
Non mi posso lamentare.
Eh no.
Dopo le
quattro uscite in montagna di Dicembre veramente proficue (una media di 50 oggetti nuovi a nottata) non mi posso proprio lamentare.
E invece si!Era dal 9 gennaio che non facevo una nottata intera.
Ora per lavoro, ora (soprattutto) per il meteo...non osservavo da ben 3 mesi.
Una media scarsissima: probabilmente non mi era mai capitato di mancare così tanto dal cielo. Ero affamato!
Il weekend passato è stato metereologicamente stupendo: il ciclone di alta pressione ha portato al "pratone dei milanesi" (a.k.a. Pian dell'Armà), ricolmo di neve, una copiosa dozzina di strumenti e altrettanti astrofili pronti a rubare avidamente fotoni provenienti dal ricco cielo primaverile.
Proprio per la neve ho incontrato l'amico Piero Mazza (il Galassiere), col suo 60cm, 1km prima del pratone.
Sarebbe stata quella la postazione osservativa per le due notti a venire.
Altitudine 1330mt, umidità elevatissima (l'unica nota stonatissima di entrambe le nottate) e temperatura intorno a 1°C. SQM (non L) a inizio nottata: 21.
Dopo aver mangiucchiato un po' di salato e del mitico Pane e Nutella fatto al momento, giunge l'ora di darci dentro con le osservazioni.
Il nuovo cestello del secondario, montato per far spazio alla slitta portafiltri della Moonlite, era al suo vero esordio.
Mi ha fatto un po' penare da Gennaio ma, alla fine, tra una botta e l'altra, sembra andar bene.
Si sarà capito che la voglia di catturare galassie, nebulose e globulari è tanta.
E la lista preparata per le due nottate è bella florida: mappe stampate ad hoc con il campo dell'Ethos da 8mm sull'oggetto da osservare.
In due nottate son venute fuori circa una quarantina di oggetti (media bassina, ma tanto non è una corsa).
Avevo in programma di farmi due ammassi di Abell: uno nell'Orsa Maggiore (
AGC1185), l'altro nel Leone (
AGC1367).
Ma la mole di oggetti da osservare era così tanta che dedicare un paio d'ore per ciascuno dei due ammassi mi ha fatto desistere: sarà per la prossima volta.
Si comincia facile per far rivedere alla retina i deboli fotoni provenienti dalle lontane galassie di
Hickson 44, nel collo del Leone.
Il classicissimo Leo Triplet fatto da
M65,
66 e
NGC3628 visto e rivisto dimenticandomi come un babbo della supernova fresca fresca.
E qualche altra banalità come la
NGC4725 (la bellissima), la
NGC4565 (la mozzafiato) e la coppietta di globulari della Chioma
M53/NGC5053 (quest'ultimo diafano ma presente).
Si cominciava a fare sul serio nell'Orsa Maggiore:
Nei pressi di Merak (beta UMa):
NGC3445 - Mag 12.9 - E' una galassia catalogata da Arp (la n. 24) nel suo catalogo di galassie peculiari. Io la vedo a 150x come un batuffolo di circa 2' d'arco.
A 270x mostra un nodulo a S del centro. La galassia non fa vedere un nucleo stellare, ma verso il centro denota un lieve rigonfiamento di luce. Il suo alone, tendenzialmente rotondo, si screzia maggiormente a E. Non vista la gemellina, quella interagente, di mag. 15.7 PGC32784.
