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Autore Messaggio
MessaggioInviato: giovedì 28 febbraio 2013, 20:23 
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Iscritto il: venerdì 17 marzo 2006, 18:53
Messaggi: 1174
Località: 44°53'N 8°58'E
Tipo di Astrofilo: Visualista
ivan puo' darsi che il 20cm non esca con le ossa rotte, anche se un newton da 40cm è una bella bestia, ma devi considerare anche un altro aspetto: dove lo piazzi un cannolo da 20cm a rifrazione? ti servirà una buona montatura (piu' di una eq6, anche se non hai intenzione di sparare in alto con le magnitudini). un dob da 40 è gia finito e completo, un rifra da 20cm ...è solo metà dell'opera.
detto cio, che trascende dal quesito, ... non so che dire, mai avuta la possibilità di fare il raffronto :D . comunque, potessi scegliere, e non avessi problemi logistico-gestionali (ed economici) mi piglierei il rifrattore, magari f10. non amo i newtoniani, men che mai i dobson, piuttosto un SC grosso su EQ, tutta la vita! :D

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Alessandro



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MessaggioInviato: giovedì 28 febbraio 2013, 20:40 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:07
Messaggi: 567
Non esce con le ossa rotte?? ma vogliamo scherzare??

Prova a guardare sotto un buo cielo, in quanto sotto cieli inquinati non si osserva il cielo ma si leggono libri e giornali, scrivevo prova a osservare un paio di oggetti facili quali m13 o m3 con un 20cm e poi con un 40cm.

Ti assicuro che il 20cm non ne esce rotto in quanto non ne esce affatto :mrgreen:

P.S. ah, scuste, quanto sopra pura opinione/esperienza personale.

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MessaggioInviato: giovedì 28 febbraio 2013, 20:44 
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Iscritto il: sabato 14 maggio 2011, 23:03
Messaggi: 32
È vero che a 50x con un Ethos si possono avere 2° di campo che su un 200 devono essere strepitosi,ma alla fine secondo me il gioco non vale la candela.
Spendere 3000 dollari (prezzo da OPT) per un strumento con il quale oltre i 50x si ha troppo cromatismo non vale la pena.
Con gli stessi soldi è meglio un buon dobson da 400 con il quale si possono tirare gli ingrandimenti su tutti gli oggetti, ci si fà un ottimo hi-res e tira fuori oggetti deboli impossibili con il 200.

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Binoscopio Astromeccanica Intes MK 66 Deluxe
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MessaggioInviato: giovedì 28 febbraio 2013, 21:12 
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Iscritto il: lunedì 19 gennaio 2009, 21:32
Messaggi: 2887
Località: LV426/Acheron
Ivan, il contrasto che dici, quello a bassi ingrandimenti, non dipende dalla MTF del telescopio ma da altre cause.

la prima è la cosiddetta luce parassita. Guarda dentro il fuocheggiatore senza oculare. Vedi solo il primario o vedi altro? Due esempi: una notte a Casera razzo il 50 cm di Lorenzo Burti non "rendeva" come il il mio 40 cm. Cos'è cosa non è, alla fine "bingo!". Il 50 di Lorenzo ha la cella classi aperta sul fondo. C'era neve e la neve vista da fuocheggiatore era luminosa quanto il cielo riflesso dallo specchio. Era come se ci fosse inquinamento luminoso. Almeno tanta luce quanta quella degli oggetti, cioè più mezza magnitudine (e ben puoi capire la differenza fra osservare a 21.70 o osservare a 21.20). Ecco perché le spirali delle galassie si vedevano meglio in 40 cm.
Esempio numero due. Toccato a me dopo la rialluminatura del secondario. Non avevo annerito il bordo pensando: "cosa voi che conti il bordo sotto un cielo di 21.7". Errore. Guardando dentro il fuocheggiatore la faccia di lato deò secondario era chiara tanto quanto il cielo riflesso da secondario e primario. Come se ci fosse qualche decimo di inquinamento luminoso.
Terzo esempio: una notte mi chiedevo come mai nella parte bassa del campo gli oggetti si vedessero meno contrastati. Guarda dentro il tubo e toh... dal bordo basso del fuocheggiatore si traguardava il cielo. Ora ho un paraluce.
Morale: guarda dentro il fuocheggiatore. Se vedi qualche cosa oltre al cielo riflesso sul primario quella è perdita di contrasto. Ovviamente in un rifrattore puoi sempre e solo vedere il cielo e basta attraverso la lente. Come al solito il rifrattore è a prova di dummy.

Punto numero 2. Scattering della luce sulle superfici ottiche. Ti avranno detto che la polvere non fa danni? Che uno specchio lo puoi lasciare sporco. Errore: la polvere toglie poca luce ma quella poca la sparpaglia e quando la sommi a qualche cosa ìche dovrebbe essere nero (il fondo cielo) questo non è più nero. E' come se fosse inquinato.
Variante: alcune alluminature diffondono un bel po' di luce. E' il caso di strati deposti male, che sono pieni di difetti microscopici (di cui i pinhole sono il caso estremo). Ognuno di questi microdifetti diventa sorgente di diffrazione (più o meno come i granelli di polvere, solo che questi non li puoi lavare via). Prova del nove: accendi la luce di una torcia, puntala sullo specchio e guarsdala riflessa. Se non è brillante ma lattiginoso il problema è là: nello strato riflettente.


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MessaggioInviato: giovedì 28 febbraio 2013, 21:18 
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Iscritto il: lunedì 26 dicembre 2011, 10:44
Messaggi: 88
Tipo di Astrofilo: Visualista
prendere un 200mm. acro, per poi osservare a 50x, pena il cromatismo non credo sia il massimo, allora tanto vale tenersi un 150/8 con un buon oculare, e si ottiene più o meno lo stesso risultato. un telescopio, secondo me, vale se puoi salire di ingrandimenti e avere nello stesso tempo ottimi risultati, sia come cromatismo che come definizione.


