Frutto di un'improvvisata che più improvvisata non si può, abbiamo messo giù questa osservazione in compagnia che tutto sommato è andata bene, complici turni favorevoli. Presenti del forum, il sottoscritto e lauralions88, presente extraforum Edoardo, che è un collega del marito di Laura con al seguito il suo Meade LB 12".
Io come al solito arrivo presto per sfruttare le ultime luci del tramonto onde evitare di dover montare tutto al buio e mentre sto terminando arrivano anche gli altri. Loro in pochi minuti sono già operativi!
Il seeing come da copione per questo luogo è sempre buono anche se stavolta speravo in meglio!
Si parte ovviamente con una Luna crescente di 5 giorni. La prima formazione che osserviamo è il caratteristico ponte lunare al bordo E del mare Crisium, fantastico non tutto gli strumenti. Ci spostiamo più ad E su Cauchy, ben visibili la rupes e la Rima ma visto che la fase radente era ieri non abbiamo osservato i domi. Il mio SCT ormai lo conosco, mi stupisce il rifrattore e mi infastidisce il Dobson, è troppo luminoso (si va di filtri colorati già in prima serata

) e mi snerva l'assenza del moto orario. Il Pentax XW5 che stiamo usando ci regala un bel campo anche a 300x ma a quell'ingrandimento tutto scappa velocemente. Torricelli in prima luce è qualcosa che non si scorda

. Già ai 170x della torretta montata sull'SC mi ipnotizza, a 300x in mono con l'LB picchia pesante. Il piccolo Apo tuttavia non sembra arrancare per nulla: in binoculare a 140x offre un panorama magnifico mentre con l'EF12 si viaggia a 200x. Con le medesime configurazioni spaziamo anche il fondo di Fracastorus alla caccia di microcrateri e irregolarita; se ne contano diverse e senza neppure impegnarci. Tento anche la darta della sostituzione: fuori l'OCS2x e dentro l'ottica presa da una Barlow per pompare ulteriormente l'ingrandimento della torretta e i risultati non sono mancati. Io continuo con la Luna passando per Piccolomini, anch'esso in luce radente, per poi passare alla Valles Rheyta e a Petavius. Anche Laura dalle voci che sento sta facendo da cicerone al marito menzionando altri crateri (Posidonius? Endymion?) mentre Edoardo si gioca Giove. Gli do un'occhiata anch'io, configurazione sempre da 300x: ottimo dettaglio, immagine più luminosa rispetto al 10" e maggiore percezione dei colori. Io torno sulla Luna e mi godo Sinas e i suoi domi in luce radente e in bino barlowata. Tolgo la torretta e monto l'SP6.4 per far osservare anche qualcun altro; tutti lo considerano all'unanimità un oculare da fachiro la dopo che ci guardano dentro si fa la fila!

Con la Luna e Giove che tramontano dietro la fitta boscaglia del parco del Ticino, chi ha una montatura equatoriale fa l'allineamento col polo in prospettiva deep sky. Prima che scappi punto la Eskimo, già che se ne parlava qualche giorno fa', 212x e filtro OIII ed è sempre un bel vedere!

Anche in binoculare col filtro deep sky fa un bell'effetto. M67 molto bello, M44 inutile nel mio strumento che non arriva al grado, mostruosamente bello nel Tecnosky. A Luna definitivamente tramontata si praticano osservazioni deep sky in modalità "cani sciolti" gli oggetti più gettonati sono le galassie; Io parto da M51/101/106/81/82... Edoardo spinge di più dalla parte opposta con M65/66, la Occhio nero e altre galassie a cavallo fra Chioma e Vergine. Credo che la scelta megliore l'abbia fatta lui perchè le galassie nell'Orsa magg/Cani da caccia risentono di più delle luci di Malpensa. Laura invece ha passato una decina di minuti a litigare con M3 tentando di risolverlo col suo rifrattore...

Un po' però c'è riuscita. Col passare del tempo la trasparenza aumenta ma con essa anche la sensazione di freddo dovuta all'umidità paurosa. Saturno mette tutti d'accordo e non appena raggiunge un'altezza decente lo osserviamo proficuamente con tutti gli strumenti. Dopo una mezzoretta stacchiamo, smontiamo tutto e torniamo a casa, umidicci e contenti!