NGC3440 - Pochi primi d'arco a N/O si trova questa galassia di 14-esima magnitudine. La vedo ai margini di un triangolo isoscele di stelle di 13-esima magnitudine. La gx si presenta come un fuso di luce dapprima molto tneue. Poi, con occhio più attento, sembra offrire delicati gradienti di luce al suo interno. Il tutto a 270x. Mantiene la sua forma allungata NE/SO e si contrasta piuttosto bene sul fondo cielo.
NGC3458 - Sempre in zona, vicino la 3445, si trova questa piccola e luminosa gx (mag. 13.2) che appare tondeggiante e con un bel bulge evidente. Il nucleo è altrettanto presente. Non mostra ulteriori dettagli, ma è più evidente delle precedenti due.
NGC3690 - IC694 - Arp296 - E' la volta di questo terzetto di galassie. Le prime due facili (mag. 12 e 12.1), l'altra ai limiti strumentali (15.7). La particolarità del gruppetto è la presenza di ben TRE galassie peculiari di Arp.
Le NGC3690 e IC694 formano l'
Arp299.
L'altra è veramente molto debole, tanto da risultare invisibile all'oculare.
Ma sulle altre due ho segnato: "A 150x appaiono come una brillante condensazione irregolare, che si sta separando quasi in due parti. A 270x gli oggetti cominciano a "separarsi". Nel campo di 22' vi sono come due nuclei. Quello più a O è più brillante. Un unico alone avvolge questi grumi di luce. Alla fine si deduce che le alassie sono sostanzialmente attaccate e sono disposte a formare un piccolo golfo che lascia intuire la natura particolare degli oggetti.
NGC6027 - Sestetto di Seyfert - Molto difficile, questa notte, separarle tutte. Probabilmente il seeing non perfetto o uno strumento che cominciava ad appannarsi per via dell'umidità che toccava il fondoscala dell'igrometro, mi permetteva di vederne soltanto due in maniera netta. La componente E (di 14.4) possiede un bulge più netto e concentrato.
NGC5248 - A 150x questa gx appare come un ovale di grandi dimensioni. Occupa quasi tutto il campo dei 22' dell'Ethos da 8 a 270x. Appare chiaramente allungato in direzione SE/NO, possiede un bulge compatto e luminoso, dove timido e intermittente salta fuori l nucleo in visione diretta. L'alone è interrotto in maniera piuttosto chiara da una lacuna di lluce che circonda il bulge. Sulla parte S-O dell'alone è presente una stellina di 14-ma magnitudine.
NGC5363 - NGC5364 - Una splendida coppia in fotografia, visualmente è meno spettacolare in quanto la 5364 non può mostrare le sue spire sottili e fascinose al nostro debole occhio e con una modesta apertura. Tuttavia è anche bello il semplice contrasto tra le due galassie, diverse fin dalla prima occhiata.
La 5363 è luminosa e abbastanza grande a 270x. A 270x mi mostra una condensazione non centrale, spostata leggermente verso S, dalla parte opposta della stellona di ottava magnitudine poco più a N/O della galassia.
La 5364, invece, è totalmente diversa e appare meglio visibile a 160x come una chiazza uniforme e distinta. Una lievissima condensazione centrale rivela la sua peculiarità: dev'essere una spirale vista di piatto. (Infatti il Megastar la riporta come SA(rs)bc Pec). Ha due stelline di circa 14 mag subito a N/O.
La seconda nottata inizia piuttosto bene con una congiunzione Luna/Giove di altri tempi

