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Autore Messaggio
MessaggioInviato: lunedì 18 marzo 2013, 12:40 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:32
Messaggi: 192
Località: Caserta
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Salve a tutti,
ho provato a fare delle riprese con la mia Magzero 5m attaccata al teleobiettivo Canon 28-135 tramite l'apposito adattatore obiettivi per camere CCD della GEOPTIK e due distanziatori da 7 mm ciascuno. Ebbene il risultato è stato che mentre alla distanza 0,5-5 m riuscivo a mettere bene a fuoco qualsiasi oggetto, invece a distanze superiori (infinito) le immagini erano sempre sfuocate. Insomma non riuscivo a focalizzare. In pratica cercavo di vedere le montagne o i tetti (antenne e canne fumarie) dei palazzi nei dintorni, ma non riuscivo mai a raggiungere la messa a fuoco, vi andavo vicino ma non ci arrivavo. Perchè? Dove ho sbagliato?

Grazie per qualsiasi aiuto o commento

Carlo


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MessaggioInviato: lunedì 18 marzo 2013, 14:48 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 16149
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
Hai semplicemente allontanato troppo il sensore (rispetto il punto di fuoco all'infinito dell'obiettivo), prova a togliere uno dei distanziatori di 7 mm e vedi fino a dove mette a fuoco, se non arrivasse all'infinito togli anche l'altro distanziatore.

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Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


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MessaggioInviato: lunedì 18 marzo 2013, 20:42 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:32
Messaggi: 192
Località: Caserta
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Lo avevo pensato. Devo provare, anche se il numero dei distanziatori mi è stato indicato dal negoziante. Ma in ogni caso, il numero dei distanziatori varia in base alla distanza di messa a fuoco? Avevo capito che rimanevano sempre gli stessi. Il problema si pone nella lunga distanza fino a infinito, ma non da vicino (<10m).

Grazie lo stesso, e comunque ti farò sapere.

Carlo


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MessaggioInviato: lunedì 18 marzo 2013, 23:12 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 16149
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
Qualsiasi complesso ottico (in questo caso a rifrazione) mette a fuoco i raggi provenienti da infinito (quindi paralleli) ad'una distanza pari alla lunghezza focale risultante di detto complesso ottico, fa ciò deflettendo i raggi luminosi di uno specifico angolo, tale angolo è costante, quindi se l'oggetto da mettere a fuoco non è piu all'infinito ma piu vicino all'obiettivo, i raggi che arrivano a questo non sono piu paralleli ma divergenti e poiché saranno deflessi sempre dello stesso angolo il piano focale (dove tale oggetto sarà a fuoco) sarà ovviamente arretrato di una certa quantità, dipendente dalla distanza (finita) dell'oggetto e si arriverà al limite che quando un oggetto sarà ad'una distanza dall'obiettivo pari alla lunghezza focale dello stesso, il piano focale sarà posto a distanza infinita.
Di seguito un'immagine che chiarirà il concetto...
Allegato:
Disegno1.jpg
Disegno1.jpg [ 120.19 KiB | Osservato 931 volte ]

E' per questo che se non si riesce a mettere a fuoco ad infinito, 99 volte su 100 la soluzione è avvicinare il piano focale (sensore, oculare, ecc) all'obiettivo.

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MessaggioInviato: martedì 19 marzo 2013, 8:27 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:32
Messaggi: 192
Località: Caserta
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Si Angelo, ho capito perfettamente quello che hai scritto, ma il punto è che si presuppone l'utilizzo del CCD con l'adattatore per obiettvi fotografici per oggetti posti ad infinito anche perchè altrimenti non avrebbe senso. Pertanto mi aspettavo che la presenza dei distanziatori fosse per le riprese di soggetti lontani. Il fatto che invece metto a fuoco i soggetti vicini e non quelli lontani mi fa venire dei seri dubbi. Non è normale, è per questo che penso di sbagliare qualcosa, ma non so dove.


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MessaggioInviato: martedì 19 marzo 2013, 13:17 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 16149
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ora è chiaro.
Considerato che ogni obiettivo fotografico ha un "tiraggio" fisso, compatibile con la fotocamera cui dovrebbe essere collegato (ad esempio su Canon questa è di 44 mm dalla battuta di collegamento della baionetta), controlla questa distanza se è appunto di 44 mm.
Ho guardato l'adattatore geoptik (è questo giusto? http://www.otticasanmarco.it/catalog.as ... brandID=10 ), francamente c'è poco da sbagliare nel montaggio, nella spiegazione dicono che per EOS ci vuole un back-focus totale di 45 mm (?), con le loro misure viene 12,5 (MZ5) + 14 mm (due distanziatori da 7 mm) + 19 mm (spessore adattatore) = tot 45,5 mm, quindi il problema (secondo me) risiede in questi 1,5 mm di troppo rispetto ai 44 mm indicati per Canon (http://it.wikipedia.org/wiki/Tiraggio e http://foto.bonavoglia.eu/tiraggio.html), quindi (sempre secondo me) dovevano darti una seconda prolunga da 5 mm (in mancanza di una "precisa" da 5,5 mm) e non da 7, il bf totale sarebbe di 43,5 mm, ma credo gestibile dal focheggiatore dell'obiettivo per focheggiare ad infinito, solo ti giochi un po di metri come minima distanza di messa a fuoco.

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MessaggioInviato: martedì 19 marzo 2013, 18:38 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:32
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Ora sono daccordo. Quindi la mia perplessità che ci fosse troppa distanza era fondata. Ci sarebbero voluti uno da 7 e l'altro da 5 mm, non due da 7 mm.
Ti ringrazio per le delucidazioni.

Carlo


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