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Autore Messaggio
MessaggioInviato: venerdì 1 marzo 2013, 22:23 
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Iscritto il: sabato 14 maggio 2011, 23:03
Messaggi: 32
Ma infatti il vantaggio dell'aumentare di diametro e passare da una lente acromatica ad uno specchio è proprio quello.
Oltre alla maggior luce, la possibilità di spingere su gli ingrandimenti perdendo poca luce, e perciò avere ad alti ingrandimenti immagini dettagliate e leggibili.
Cosa che un ottica acromatica fatica molto a dare.
Ricordo che nel mio acromatico da 150 F5 a 150 x era tutto buio ed era impossibile fare un planetario decente.
La cosa cambia drasticamente in ottiche apocromatiche, perciò in tutte le riflessioni a specchio, l'assenza di abberazioni e luce diffusa permette di spingere molto su gli ingrandimenti,mantenendo immagini ben leggibili.
Quando portai a casa il binoMak da 150, rimasi molto sorpreso da come reggeva bene gli alti ingrandimenti anche su oggetti deep,per esagerare provai sulla nebulosa di Orine 400 ingrandimenti e rimasi stupito da quanto fosse grande e perfettamente pontiforme il trapezio, con le zone più luminose della nebulosa ancora ben visibili.
Però,in quanto all'Istar, non penso che non si possa andare oltre i 50x, anzi penso che un ottica del genere, sopratutto per il suo prezzo, i 150-180x li regga dignitosamente su oggetti luminosi, altrimenti non avrebbe neppure senso commercializzarla.
Inoltre il raggiungimento di una pupilla di 2mm in condizioni ottimali di osservazione è d'obbligo, in quanto si sa che il meglio di un ottica viene fuori proprio intorno ai 2mm di pupilla d'uscita, e nel caso dell'Istar sarebbero 100 ingrandimenti che, secondo me, li regge benissimo.

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Binoscopio Astromeccanica Intes MK 66 Deluxe
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MessaggioInviato: sabato 2 marzo 2013, 9:02 
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Iscritto il: domenica 7 settembre 2008, 11:45
Messaggi: 3032
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
Tempo addietro lessi di un correttore di cromatismo (Chromacor), ma era per un 150 f/8. Non so che resa possa avere sul tuo...
Esistesse qualcosa del genere per il 200 f/6 (magari realizzato dallo stesso fabbricante) ne venderebbero sicuramente di più... ;)

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Marco Pierfranceschi,
autore dei libri:
- Il cielo ritrovato - guida pratica all'astronomia visuale (manuale)
- Breve guida all'astronomia amatoriale (vademecum)
- Ripensare le città (saggio)
- La Principessa Scimmia (fiaba/fantasy)
...nonché blogger (Mammifero Bipede, su Wordpress)


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MessaggioInviato: sabato 2 marzo 2013, 9:53 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Grazie Ivan, il senso del discorso dei 50x ora è molto chiaro. In pratica si sconsiglia quello strumento per un uso diverso da quello dell'osservazione a bassi ingrandimenti, rich-field e roba simile. Oppure si accetta una degradazione dell'immagine oltre i 50x a causata dal cromatismo residuo.

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Ciò che non ha termine non ha figura alcunaLeonardo da Vinci


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MessaggioInviato: sabato 2 marzo 2013, 17:06 
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Iscritto il: domenica 1 giugno 2008, 19:38
Messaggi: 1928
Località: milano
non ho letto tutta la discussione, quindi posto senza sapere "cosa avete deciso"

Mia esperienza personale con due strumenti a confronto (su varie notti nell'arco di circa 6 mesi)

1) TMB 203 F9
2) ORION UK NEWTON 300 F4

Su tutti gli oggetti, forse con un pareggio sugli ammassi globulari, il rifrattore mostrava di più e meglio.

Al tempo stesso devo anche dire che, invece un newton da 40 cm. (in configurazione dobson di Reginato) offriva di più sul cielo profondo.
Pianeti: rispetto a entrambi in riflettori SEMPRE davanti il rifrattore, su tutti i soggetti testati (Giove, Saturno, Marte).

dimenticavo: località di osservazione... Valle D'Aosta, quota 1900 metri, assenza di luce parassita, postazione al buio totale e incuneata in cima a una valle senza paesini con luce diretta.



Paolo

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MessaggioInviato: sabato 2 marzo 2013, 17:14 
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Iscritto il: domenica 1 giugno 2008, 19:38
Messaggi: 1928
Località: milano
Aggiungerei una considerazione, che nulla inficia la resa dello strumento quando è montato, acclimatato, etc..
Considerazione che non tocca nemmeno l'aspetto "prezzo dello strumento".
A mio modo di vedere un rifrattore acromatico da 20 cm. aperto a f10 non ha alcun senso.
Altrettanto non ha alcun senso un rifrattore da 20 cm. acromatico aperto a f20.
Ed è risaputo quanto io ami i rifrattori (anche acromatici).

Altra cosa è un "vero" apocromatico da 20 cm. aperto, magari a f8 o f9 (non meno)
A questo punto subentra la logica del costo/prestazioni.
Anche qui non ci siamo, obiettivamente.
Costano troppo e benché, sui pianeti, siano imbattibili (compresi specchi molto più grossi) francamente conviene, per uso visuale, altra tipologia di strumento che permette di usare oculari di focale più lunga.
Questo il mio parere.

