A parte il fatto che Nibiru è in pazzesco ritardo (doveva passare nel 2011 poi fu annunciato il ritardo per maggio 2012 poi più niente) come se la meccanica celeste fosse un qualcosa che ogni giorno si adatta alle proprie esigenze.
Ma proprio la meccanica celeste, pur con gli adattamenti che si sono avuti nel corso dei secoli, resiste inalterata.
E' grazie alla conoscenza della meccanica celeste che è possibile valutare il rischio di impatti degli asteroidi, che fu possibile prevedere l'impatto nel 1994 della cometa Shoemaker Levy 9 su Giove, che è possibile capire perché la Luna ha quell'orbita e perché la sua rotazione è geosincrona. E così via.
Fra l'altro non si conosce un fenomeno astronomico che sia in contrasto con la meccanica.
Ma se la meccanica celeste è vera allora tutte le opinioni su Nibiru (MAI supportate da foto o calcoli matematici) restano appunto opinioni e non certezze.
Uno studente delle superiori conosce le tre leggi di Keplero e se conosce un minimo di matematica spicciola è in grado di fare due conti. E i conti dicono che per muoversi da Saturno alla Terra su un orbita ellittica, per quanto il rapporto fra semiasse maggiore e minore possa essere elevato) richiede anni.
E un corpo celeste che per anni rimane all'interno dell'orbita di Saturno è visibile a occhio nudo e perciò fotografabile.
Ma nessuno ha mai dato le coordinate né nessuno lo ha mai fotografato. Strano? Nooooo!!
Se si guarda un bassorilievo di epoca molto lontana si possono fare mille e più ipotesi ma senza riscontri scientifici (SCIENTIFICI!!!) queste restano tali e al più fanno vendere libri. Eh sì. Basta andare controcorrente inventandosi ipotesi fantasiose e automaticamente si vendono libri e si fanno soldi mentre se si resta nei canoni corretti e scientifici non si viene letti neanche se si regalano i libri.
Ma torniamo ai Babilonesi (o se preferiamo i Maya o gli Assiri o i Caldei ecc. ecc.)
La loro conoscenza, le loro tecnologie e la loro cultura non sono certo paragonabili a quelle dei giorni di oggi.
E pretendere di vedere quello che hanno lasciato basandosi sulle nostre conoscenze è molto fuorviante e sbagliato.
Chi ha scolpito il bassorilievo era una persona dell'epoca e voleva raffigurare qualcosa. Ma cosa? Non lo sapremo mai perché quella persona è ormai polvere da millenni. Quelle che possiamo fare sono congetture ma tali restano. Dire che conoscevano più pianeti del sistema solare rispetto a quanti ne conosciamo noi è assurdo. Quali prove abbiamo che erano in grado di osservare oggetti oltre la sesta/settima magnitudine (è il limite a occhio nudo)? Nessuna.
Noi, con i nostri telescopi amatoriali, raggiungiamo anche la ventiduesima e ce ne sono prove da parte di astrofotografi di questo forum.
Si tratta di vedere oggetti centomila volte più deboli di quelli che vedevano i Babilonesi
Poiché le scoperte su nuovi oggetti del sistema solare avvengono molto spesso da parte di astrofili (solo negli ultimi anni sono stati creati sistemi di ricerca professionale automatizzata) un eventuale oggetto "alieno" non sarebbe stato visto da qualche astrofilo? E in quel caso non si sarebbe saputo subito?
L'ipotesi poi che questo pianeta sia in orbita identica a quella terrestre ma dalla parte opposta al sole fa ridere ancora di più. Se è così e ammesso che le varie sonde che si muovono nello spazio non lo avessero intercettato, ammesso che non si fosse rivelato mediante perturbazioni gravitazionali su Marte e su Venere, come avrebbero fatto i Babilonesi a scoprirlo se era dalla parte opposta del Sole e si muove con la stessa velocità terrestre? Sarebbe stato allora come ora invisibile e pertanto non avrebbero potuto scoprirlo. Meditate gente, meditate!!
Ultime righe sulla Luna.
La Luna, come già detto, non è l'unico satellite gigante in assoluto nel sistema solare nè lo è relativamente al proprio pianeta di riferimento.
Per cui non è unica. Non lo è neanche nella sincronia fra orbita e rotazione.
E statisticamente parlando il nostro sistema solare è insignificante nella varietà de cosmo. Conosciamo pochi (statisticamente) sistemi extrasolari e in quasi tutti questi sistemi troviamo un pianeta gigante (molto spesso più grande di Giove) orbitante in un'orbita strettissime, più piccola di quella di Mercurio.
Allora il nostro sistema solare è un'eccezione? Non lo sappiamo. La planetologia extrasolare ha limiti strumentali per cui possiamo rilevare, per ora, solo i pianeti giganti e vicini alla stella (salvo pochi altri e rari casi). Tutti gli altri pianeti restano al di sotto della soglia di osservabilità, per ora.
Magari in futuro ne scopriremo di altri, magari pianeti gemelli orbitanti uno attorno all'altro o pianeti che percorrono la medesima orbita come perle su una collana. Ma se questo, ammettiamo, venisse scoperto fra 10.000 anni e qualcuno scoprisse anche alcune collane di perle fossili vorrebbe dire che le nostre donne del 2000 sapevano dell'esistenza di pianeti in fila???
