualunque ragione , il motore passo-passo pur perdendo la posizione non subisce nessun danno ne tantomeno viene danneggiata la sua scheda elettronica, nel caso del motore in CC grazie all'encoder non si perde la posizione ma se non è prevista una protezione del sovraccarico del motore c'è il rischio di danneggiare la scheda elettronica e/o il motore stesso