La falce del 20% è a 2.5° dal pianeta gigante ormai lontano dall'opposizione.
Ho voluto immortalarli poco prima di osservarli:

Effettivamente la seconda nottata è stata ancora più umida della prima, come si vede dagli strani "baffi" che partono dalla falcetta: il 18-55mm era lì lì per appannarsi completamente.
Alle 20.30 locali, i satelliti medicei sono allineati tutti verso O, con due di questi uno sopra l'altro e molto vicini tra loro. Scoprirò che si tratta di Europa e Ganimede.
Ripartiamo dal tour galattico nell'Orsa, vicino la 23 UMa:
NGC2820 - NGC2814 - IC2458 - La 2820 è quella prominente, subito visibile a 160x accanto a una stella di 11-ma. E' palesemente allungata, quasi esattamente E/O. Non presenta nucleo o bulge, ma un gradiente più concentrato verso l'interno. A 270x la galassia appare come un fuso di luce il cui alone, in visione distolta, si ovalizza rapidamente verso il centro.
La 2814 ne sembra la miniatura, contrastata sul fondo cielo e pochi secondi d'arco a N alla stella di prima. Orientata palesemente N/S.
Anche la deboluccia IC2458 è visibile! 15-esima magnitudine per questo batuffolo che risulta visibile solo rimanendo attenti in visione distolta a 360x. Una volta individuata, diventa chiara e facile. Tondeggiante.
NGC2805 - Pochissimi primi più a S/O c'è la "grossa" del gruppo. A 160x appare sfuggente, poi chiara una volta individuata. E' grande circa 6' d'arco. Mostra chiaramente il bulge compatto che sfuma rapidamente nell'alone diffuso e poco contrastato con il fondo cielo. A 270x perde troppo contrasto questa galassia e svanisce senza mostrare ulteriori dettagli. La foto è del nostro FabioMassimo Castelluzzo
NGC3631 - Probabilmente è l'oggetto delle due nottate. A 160x appare ovvia e di piatto. Ha un nucleo molto evidente e mai stellare, tant'è che si confonde con il bulge granuloso e piccolo. Questo si stempera rapidamente sull'alone galattico che si interrompe lungo quasi tutto il "cerchio" ella galassia. Questa lacuna di luce si fa più intensa a N/E del nucleo, dove, poco più all'esterno, appare a intermittenza un nodulo che può essere tradito da una stellina sull'alone. In realtà non v'è traccia di alcuna stellina da quelle parti, segno che il nodulo è, forse, una regione H-alpha della galassia.
Sempre a 160x, in visione distolta, appare un braccio a S più luminoso del resto dell'alone galattico che si sviluppa in senso antiorario.
NGC4147 - Tanto per cambiare genere, nella Vergine campa quest'ammasso globulare, ai margini del nostro Centro Galattico. E' di 10-ma magnitudine e a 160x appare subito granuloso e non perfettamente rotondo. A 270x mostra meglio le stelle più esterne, a tratti risolte dall'ammasso. Il centro rimane sempre compatto e luminoso ma mai risolto. Mi sembra che si sviluppi lievemente verso N/O.
M85 e NGC4394 - Guardando la M85 non si può evitare la vicinissima 4394, che merita attenzione nonostante la luminosa vicina.
Mentre M85 appare a 160x come un ovale lievemente orientato N/S, con un nucleo che affonda nella luminosità del bulge e una stella di 10-ma nell'alone galattico, la NGC4394 è ben più interessante perchè si mostra immediatamente barrata. Vista di faccia a E della compagnona di Messier è notevole sia in visione distolta che in diretta. A tratti la barra è palese anche in diretta, visibile che parte dal nucleo e termina nei bracci, che si sviluppano in senso antiorario. Notevole.
NGC4293 - Galassia "romboidale", di buona luminosità (è di 11.3) appare come un sigaro di luce corposo e allungato. N ella parte a ridosso del nucleo, visibile solo a tratti, si concentra più luce. Ma non ha il solito aspetto tondeggiante di un bulge galattico. E' più squadrato. A 270x questa parte centrale prende "corpo" maggiormente, e saltano fuori due stelline. Una a E (sarà di 14ma) e una a S (poco più debole).
NGC4111 - NGC4117 - NGC4118 - NGC4109 - La prominente del gruppo è la 4111, ultrasottile anche a 270x. Si mostra di taglio e presenta nucleo stellare e bulge piccolo e concentrato, quasi come una sfera attorno al nucleo. Il distolta si allunga ancora di più. Orientata NO/SE.
Pochi primi più a N/E, dopo aver superato con lo sguardo una coppia sbilanciata di stelle (ottava e undicesima mag.) si presenta la coppietta vicina 4117 e 4118. La prima è quella più luminosa che, però, non si vede immediatamente per colpa della stellona di ottava, da mettere fuori dal campo dell'oculare. Una volta tolto il fastidio, la galassia salta fuori come un piccolo fuso di luce uniforme allungato quasi N/S. A 270x mostra verso il centro un gradiente poco più intenso del resto dell'alone. E il nucleo salta fuori a tratti. La piccolina 4118 è visibile in distolta, piccola e spampanata sul fondo cielo.
Vorrei concludere questo report (sempre che siate arrivati indenni alla fine

) citando la galassiona dell'emisfero Sud, che non avevo MAI visto in anni e anni di osservazione! Roba da non crederci, ma
M83 non mi è mai venuto in mente di puntarla

E invece è facile facile, ovvia ovvia già a 90x. Occupa quasi metà del campo del Nagler 22mm. Un faro. L'alone è circolare, in alcuni punti appare screziato, tradendo l'orientamento dei bracci in senso antiorario. Nucleo
brillantissimo, mostra delle discrepanze di luce attorno al bulge e dettagli difficili da spiegare. se non perdendoci dozzine di minuti a tentare di descriverli. Va beh, lacuna colmata

Termino la nottata intorno alle 5, dopo aver lottato tre o quattro volte con la condensa sullo specchio secondario risolta temporaneamente da un colpo di phon da 12V (reperibile dai teteschi a 20 euro). Anche il primario ha tentato di bagnarsi, ma l'ho stoppato in tempo.
Vi risparmio la lista degli altri oggetti visti, oggettivamente poco interessanti perchè macchioline deboli con pochi dettagli di rilievo.
Per quanto riportato in questo report, consiglio già a chi possiede un 30cm di cimentarsi con questi oggetti, sono degni di nota

Per chiudere la nottata decido di fare uno scatto al cielo estivo visto in aticipo, che fa sempre piacere vedere.
30 secondi di posa su camera fissata al cavalletto con dell'innocente scotch

ISO 1600 e mosso evidente assieme al Cavallino Storno del Sagittario


Grazie per la pazienza, se avete letto tutto e fino alla fine