Paolo

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MessaggioInviato: sabato 2 marzo 2013, 17:18 
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Iscritto il: domenica 1 giugno 2008, 19:38
Messaggi: 1928
Località: milano
Per IVAN:

ritengo le ottiche ISTAR non eccelse, almeno quelle acromatiche semplici.
Ben meglio sembrano andare le versioni R30 e R35.
Nel caso tu voglia "sposare" la filosofia dell'acromatico ISTAR a basso costo (quello standard), non posso comunque biasimarti. Un rifrattore da 20 cm. è sempre un bel "pezzo". Non sperare però di avere prestazioni uguali a quelle di un TMB o di un AS 200 perché saresti molto fuori strada.
Forse limiterei un po' l'apertura e propenderei per una ottica migliore, oppure, sempre spendendo di più (circa il doppio) opterei per la versione ISTAR denominata R30.
Comunque sia: in bocca al lupo.

Paolo

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MessaggioInviato: sabato 2 marzo 2013, 17:52 
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Iscritto il: mercoledì 18 marzo 2009, 13:26
Messaggi: 2226
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ciao Paolo e grazie per il tuo contributo.

A parte la questione prezzo purtroppo gli Istar che mi consigli tu sono si validi ma partono da f/8 e gestire un tubo da 1.6m o più non me la sento.

Io ho l'esigenza di far stare il tubo nel bagagliaio della macchina o al più appoggiato su un sedile posteriore abbassato.
Poi non mi interessano le prestazioni planetarie, l'importante è che i suoi 100/120x li faccia sul profondo cielo.

Comunque Ales mi dovrebbe dare le risposte che cerco in settimana, incrocio le dita.


Chissà diaframmato a 150mm quindi f/8 con filtro semi apo e torretta binoculare magari si comporta bene anche sui pianeti :)

Ivan

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Dobson RP Astro Phoenix 16" equipaggiato con TS SWA 38mm 70°, ES 24mm 82°, ES 14mm 82°, Televue Ethos 8mm 100°, Astronomik 2" UHC, torretta Baader Maxbright con correttore di coma+tiraggio da 1.7x e coppia di Vixen NPL 30mm.

Binocolo Nikon EDG 8x42, Canon 10x30 IS


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MessaggioInviato: domenica 3 marzo 2013, 16:48 
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Iscritto il: sabato 7 luglio 2007, 14:10
Messaggi: 2307
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
considera che stan sfornando i vari modelli del Raycorr per renderli simil ED, oltre alle R30-R35.

allo stesso prezzo esistono poi anche le versioni trust TCR con doppietti sottili se vuoi ridurre i pesi.

so che producono un Asteria TCR 204-8 R35 (4K $) e ad un cliente han proposto un Phoenix TCR 204-6 (3K $) visto che voleva spendere un po' meno ed avere meno ingombro.

se poi vuoi spendere anche meno te lo spediscono smontato e te lo monti tu. li trovo una azienda giovane e dinamica, mi piacciono molto :)

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Montature: Az Eq6 Skyscan
Ottiche: Istar 150 f/8, RC10 Truss GSO
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MessaggioInviato: domenica 3 marzo 2013, 18:36 
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Iscritto il: mercoledì 18 marzo 2009, 13:26
Messaggi: 2226
Tipo di Astrofilo: Visualista
Per carità la versione TCR è inguardabile :)

Io al momento li trovo terribilmente lenti, ho scritto a Mike due settimane fa per due volte e senza ottenere risposta. Poi mi sono iscritto al forum per alcune informazioni e non hanno risposto. Ales ha una email da venerdì spero che in settimana risponda.

Una cosa è certa, la mancanza di una anagrafica adeguata degli strumenti che vendono non è una bella cosa, persino i cinesi dicono di più.

Del WFT 204 f/6 non sai ne il peso, ne se la cella è collimabile, non sai se il paraluce è retrattile e se si la lunghezza di trasporto. Sul sito c'è scritto disponibile ma forse non lo è...

É da due settimane che sto cercando queste risposte..

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MessaggioInviato: lunedì 4 marzo 2013, 10:00 
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Iscritto il: sabato 7 luglio 2007, 14:10
Messaggi: 2307
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
beh so che Ales a cui hai scritto è in viaggio per accordi (il loro fornitore di vetri per apo ha chiuso), infatti avvertivano che fino agli inizi di marzo non avrebbero potuto rispondere prontamente. hai provato a sentire mike, è il commerciale americano ma magari qualcosa sa.

il tcr non lo trovo inguardabile, non è un officina stellare, ma cmq assai utile visto che dimezzo il peso e cosi posso maneggiarlo da solo senza spaccarmi la schiena (oltre a sforzare meno la montatura), sto risparmiando per prendermene uno :)

ogni volta che gli utenti han chiesto per un miglioramento, han verificato la fattibilità e il mercato e lo han realizzato, non ne vedo molti di simili; han un catalogo molto modulare (ammetto scritto da cani) che permette di assembarti il rifrattore che vuoi, gli altri si limitano a marchiare prodotti di altri vendendo sempre le stesse cose, certo i prezzi non sono economicissimi visto che l'ideale è andare sugli R30, ma sul mercato l'unico acro fatto bene è il 150 f/6 Ts Individual, se lo voglio f/10 o da 180mm devo farmelo fare da un artigiano.

da cosa cosa ho letto le celle sono tutte collimabili, forse solo le versioni slim non lo sono ma potrei sbagliarmi

se conosci altre marche sono tutto orecchi visto che ne devo prendere uno anche io

PS - non credo che un WFT 204 f/6 rientri tra i telescopi da viaggio :P

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