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MessaggioInviato: giovedì 28 febbraio 2013, 21:54 
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Iscritto il: sabato 14 maggio 2011, 23:03
Messaggi: 32
Se proprio vui uno strumento per poter osservare a bassi ingrandimenti e grandi campi, meglio un binocolone o ancor meglio un binoscopio.
Ok ammetto,io per gli ultimi sono un po maniaco. :D
Anche se è da diverso tempo che penso a un grosso dobson!
È vero che il passo verso un grosso dobson è sempre un po complicato,sopratutto per dei rifrattoristi abituati ad avere uno strumento relativamente comodo, veloce,semplice e che non necessita di manutenzione,mentre il dobson lo devi montare,collimare, acclimatare,bilanciare,se è grosso ti serve anche una scaletta,poi alla fine lo devi smontare.
Ma se si vogliono osservare in tutto il suo splendore gli oggetti che il cielo ci regala,non c'è alternativa.
Ricorda che certi oggetti,i piu luminosi iniziano a diventare fotografici con aperture da 60cm in su, sempre e ovviamente sotto un cielo buio. :!:

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MessaggioInviato: venerdì 1 marzo 2013, 10:49 
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Iscritto il: domenica 7 settembre 2008, 11:45
Messaggi: 3032
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
Io più che sul "trasferimento di contrasto" ragiono sul trasferimento dello strumento, ovvero lo prendo e me lo porto dove si vedono davvero gli oggetti, non i loro "fantasmi".
L'unico "accessorio", l'unica "prestazione extra" veramente fondamentale di uno strumento è il cielo buio, quando trovi quello ti cambia il mondo.
Io ho solo un 30cm, ma dal cielo di Lastovo, Croazia, (SQM 21,5) la componente NGC6992 della Velo col filtro OIII aveva un bordo nettamente seghettato, cosa che in Italia, sotto cieli da 21~21.1, non ho mai osservato.
Lo so che ripeto sempre le stesse cose, ma il fatto è che un cielo da deep-sky in Italia è diventato più raro di un politico onesto, e per trovarlo bisogna muovere le chiappe.
Strumenti da postazione fissa hanno senso solo per astroimaging, IMHO.

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Marco Pierfranceschi,
autore dei libri:
- Il cielo ritrovato - guida pratica all'astronomia visuale (manuale)
- Breve guida all'astronomia amatoriale (vademecum)
- Ripensare le città (saggio)
- La Principessa Scimmia (fiaba/fantasy)
...nonché blogger (Mammifero Bipede, su Wordpress)


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MessaggioInviato: venerdì 1 marzo 2013, 11:43 
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Iscritto il: sabato 14 maggio 2011, 23:03
Messaggi: 32
"Purtroppo" quoto pienamente, in Italia la vita di noi astrofili visualisti è diventata molto difficile, e temo continui a peggiorare. :cry:

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MessaggioInviato: venerdì 1 marzo 2013, 12:29 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ho letto il termine "ossa rotte", ma era applicato al telescopio. Ma scusate, avete mai provato a maneggiare un rifrattore a lunga focale da 20 cm? Lo avete mai visto? E' usabile solo in un osservatorio, altrimenti con le ossa rotte si trova l'astofilo. Anche perchè la montatura per sostenerlo è già di per sè da "ossa rotte" solo per trasportarla, non dico per acquistarla...

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Ciò che non ha termine non ha figura alcunaLeonardo da Vinci


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MessaggioInviato: venerdì 1 marzo 2013, 12:57 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:40
Messaggi: 5906
Località: Magenta (MI)
Ivan, in un 20cm rifrattore gli oggetti deep che ti proponi di osservare appariranno gradevolissimi e persino affascinanti, non c'è dubbio, già lo sono in un 15cm... ci vuol poco ad interpolare/estrapolare/interpretare/prevedere le prestazioni di un diametro da 8" che è e rimane parente del 6" che già maneggi.

Anche con un C8 più o meno ben riuscito si osservano bene tanti Messier, ma il contrasto che perdi almeno è bilanciato dal cromatismo nullo o quasi, dalla estrema facilità di impiego, e puoi salire fino a 400x sdoppiando stelline da 0,6" realmente.

Personalmente considererei un 20cm rifrattore solo se in veste apo, dovendo stare sull'acro per medi/bassi ingrandimenti (25-100x) penso che sceglierei un buon binocolone/binoscopio da 6" ad oculari intercambiabili, che dona sensazioni davvero uniche e con raccolta di luce paragonabile... e i globulari li "buco" con altro.

So che sei un pezzo d'omone, ma guardati 'sto video... : http://www.youtube.com/watch?v=8cp7WjpeBdo :wink:

Cieli sereni !

Alessandro Re

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Sono socio del GAR http://www.astrofilirozzano.it
2 Dobson ARIETE: 14" +16"exmdl f/4,5
Celestron C8 , Newton 8" SW e Vixen 120S-NA su Vixen Sphinx SXW ; Tecnosky Apo 65, Celestron C80ED/OmniXLT100ED e C5 su CG5-GT/Vixen Porta
Torrette Baader Maxbright + Denkmeier DualArm PxS NPack + 2Antares 19mm 70°, Televue Nagler zoom 3-6mm, 7mm T1, 13mm T2 e T6, Pan 24mm.
Binocolo Steiner Rallye 20x80 e 28x110 su pantografo G. Fiorini normale e Maxi


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