Ciao a tutti,
oggi voglio condividere con voi una mini bino-maratona celeste che ho sostenuto sabato scorso. In occasione del mio nuovo acquisto, ovvero un bel cavalletto Triton GFX1, mi viene voglia di provarlo la sera stessa con il mio binocolo GHT 10.5x70. Il mio fido compagno di molte serate non mi ha mai tradito, nonostante la generosissima pupilla d'uscita. Questo binocolo è ottimo per le osservazioni naturalistiche, ma in caso di cielo inquinato non è la migliore delle opzioni, oppure mi sbaglio?
Già altre volte ho messo alla prova il mio binocolo dal cortile prospiciente la casa dei miei genitori e ora voglio tentare la sorte per verificare se i nuovi lampioni installati in una via poco lontana mi permettono ancora di godere il cielo. Dopo molti giorni di pioggia finalmente riesco a scorgere un cielo stellato, che bello!
Una fastidiosa velatura disturba un pò la visione, ma cerchiamo di non chiedere troppo alla pianura padana.
Costellazione del Leone
Incominciamo dalle galassie M65 e M66: la coppia delle due galassie si scorge senza nessuna fatica e riesco ad intravedere deboli variazioni di luminosità delle stesse. Proseguo il tour inquadrando Regolo e salendo lo sguardo cade verso Algieba, bellissima e che forma una coppia apparente con 40 Leo poco distante.
Costellazione del Cancro
Poco distante scorgo, anche ad occhio nudo, come una macchiolina, l'ammasso presepe (M44), che in un binocolo rimane uno spettacolo, anche dalla velata pianura. Ho stimato la magnitudine limite raggiunta intorno alla 10.2. Sono rimasto buoni 10 minuti a godermi lo spettacolo. Scendendo poco a sud si scorge l'ammasso aperto M67, che presentando un centinaio di stelle tra la 10 e la 14 magnitudine è sicuramente meno spettacolare del suo vicino, ma merita una visita.
Costellazione dei Gemelli
Punto il binocolone sulla coppia Castore e Polluce e subito si nota la differenza cromatica tra le due stelle che portano il nome dei Dioscuri.
Costellazione dell'Auriga
Penso che questa costellazione sia la una delle preferibili da visitare se muniti di un discreto binocolo. A circa mezz'altezza del pentagono che le stelle maggiori di questa costellazione formano, si trovano 3 bellissimi ammassi aperti. Si parte dall'ammasso M37, che si mostra in tutta la bellezza multicolore, data da componenti azzurrine e altre arancioni, che contrastano in maniera molto evidente. Poco più all'interno di Auriga si trova l'ammasso Pinwheel, molto più debole del precedente e dall'aspetto vagamente nebuloso. Di più non si riesce ad ottenere, quindi passo allo Starfish Cluster, che si risolve molto più facilmente e rappresenta un equivalente leggermente più debole di M36, ma dalle tonalità più fredde.
Costellazione dell'Orsa maggiore
Parto, per la mia esplorazione della costellazione incominciando dalla splendida stella Megrez e la più classica delle doppie Mizar & Alcor. Decido di inquadrare, quindi, la coppia di galassie M81 e M82. M82 mostra chiaramente dei chiaroscuri, mentre M81 presenta un nucleo circondato da un indistinto alone attorno.
Costellazione dei cani da caccia
Questa piccola costellazione è abbastanza ricca di galassie. La classica M51 è d'obbligo e l'elevata luminosità superficiale permette di indovinare il nucleo centrale e il piccolo alone che la circonda. Mi avventuro ora verso una galassia poco lontana, la cosiddetta Sunflower o M63 che dir si voglia. Tutti noi ricordiamo le bellissime foto che la ritraggono, ma al binocolo lo spettacolo è diverso benchè ugualmente affascinante. La differenza di luminosità tra la zona centrale e quella periferica è molto marcata. Al binocolo è inoltre molto evidente la stellina HD115270, totalmente immersa nella nebulosità e dal vago aspetto di una supernova, quando in realtà ciò è solo dovuto ad un effetto prospettico. Ora una sfida: la galassia M94. Questa galassi di magnitudine totale pari a circa 8.19 è abbastanza difficile da osservare in pianura con il binocolo e inquadrandola non si deve sperare di individuare molti particolari. Diciamo anche che alcuni lampioni e certe volte l'Ipad acceso di certo non aiutano nella visione. Ora mi gratifico con il sempre piacevole ammasso globulare M3, che risulta parzialmente risolto, ma sicuramente non affaticante.
Costellazione della chioma di Berenice
Ora mi voglio rilassare e punto verso l'ammasso aperto Melotte 111. Che bellezza: l'ammasso è decisamente aperto, nel vero senso della parola e le stelle che lo compongono sono così distanziate da risultare veramente godibili al binocolo.
Dopo un paio d'orette sotto il cielo, ritiro la sedia e piego il mio cavalletto, la serata è terminata.
Sono rimasto veramente soddisfatto dal binocolo, ma soprattutto dal mio nuovo treppiede, il quale si giova di una pratica colonna centrale munita di cremagliera che rende agevole l'utilizzo anche di un binocolo non angolato. Buone bino-visioni a tutti!
_________________ Telescopi Takahashi & JSO Oculari Pentax XW,Orto,XO+ NIKON HW Montature Equatoriali e Altazimutali
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