Il fatto è che il Sole ha luce piu che in abbondanza, quindi si cerca di ridurla, tipicamente per renderla "accettabile" al nostro occhio deve essere ridotta di circa 100.000 volte, gli specchi non alluminati (o meglio lo specchio primario non alluminato) trasmette all'incirca solo il 5% della luce solare (quindi 1/20) pur mantenendo la precisione ottica di focalizzazione di uno specchio astronomico, questo 5% va ulteriormente ridotto di altre 5.000 volte e questo si puo fare interponendo solitamente due filtri in cascata, ad esempio un
ND3 (filtro neutro densità 3, che riduce di 1.000 volte la luce) + alternativamente un
ND0,6 (filtro neutro densità 0,6, che riduce di 4 volte la luce) oppure un
polarizzatore variabile (filtro in grado di ridurre la luce da 2,5 volte fino a 100 volte) od anche un
filtro continuum (filtro centrato sulla banda 540nm che fa risaltare i dettagli della fotosfera solare).
La soluzione dello specchio non alluminato permette (di solito) una migliore focalizzazione della figura solare (che si traduce i migliora qualità, maggior contrasto e quindi possibilità di percepire meglio i dettagli), poiché non si interpongono filtri a tutta apertura davanti al telescopio, visto che questi normalmente un po disturbano il fronte d'onda in ingresso nel telescopio, questo perché tali filtri posso essere o in vetro ottico (questo per non degradare l'immagine deve essere esattamente pianparallelo lavorato con gran precisione, appunto a tolleranze ottiche) o in pellicola come l'astrosolar (lo spessore minimo della pellicola contribuisce a degradare poco l'immagine ma fino ad un certo punto); in pratica è come se fosse la versione per rifrettori del
prisma di Herschell (che puo infatti essere usato solo sui rifrattori).
Sul sito di Fulvio Mete vi è
questa pagina che spiega come costruire un prisma di Herschell ed il perché un pezzo di vetro trasparente riflette comunque una porzione della luce incidente, ecco, uno specchio non alluminato funziona all'incirca allo stesso modo.