I cicli solari di 11 e di 33 anni, oltre che cicli anomali che possono avere una durata molto superiore a queste cifre, rispondono molto meglio al “ Sole Freddo di Renzo Boscoli” che non alla teoria ufficiale che vuole all’interno del sole una temperatura di 30 milioni di gradi.
Infatti se la temperatura interna del sole fosse tale dovremmo aspettarci delle correnti all’interno del sole molto veloci con rapido ricambio idrogeno-elio, che farebbe venir a mancare completamente i cicli solari. Sarebbe impensabile, se la temperatura all’interno del sole fosse di 30 milioni di gradi immaginare dei cicli tanto lunghi, non ci sarebbero neppure i cicli, ma un uniformità nell’attività solare. E perché questo? Perché l’idrogeno bruciato (o meglio fuso in elio) sarebbe rapidamente sostituito da altro idrogeno non essendo ammissibili con altissime temperature correnti lente. Pertanto Renzo Boscoli, ricercatore del CERN ha formulato una sua teoria, alla quale poi hanno aderito altri fisici, basti pensare a Speri Omero che era un attivo sostenitore della teoria del Boscoli. Questa teoria che potrà non piacere a molti, dà però ragione del perché i cicli solari siano lenti.
Le teorie del sole caldo non hanno mai saputo spiegare i cicli solari ritmici e soprattutto tanto lenti. Immaginando invece un sole dove il ricambio idrogeno-elio sia lento, e questo è possibile solo se il sole è freddo dentro, nel suo nocciolo il quale sarebbe costrituito da più strati, va da se che bruciati gli strati più interni con una fusione a bassa temperatura, ci vorrà molto tempo per un ricambio , e cioè perché altro idrogeno confluisca nelle zone più interne del nucleo provocando la fusione.
I 30 milioni di gradi possiamo dimenticarceli, ma è una rivoluzione a livello astronomico perché tutte le stelle inevitabilmente avranno questa struttura, e ciò spiega molto meglio la diversa luminosità delle stelle e la loro ciclicità.
Non dovete pensare nel nucleo del sole, data la pessione, l'elettrone colassando sul protone generi calore e che questo collasso avvenga quasi contemporaneamente per tutti gli atomi di idrogeno. Semplicemente questo collasso avviene raramente, poniamo, solo per fare un esempio per un atomo di idrogeno ogni milioardo di atomi di idrogeno poniamo ogni minuto (considerata la vita del sole), ma complessivamente, considerando tutto il nucleo del sole, il numero di neutroni prodotti è enorme. Ed è chiaro che questa semplice reazione provocherà un bel scombussolamento, dal momento che non è la sola reazione, ma si formeranno anche dei protoni liberi e degli elettroni liberi che formeranno elio e sostanze più pesanti. Ma data la presione non si svilupperà calore perchè non ci sarà moto se non minimo degli atomi e questo per la pressione spaventosa che li tiene ben compattati. Poi a mano a mano che protoni, neutroni ed elettroni verranno spinti verso l'esterno troveranno zone con minor pressione e quindi potranno incidere sul moto oscillatorio degli atomi. In superfice chiaramente la pressione diventa minima ed è li che abbiamo la massima temperatura. Ora immaginate una stella molto più grande del sole, la pressione al suo centro sarà molto maggiore e quindi anche tutte queste reazioni che abbiamo elencato. Il flusso di protoni ed elettroni verso l'esterno sarà molto maggiore e quindi la temperatura in superficie sarà molto maggiore. Se noi invece ci atteniamo alla teoria classica, e cioè di fusioni nucleari all'interno del sole e ad altissima temperatura, ci sarebbe il rischio di una reazione a catena, cioè praticamente la stella scoppierebbe. Un esplosione atomica in un oceano di idrogeno e di deuterio e di trizio, causerebbe inevitabilmente delle reazioni a catena.
Ultima modifica di SauroClaudio il giovedì 28 marzo 2013, 23:43, modificato 1 volta in totale.
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